Il grande architetto racconta il suo percorso di crescita formativa
Da piccolo voleva fare il cartoonist. Dopo il liceo segue invece l’indicazione dei genitori e si iscrive a ingegneria. Ma la passione, mai sopita, per il disegno e la pittura del Novecento lo portano da un lato a cambiare facoltà e a iscriversi ad architettura, e dall’altro a iniziare una carriera di critico per le riviste specializzate che lo condurrà alla direzione di importanti testate come Domus. Un percorso di crescita che lo ha trasformato: da irriducibile pessimista creatore di oggetti di design radicale a un ottimista che vuole creare oggetti che trasmettano solo energia positiva
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