Wise Society : Incenso, un profumo da meditazione

Incenso, un profumo da meditazione

di Monica Onore
14 Dicembre 2023

E' un gesto antico, che ha attraversato continenti ed epoche fino ad arrivare ai giorni nostri, dentro le nostre case. Accendere un bastoncino d'incenso diffonde fragranze delicate e aiuta a predisporre l'animo verso la quiete e l'ascolto

Quando l’incenso brucia segna nell’aria un percorso che è visivo e olfattivo insieme.
Il profumo coinvolge i sensi e li accompagna verso l’alto, nel tentativo di allontanare le preoccupazioni della vita quotidiana e riportare il corpo alla quiete, per concentrarsi o rilassarsi. Approfondiamo meglio l’argomento, scoprendo quali sono le origini di questo oggetto di vera e propria aromaterapia, indagandone poi gli usi e i benefici.

Incenso

Foto Shutterstock

Cos’è l’incenso

Quando si parla di incenso ci si riferisce solitamentr a una gommoresina odorosa prodotta da un arbusto, la Boswellia sacra, che cresce spontaneamente in Asia e in Africa.  Sgorga sotto forma di gocce dalle incisioni praticate sulle piante e solidifica al contatto con l’aria. Le origini dell’incenso sono antiche: dalla Cina al Medio Oriente dall’India all’Africa ai nativi americani è da sempre stato usato nelle cerimonie religiose, funebri o magiche.

Usi e beneifici dell’incenso

L’uso di bruciare incenso si è molto diffuso, in questi ultimi decenni, anche grazie alle sue proprietà antisettiche e insetto-repellente o più semplicemente per profumare o purificare stanze e ambienti. Accendere un bastoncino di incenso o bruciare  resine ha  influenze positive soprattutto sulla persona con effetti benefici stimolanti, calmanti e riequilibranti che predispongono a emozioni positive.

Ancora oggi gli indù a casa o nei loro templi bruciano sandalo, benzoino, fiori secchi, semi, radici e qualità di legno straordinariamente fragranti. I buddisti bruciano l’incenso per invocare gli spiriti del bene e i cinesi lo utilizzano nelle processioni, nelle cerimonie funebri e di purificazione, nonché nel corso di riti magici in onore delle divinità della casa e durante l’oracolo con I Ching.

A seconda dell’aroma dell’incenso  si riscontrano diversi effetti sul proprio organismo: per esempio l’eucalipto e la menta sono indicati per i disturbi del sistema respiratorio, mentre quelli che contengono piante della tradizione ayurvedica hanno un effetto rilassante.

Tutte le tipologie di incenso

L’incenso si trova in commercio sotto forma di bastoncini, polvere, grani o coni, ed è ormai reperibile molto facilmente. Ogni tipologia di incenso si brucia in modo diverso e con strumenti/contenitori differenti.

Incenso in grani

L’incenso in grani si presenta in  blocchi di resina (lacrime) che vengono bruciati su un carboncino in appositi bracieri; richiede l’uso della carbonella, il charcoal, per la sua combustione. Quanto alle fragranze, eccone alcune:

  • L’Olibano di colore chiaro, che emana il tipico profumo da chiesa, chiamato anche frankincese. Proviene dall’ Africa orientale ed è forse la resina più adoperata.
  • La Mirra, in grani dal colore marrone scuro, proviene anch’essa dall’Africa.
  • Il Benzoino dall’odore dolce e vanigliato proveniente da Sumatra e regioni limitrofe, ha un aspetto pietroso grigio scuro chiazzato di bianco molto friabile.
  • Lo Storace, altro incenso dall’odore dolce e vanigliato è ancora più forte del benzoino e  si presenta come una polvere molto scura, quasi nera.

Incenso in stick

Quando ci si riferisce all’incenso in stick si parla di bastoncini di legno ricoperti di resine odorose e profumati con oli essenziali, facilmente trasportabili, si accendono direttamente. Emanano la loro fragranza per almeno una decina di minuti, senza produrre fumo.

Incenso in coni

I coni di incenso sono molto facili da usare: vanno posizionati su un supporto resistente al calore (in commercio ci sono bracieri specifici per l’incenso) per poi essere accesi. Dopodiché bruceranno in autonomia. Bisogna fare solo attenzione al fatto che non ci sia una fiamma viva.

Incenso in coni

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Come scegliere l’incenso da comprare

Nella scelta degli incensi bisogna stare attenti alla qualità: se fatti con materie di base scadenti, con oli aromatici sintetici e altri additivi chimici possono causare mal di testa, nausea, asma e in alcuni casi intossicazione. Meglio utilizzare quelli la cui base è naturale con una minima aggiunta di oli essenziali verificando che, pur essendo di sintesi, siano di buona qualità.

In caso di olfatti particolarmente sensibili, si può optare per quelli naturali al 100% a cui non vengono aggiunti oli essenziali (il profumo è quello di erbe, fiori, radici, polveri di legni, frutti che lo costituiscono).

Per concludere, possiamo dire che l’incenso aiuta a seguire una via, perché è un gesto che si compie per sé; che lo si faccia in preparazione di un’introspezione o per una semplice ricerca di atmosfera o benessere. Come sempre un profumo particolare contribuisce ad avvertire che c’è qualcos’altro… nell’aria. E se poi si vuole creare un’esperienza sensoriale completa, all’incenso è possibile associare il suono delle campane tibetane: il relax è assicurato!

 

 

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