Wise Society : BookCity Milano arriva a Cremona, per parlare di giovani e sviluppo sostenibile

BookCity Milano arriva a Cremona, per parlare di giovani e sviluppo sostenibile

di Paola Greco
18 Novembre 2023

Il 19 novembre a Cremona si terrà un ciclo di incontri, nell’ambito del circuito di BookCity, per parlare dell’ambizioso progetto “Giovani in centro”. Abbiamo incontrato Sarah Gainsforth, ricercatrice e giornalista, che sarà ospite di uno degli appuntamenti

A metà novembre, ormai da 12 anni, Milano diventa per una settimana una sorta di circolo letterario diffuso, animata com’è da una miriade di eventi e presentazioni spalmati su tutto il territorio, secondo una logica che fa dell’inclusività il suo collante.
Quest’anno Bookcity Milano, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura, per la prima volta esce dai confini meneghini e raggiunge Cremona e Lodi, impreziosite da un palinsesto ricco di incontri e appuntamenti. In particolare Cremona è protagonista di un ciclo di incontri che ha come fulcro il progetto “Giovani in centro” che punta allo sviluppo sostenibile e alla rigenerazione urbana del centro storico della città del Torrazzo.

Rigenerazione Urbana

Foto Bookcity

Il progetto “Giovani in centro”

Giovani in centro” è il nuovo intervento di sviluppo sostenibile promosso e finanziato da Regione Lombardia e dal Comune di Cremona, che vede le nuove generazioni protagoniste e destinatarie di un imponente lavoro di ripensamento e riuso degli spazi urbani, attraverso la trasformazione di alcuni edifici del centro storico. Lo scopo è quello di attivare luoghi della cultura e della socialità, partendo dalle fasce più giovani, per restituire alla comunità una città valorizzata, riqualificando edifici pubblici dismessi, rigenerando piazze e parchi, investendo in un sistema di mobilità sostenibile e mettendo gli spazi a disposizione dei cittadini e delle associazioni locali.

In sintonia con lo spirito delle normative europee, il progetto “Giovani in centro” intende promuovere uno sviluppo di tipo partecipativo, favorendo la collaborazione tra gli enti del territorio e le comunità locali, quali attivatori e protagonisti principali dell’intervento.

Cambiare, città, Abitare, abitudini

E proprio in quest’ottica di partecipazione che si inserisce il ciclo di incontri di BookCity Milano a Cremona del 19 novembre, “Cambiare, città, Abitare, abitudini”, curato da Stefano Bartezzaghi, semiologo e giornalista, e aperto alla cittadinanza: l’obiettivo è quello di avvicinare e coinvolgere le persone al progetto, per renderle consapevoli delle trasformazioni nel contesto urbano, perché possano imparare a valutare sia le trasformazioni – spontanee o pianificate che siano – sia i possibili modi per governarne il corso. Durante gli incontri Stefano Bartezzaghi dialogherà con diversi interlocutori, che per studi e per esperienze potranno proporre una riflessione sull’importanza di diventare cittadini consapevoli, nei confronti dei problemi della propria città e della sua trasformazione.

Una chiacchierata con Sarah Gainsforth

Abbiamo incontrato Sarah Gainsforth, ricercatrice e giornalista, che approfondirà con Bartezzaghi il legame tra trasformazioni urbane e risignificazione degli spazi.
Abbiamo parlato di gentrificazione”, il processo per cui, soprattutto nelle grandi città, si attuano processi di riqualificazione di determinati quartieri, che non portano ad un reale miglioramento qualitativo, ma solo ad una impennata dei prezzi degli immobili, diventando così esclusivo appannaggio delle élite ed escludendo i cittadini meno abbienti a colpi di rincari. 

“Naturalmente il processo di gentrificazione – ci ha spiegato Sarah Gainsforth– rende inaccessibili determinati quartieri soprattutto ai giovani, che sono il nostro futuro e quindi il materiale umano su cui dovremmo investire e non quello da respingere. Molto spesso il problema è una mancanza di visione da parte di una classe politica astratta e slegata. C’è una generale incapacità di progettare, di calarsi nel territorio. Per questo è importante coinvolgere e sensibilizzare i cittadini nel cambiamento, perché è solo mettendosi in una posizione di ascolto verso chi vive il territorio che si può pensare ad una progettualità”.

Sarah Gainsforth

Foto Bookcity Milano a Cremona

Cosa pensa del progetto “Giovani in centro”: è possibile una rigenerazione?

A Cremona ci sono 3 poli universitari, è una città che non ha visto l’incremento dei prezzi immobiliari, e certamente questi sono dati positivi se si vogliono attrarre giovani. Inoltre è al 13esimo posto per Legambiente quanto a città verde ed è ai primi posti in Italia per indice di sportività, per cui direi che le premesse sono buone.
Per quanto riguarda il progetto nello specifico, gli edifici su cui si andrà ad intervenire sono edifici pubblici e questo è certamente un ottimo punto di partenza.
Quando le città vendono i loro spazi pubblici si assiste ad una mercificazione delle città. Cremona invece vuole attrarre i giovani, favorire la loro presenza in centro, e lo fa proponendo affitti calmierati, che creano valore, visione politica.

Spesso assistiamo a fenomeni di popolarità di determinati quartieri ad opera dei giovani, ma se poi, a fronte di questa popolarità, i prezzi degli immobili salgono, proprio coloro che hanno acceso il cambiamento sono costretti ad andarsene. È importante sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sulla mancanza di capacità attrattiva dei centri delle città verso i giovani, per proporre una riflessione, per avere una visione a lungo termine, per proporre soluzioni.

Paola Greco

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