Ogni giorno sul suo blog Lisa Casali, geniale autrice di "Cucinare in lavastoviglie", consiglia ricette golose con scarti, avanzi e suggerimenti per risparmiare acqua ed energia
Poco più che trentenne, romagnola che vive a Milano, Lisa Casali è una eco-food blogger ormai piuttosto famosa. Esperta di rischi ambientali ma anche ottima cuoca ha deciso sette anni fa di unire queste due grandi passioni in un’unica attività cui dedicare il proprio tempo libero. È nata così la sua eco-cucina, che ha come scopo anche la sensibilizzazione ad un consumo critico, consapevole e senza sprechi: per realizzare le sue ricette Lisa non usa solo gli avanzi, ma pure tutte le parti che noi solitamente buttiamo, come ben dimostra il suo libro La cucina a impatto (quasi) zero, Scarti, avanzi e gustose ricette, edito dalla casa editrice Gribaudo. Sempre in contatto con i fruitori del suo blog (www.ecocucina.org) Lisa dispensa consigli sulle tecniche di cottura da privilegiare per ridurre i consumi e su come trasformare le parti che consideriamo inutili, in gustosi esperimenti eco culinari, che soddisfino, allo stesso tempo, l’occhio, il palato e, perché no, anche il portafoglio. Continuando a perseverare in questa sua attività di ricerca sperimentale, Lisa Casali ha messo a punto una nuova tecnica di cottura a basso impatto ambientale e senza utilizzo di acqua ed energia. Come? Sfruttando il calore prodotto dalla lavastoviglie, mentre questa lava i piatti sporchi, per cuocere. A questa tecnica insolita e geniale ha dedicato anche un libro già di grande successo: Cucinare in lavastoviglie edito sempre da Gribaudo.
Qual è la filosofia dell’Ecocucina?
Preoccuparsi dei temi ambientali, in cucina, vuol dire occuparsi anche della propria salute. Ci sono tantissime scelte e piccoli gesti che si possono fare quotidianamente che hanno effetti non trascurabili sulle nostre tasche. Seguendo i miei consigli si può arrivare a risparmiare fino ad un 20 percento sulla spesa quotidiana, oltre a ridurre in maniera davvero significativa gli sprechi e gli scarti che vengono prodotti ogni giorno in tutte le cucine del mondo. In Italia abbiamo un alimentazione costituita in gran parte da vegetali e frutta, e questi hanno una gran quantità di scarto, che può andare dal 20 al quasi 90 percento: basta pensare ai baccelli di piselli e fave. Queste parti che solitamente buttiamo, hanno in realtà un contenuto nutritivo che in certi casi è superiore a quello della parte nobile, che normalmente mangiamo. Porsi qualche domanda e fare alcune scelte, oltre a ridurre l’impatto ambientale, permette di avere benefici sulla propria salute.
A chi è rivolta la sua cucina?
Quotidianamente nel mio blog pubblico ricette che possono essere realizzate da chiunque, nella cucina di casa, senza particolari conoscenze o competenze o strumentazioni. Io non sono una chef professionista, ma sono una grande appassionata di cucina, così come di ambiente e quello che vorrei ottenere con questo mio lavoro è di ottenere una maggior sensibilizzazione della gente nei gesti quotidiani per un minore consumo energetico, ma soprattutto sensibilizzare ad un’alimentazione che sia più sostenibile per il nostro organismo, ma anche per il pianeta.
Che consigli possiamo dare ai nostri lettori?
Consiglierei di privilegiare ingredienti di origine vegetale, meglio se prodotti biologici o biodinamici, cercando di acquistarli il più vicino possibile a dove si abita, o meglio ancora sarebbe autoprodurli. Buona cosa è utilizzare tecniche di cottura a basso consumo come la pentola a pressione, che è davvero un’alleata quotidiana per ridurre e dimezzare il consumo di acqua e quello di energia ed infine, con un po’ di tempo e di fantasia, invito tutti a cercare di utilizzare quello che fino a ieri si buttava via.