Wise Society : Un hotel dal cuore verde nel centro di Milano che produce ortaggi a km zero
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Un hotel dal cuore verde nel centro di Milano che produce ortaggi a km zero

di Vincenzo Petraglia - Fabio Restelli
26 Dicembre 2023

L'Hilton Milan Greenhouse è il primo orto urbano creato in un albergo, dove si coltivano i prodotti necessari al ristorante della struttura, con un impatto positivo sulle emissioni. Ci racconta i dettagli Daniele Fabbri, general manager dell'hotel che lo ospita

Si chiama Hilton Milan Greenhouse ed è il primo orto urbano ad essere realizzato in un albergo. Artefice dell’iniziativa l’Hotel Hilton di Milano appunto, che ha dato vita a una serra all’interno della quale l’orto rifornisce giornalmente la cucina del ristorante interno all’albergo, il CotoliAMO, favorendo così una riduzione dell’impronta ambientale grazie alla diminuzione delle emissioni di gas dovute al trasporto della filiera alimentare.

Il general manager dell’Hotel Hilton Milan, Daniele Fabbri, racconta come funziona e come è nata l’idea, all’interno di un bouquet più ampio di pratiche di Esg perseguite dalla struttura.

Pratiche che sempre più hanno e avranno un impatto sulle scelte in generale dei consumatori di qualsiasi settore merceologico e nella fattispecie dei fruitori degli alberghi, considerando anche che l’impresa alberghiera è molto energivora e necessita oggi più che mai di azioni concrete per combattere gli sprechi, energetici sicuramente, ma anche di acqua e di plastica.

Una serra urbana al servizio dei clienti e del… pianeta

Hilton Milan Greenhouse, autentica oasi nel cuore della città, trae ispirazione dall’anima “verde” della Milano in cui l’hotel sorge, prendendo spunto dal vicino Parco della Biblioteca degli Alberi, polmone verde del quartiere Porta Nuova, diventato uno dei punti di riferimento di una Milano che punta a essere sempre più sostenibile.

Nella serra, ricavata su una terrazza dell’hotel, vengono coltivati pomodori, melanzane, zucche, basilico, peperoncini di varia piccantezza, piante di limone, fiori edibili e diverse erbe aromatiche.

“Con questa iniziativa”, spiega Daniele Fabbri, “abbiamo voluto rafforzare il nostro impegno ad avere pratiche Esg, requisito ormai sempre più indispensabile per chi, come noi, rappresenta l’industria dell’ospitalità; essa rappresenta un po’ il simbolo della nostra dedizione alle pratiche eco-consapevoli e alla creazione di un futuro più verde in uno scenario in cui il vero lusso oggi è rallentare e offrire servizi personalizzati che fanno sentire il cliente unico”.

Un progetto sicuramente virtuoso e, auspicabilmente, replicabile anche in altre realtà.

Testi: Vincenzo Petraglia
Riprese: Fabio Restelli

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