Wise Society : Nuovo anno, meno sprechi alimentari

Nuovo anno, meno sprechi alimentari

di Francesca Tozzi
2 Gennaio 2013

I “piatti del giorno dopo” sono tornati protagonisti sulle tavole degli italiani consentendo di recuparare mezzo miliardo di euro di avanzi. Per la crisi, certo, ma anche grazie a una maggior consapevolezza

Passata la festa di Capodanno con i suoi eccessi e il tradizionale pranzo del primo del nuovo anno, è tempo di bilanci alimentari: di solito ci si pente per le grandi abbuffate e si torna a regime intenzionati a perdere quei chili di troppo messi su in così poco tempo.

Ma come hanno mangiato gli italiani in questo passaggio delicato fra una fine del mondo scongiurata e un nuovo inizio che non nasconde le sue difficoltà? Piuttosto bene, nonostante la crisi: basti pensare che il 31 dicembre sono state stappate almeno 80 milioni di bottiglie di spumante, per una spesa complessiva di 600 milioni di euro, e che solo per il tradizionale appuntamento di fine anno con la tavola gli italiani hanno speso quasi 2 miliardi di euro. C’è un leggero calo, del 3%, rispetto allo scorso anno.

Il dato più interessante, però, riguarda lo spreco alimentare e la crescente capacità di recuperare gli avanzi, dovuta in parte alla crisi e in parte a una maggiore consapevolezza dei consumatori. Circa mezzo miliardo di euro in cibi e bevande rimasti sulle tavole delle feste sono stati salvati dalla spazzatura con la cucina degli avanzi, i cosiddetti piatti del giorno dopo: è quanto stima la Coldiretti alla fine delle feste di Capodanno nel sottolineare che con la crisi più di sette italiani su dieci (circa il 71%) l’hanno festeggiato a casa con cenone “fai da te”. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg le famiglie hanno anche ridotto gli sprechi nella maggioranza del 62% utilizzando gli avanzi dei giorni successivi in combinazione con altre ricette. Una buona abitudine già presente nei piatti della cucina povera e popolare – pensiamo a due ricette tradizionali toscane: la ribollita e la panzanella – e ripresa anche dalla cucina d’autore.

«Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono un’ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima – sottolinea Coldiretti – ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all’economia e all’ambiente consentendo una minore produzione di rifiuti».

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