Avere uno scarso equilibrio può causare cadute e non solo: questa mancanza può infatti nascondere altri problemi di salute
C’è una forte relazione tra equilibrio e salute: basti pensare che le cadute sono la seconda causa di morte per lesioni non intenzionali in tutto il mondo. Lo evidenzia l’Organizzazione mondiale della Sanità. Ogni anno circa 684mila persone muoiono così. Il maggior numero di decessi si registra tra le persone con più di 60 anni. Non solo: ogni anno si verificano 37,3 milioni di cadute abbastanza gravi da richiedere l’intervento di un medico. Ecco allora che godere di un buon equilibrio aiuta a prevenire questo problema ed è un buon viatico alla longevità. Diversi studi testimoniano che la sua insufficienza non solo può aumentare il rischio di cadute con l’avanzare dell’età, ma può essere associata anche a gravi problemi di salute. Tuttavia, migliorare lo stato del proprio equilibrio è possibile, con semplici esercizi.
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Mancanza di equlibrio e problemi di salute
L’equilibrio è il controllo della posizione e del movimento del corpo nello spazio ed è basato su una complessa rete di organi e vie nervose. Si tratta di un senso innato, che viene sviluppato dall’embrione fin dal 50esimo giorno di gravidanza. È nell’orecchio interno che risiede l’organo dell’equilibrio: può essere stimolato sia dal movimento del corpo sia da quello della testa.
Lo studio
L’equilibrio diminuisce sensibilmente dopo i 50 anni. Ciò aumenta il rischio di cadute e di altri esiti negativi: da qui il nesso tra equilibrio e salute. Lo ha messo in luce uno studio pluridecennale condotto su più di 1700 individui, per buona parte (68%) uomini, di età compresa tra 51 e 75 anni e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine.
L’obiettivo di tale studio è stato di valutare se la capacità di stare in equilibrio su una gamba sola per 10 secondi sia associata a una maggiore incidenza di mortalità. L’incapacità di stare in equilibrio comporta un rischio di morte quasi raddoppiato. Dopo aver tenuto conto dell’età, del sesso e delle condizioni di base, l’incapacità di mantenere la posizione per 10 secondi – per tre tentativi – è stata associata a un aumento dell’84% del rischio di morte per qualsiasi causa. Il 20% circa dei partecipanti non è riuscito a superare il test, una percentuale che è aumentata di pari passo con l’età: il 37% del campione che ha fallito il test aveva un’età compresa tra i 66 e i 70 anni. Altri studi hanno stabilito connessioni simili. Una delle conclusioni cui è giunto lo studio è che mantenere l’equilibrio permette di prevenire diversi altri problemi.
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Perdita dell’equilibrio: quali le cause?
Dato che la relazione tra equilibrio e salute è forte, resta da capire da cosa dipende la mancanza di equilibrio. Non c’è un’unica causa: la mancanza di attività fisica incide e non è un caso che questo aspetto sia legato all’avanzare dell’età media e alla progressiva sedentarietà.
Altre cause vanno cercate nella visione ridotta o nel rallentamento dei segnali nervosi, ma il problema va affrontato per lo più con la prevenzione perché poi con l’età avanzata è molto più difficile invertire la tendenza. Pensiamo alle persone anziane che non possono o hanno paura di camminare fuori casa, oppure non sanno (o non vogliono) affrontare attività più faticose. Essi sviluppano ulteriori squilibri con l’atrofizzazione dei muscoli e del senso dell’equilibrio, rendendo più probabili le cadute.
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Come migliorare l’equilibrio con semplici esercizi
Cosa fare allora per preservare equilibrio e salute? Fare esercizio fisico aiuta. Ma ci sono alcune discipline particolarmente utili. Il Tai Chi Chuan migliora efficacemente l’equilibrio e la paura di cadere e potrebbe essere considerato un metodo pratico e utile per la prevenzione delle cadute negli anziani che vivono in comunità. Uno studio condotto su un gruppo di persone anziane, sottoposte a due sedute alla settimana di 55 minuti l’una ha evidenziato miglioramenti significativi e comprovati con test specifici sull’equilibrio e sulla paura di cadere.
Ci sono poi specifici esercizi per migliorare l’equilibrio (e la longevità). Un esempio: imparare a stare in piedi su una gamba piegata. Si può esercitarsi tenendo la posizione più tempo possibile, per capire anche quanto la si riesce a mantenere. È possibile anche renderlo più difficile stando in punta di piedi o facendo piegamenti sulle ginocchia.
Un altro esercizio, di difficoltà più pronunciata, è quello di partire dalla posizione eretta e fare un bel passo in avanti, piegando la gamba anteriore finché il ginocchio posteriore non sfiora il pavimento. Quindi, si passa a spingere la gamba anteriore e si torna in posizione eretta.
Infine, un esercizio ancora più difficile è di provare a fare uno “step up”, ovvero salire su un gradino con una gamba alla volta. Già 15 minuti al giorno dedicati possono fare davvero tanto per migliorare la propria condizione.
Andrea Ballocchi
