Da evitare l’eccessivo consumo di zucchero quotidiano protratto per tutto l’anno, in particolare di zuccheri aggiunti (liberi) non solo nelle bevande e preparazioni industriali, ma anche nella gastronomia domestica.
Provare a rimanere in forma, però, è possibile. Come? Conoscendo innanzitutto ciò che si mangia e lo sforzo che è poi necessario compiere per disperdere l’energia accumulata. Qualche rinuncia non troppo dolorosa, poi, può fare la differenza. È il caso delle bevande alcoliche e degli zuccheri: controllando il consumo di alimenti che ne sono ricchi, si può festeggiare e trascorrere le serate in compagnia, senza per questo arrivare all’anno nuovo con i pantaloni che non si chiudono più. L’importante è non deviare troppo da quella che è la routine, in cui si è più attenti alla dieta.
ANCORA TROPPI ZUCCHERI NELLA DIETA – Non è certo un dessert ogni tanto o il cucchiaino di zucchero nel caffè che deve essere evitato, bensì l’eccessivo consumo di zucchero quotidiano protratto per tutto l’anno, in particolare di zuccheri aggiunti (liberi) non solo nelle bevande e preparazioni industriali, ma anche nella gastronomia domestica di tutti i giorni. Ma gli italiani continuano a consumare troppi alimenti ricchi in zuccheri semplici, spesso perché peraltro ne ignorano il contenuto. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, circa il 20 per cento dell’energia introdotta quotidianamente da oltre 5.400 adulti è risultata derivare da zuccheri semplici: tra quelli naturalmente presenti negli alimenti e quelli aggiunti in preparazioni e bevande. Un dato in crescita lieve ma costante rispetto a un’analoga indagine condotta nel 2012 e nel 2016 dall’Osservatorio, ma soprattutto considerevole rispetto alla quantità di riferimento indicata dai Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (Larn), che raccomandano una quota inferiore al 15 per cento dell’energia quotidiana proveniente da zuccheri semplici. Nel campione dell’Osservatorio, i dolci al cucchiaio sono risultati tra i più richiesti: tiramisù, budini, ma anche torte farcite con crema, panna e cioccolato. Il gelato è il dolce preferito, mentre il cioccolato è per frequenza quello più consumato.
CONSIGLI PER NON ESAGERARE – Diversi studi internazionali dimostrano che l’innalzamento della glicemia (cioè dei livelli di zucchero nel sangue) che generalmente avviene dopo i pasti è collegato a un miglioramento delle prestazioni mentali nelle ore successive. Questi fenomeni si spiegano con l’aumento dei neurotrasmettitori collegati alla memoria, all’apprendimento e all’umore. Al contrario, bassi livelli glicemici sono collegati a un maggior senso di sonnolenza, spossatezza e mancanza di concentrazione. «È importante non rimanere senza zuccheri nel sangue ma, allo stesso tempo, anche non eccedere con le quantità: soprattutto di zuccheri semplici e aggiunti in bevande e preparazioni – spiega Michela Barichella, nutrizionista e responsabile della struttura semplice di dietetica medica del Centro Parkinson ICP di Milano -. Questa raccomandazione è fondamentale per non arrivare alla situazione opposta, cioè l’iperglicemia, una condizione che può diminuire la capacità di attenzione e memorizzazione, oltre che aumentare il rischio di gravi malattie cardiovascolari e diabete». Come regolarsi allora durante le vacanze di Natale? Non cedendo a tutte le tentazioni, che in questo periodo sono troppe. E puntando, se si lavora in ufficio o se ci si riposa a casa, sull’appagamento olfattivo. Via libera dunque a tè, tisane, infusi per attenuare il desiderio del dolce.
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