Wise Society : Fuorisalone 2024: tra materia, natura e attenzione all’ambiente
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Fuorisalone 2024: tra materia, natura e attenzione all’ambiente

di Paola Greco e Fabio Restelli
23 Aprile 2024

Un’edizione ricca di proposte e possibilità di riflessioni, tra progetti sostenibili e istallazioni che invitano a riflettere sul rapporto con la Natura e sulla tutela dell'ambiente

La Milano Design Week è ormai finita e con lei Il Fuorisalone: con un totale di 1.125 eventi ufficiali, ha superato le aspettative, registrando un aumento del 30% rispetto all’edizione 2023. La riflessione sul concetto di casa e sul futuro dell’abitare è stata sicuramente centrale, risentendo forse ancora degli stravolgimenti pandemici: tante le connessioni tra design, arte e moda, le proposte sulle nuove frontiere della mobilità elettrica e sempre affascinante la possibilità di poter esplorare luoghi normalmente inaccessibili, come i tanti palazzi storici, di una bellezza da togliere il fiato, nonché gli spettacolari cortili dell’Università Statale arricchiti da scenografiche istallazioni.

Design fa rima con sostenibilità: i  progetti più interessanti del Fuorisalone

L’aspetto che ad ogni edizione è più centrale è certamente la grande attenzione all’ambiente: il Fuorisalone diventa sempre più un momento molto importante per mettere in risalto la sostenibilità come principio guida e valore fondamentale nel processo creativo e nella progettazione.

Mobili, lampade, elettrodomestici non sono più pensati solo in termini di funzionalità ed estetica, ma sono progettati per essere anche riutilizzabili, condivisibili e riciclabili: oggetti che si preferisca riparare invece che sostituire, grazie anche a un design senza tempo che si adatti al gusto in evoluzione. Mobili da ufficio con una forte progettualità dinamica, si muovono e si trasformano, ridisegnano gli ambienti, suggerendo nuovi modi di concepire gli spazi dedicati al lavoro, compresi quelli domestici per chi predilige lo smart-working. Insomma il concetto di sostenibilità applicato al design non è più solo una nozione intellettuale, ma azione concreta: arredi eticamente sostenibili, esteticamente piacevoli anche grazie all’aiuto della tecnologia. La lista di progetti interessanti è davvero lunga, qui una piccola raccolta di quello che ci ha più colpito.

Palazzo Giureconsulti e il design olandese

Molto particolare l’esposizione collettiva di 85 designer olandesi nello storico Palazzo Giureconsulti, a due passi (veri) dal Duomo: una proposta ampia e variegata di prodotti innovativi, con una grande attenzione ai materiali, frutto di processi di produzione sostenibili, ottenuti dagli scarti di altre produzioni o riutilizzati, oppure ancora creati grazie alla stampa 3D e all’intelligenza artificiale.

L’azienda Aectual, per esempio, in collaborazione con Phillips MyCreation, ha presentato un’installazione interamente stampata in 3D che comprendeva addirittura un bar, un padiglione e un concetto di illuminazione. Tra i tanti progetti sviluppati con il contributo dell’Intelligenza Artificiale, invece, particolarmente curioso è stato quello di Every Human Algorithmic Perfumery che accoglieva i visitatori nel salone d’ingresso, offrendo loro l’opportunità di avere un profumo personalizzato, semplicemente attraverso l’inserimento dei dati delle persone nel sistema, che l’AI elaborava per creare formule olfattive ad hoc.

Superstudio nel Tortona Design District: Think Different!

Interessante, come sempre lo storico Tortona Design District dove le diverse realtà, ex fabbriche e luoghi suggestivi, creano una vera e propria “Walk of Design”. Tra gli altri, gli spazi del Superstudio hanno coinvolto 80 aziende da 11 nazioni e 3 continenti – con una forte presenza asiatica – invitando espositori e visitatori a scoprire nuovi orizzonti e ad abbracciare pensieri divergenti.

Sostenibilità e tecnologia i temi chiave, con aziende come la giapponese DG TAKANO che grazie ai prodotti del suo marchio meliordesign affronta il problema dello spreco di acqua per usi domestici: molto interessante “TABLE to TABLE: Zero-Waste Circular Agriculture”, un prototipo di sistema circolare che consente l’estrazione pulita di elementi nutritivi dagli avanzi della tavola e il loro riutilizzo in agricoltura, come il rubinetto saving water “Bubble 90” oppure ancora la collezione di stoviglie dotate di una tecnologia che permette di togliere lo sporco senza utilizzare detersivi. Prodotti che non solo rappresentano un notevole avanzamento tecnologico, ma anche un impegno tangibile verso la sostenibilità ambientale e sociale.

Degna di nota inoltre la serie di arredi Nook proposti da Mara Bragagnolo, pensati con un approccio inclusivo, appositamente studiati per rispondere alle esigenze e attività dei bambini autistici: pezzi polifunzionali progettati per migliorare l’adattabilità in base alle modalità e preferenze individuali dei bambini.

Re/Creation di Lasvit a Palazzo Isimbardi

Le istallazioni più coinvolgenti ed emozionanti concorrono ogni anno per aggiudicarsi il Fuorisalone Award: tra le più memorabili del 2024 – votate online dal pubblico durante la Design Week – si è distinta quella esposta nel cortile centrale di Palazzo Isimbardi, nel Porta Venezia Design District.

La monumentale installazione in vetro fuso, progettata dall’art director Maxim Velcovsky, ha ridefinito il rapporto tra vetro e architettura, svelando le infinite possibilità che offre la lavorazione del vetro e la magia delle creazioni di Lasvit, brand ceco con una forte esperienza nella realizzazione di facciate in vetro artigianali.
Il titolo dell’opera -“Re/Creation”-, si riferisce alla tecnica di lavorazione: il vetro fuso a temperatura estremamente elevata è stato lasciato libero di rillassarsi, espandersi e prendere forma su degli stampi realizzati appositamente per la mostra. Il peso e la forza di gravità hanno fatto il resto.

Ispirandosi al concetto per cui la nostra mente quando è rilassata è più prolifica perché libera dalle pressioni e dai continui stimoli esterni, Lasvit ha pensato questo spazio come un rifugio per ricaricarsi ed evadere durante la settimana più movimentata della città, un luogo in cui le menti fossero libere di vagare, ispirate dalla fluidità del vetro fuso.

Testo: Paola Greco
Riprese: Fabio Restelli

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