Wise Society : Nomade digitale: l’identikit di chi lavora senza vincoli di spazio

Nomade digitale: l’identikit di chi lavora senza vincoli di spazio

di Maria Enza Giannetto
15 Settembre 2023

Sono sempre di più coloro che scelgono di lavorare da remoto e coniugare la scoperta di luoghi meravigliosi del globo al proprio lavoro. Il nomadismo digitale è una vera e propria filosofia di vita che molti scelgono per i più svariati motivi. Ma non si tratta affatto di una scelta adatta a tutti

Ogni luogo può essere un ufficio e il nomade digitale lo sa bene visto che l’ufficio se lo porta sempre con sé. Il nomadismo digitale è chiaramente figlio del nostro tempo perché i nomadi digitali sono coloro che utilizzano la tecnologia per lavorare da remoto e vivere una vita spostandosi spesso da un luogo all’altro, aggiungendo il gusto della scoperta del mondo alla propria professione.

nomade digitale

Foto Shutterstock

Identikit del nomade digitale

Per svolgere la propria professione, un nomade digitale sfrutta, innazitutto, la connessione internet e può lavorare da qualsiasi parte del mondo, purché ci sia una connessione stabile. Più che una modalità di lavoro, si tratta di un vero e proprio stile di vita che offre la flessibilità di vivere in diversi luoghi, esplorare nuove culture e svolgere attività lavorative senza dover essere fisicamente presenti in un ufficio o in un luogo specifico.

Una persona che sceglie questa vita può svolgere una varietà di lavori, dalla programmazione alla scrittura passando per  marketing digitale, traduzione, consulenza, insegnamento ovviamente che prevedono attività come freelance, consulenze online, creazione di contenuti o sviluppo di progetti online.

Perchè si sceglie il nomadismo digitale

Ci sono diverse ragioni per cui le persone scelgono di diventare nomadi digitali. Alcuni desiderano avere la libertà di esplorare nuovi luoghi e culture, mentre altri cercano un miglior equilibrio tra lavoro e vita personale. Inoltre, alcuni nomadi digitali vedono anche vantaggi finanziari nel vivere in paesi con un costo della vita inferiore rispetto ai loro Paesi di origine.

La tecnologia gioca un ruolo fondamentale: serve internet ad alta velocità, laptop, smartphone e strumenti di collaborazione online e questo permette di lavorare ovunque, dalle caffetterie, spazi di coworking, case in affitto o qualsiasi altro luogo che ritengano adatto.

Se però il nomadismo digitale offre tante opportunità, è innegabili che comporti anche alcune sfide: la gestione del proprio tempo, la stabilità finanziaria, la gestione dei confini tra lavoro e vita personale. Non solo, i nomadi digitali possono dover affrontare questioni relative ai visti e alle restrizioni di residenza nei paesi in cui scelgono di soggiornare.

Come diventare nomade digitale

Insomma, diventare un nomade digitale richiede una combinazione di abilità, competenze e  pianificazione. Ecco alcuni consigli per intraprendere una carriera da nomade digitale:

  • Prima di tutto è necessario valutare le proprie competenze e abilità attuali. Quali sono le conoscenze specifiche e le abilità da offrire come servizio online?
  • Scegliere un settore lavorativo flessibile che permetta di lavorare a distanza in modo flessibile.
  • Acquisire le competenze necessarie: si possono frequentare corsi online, seguire tutorial, partecipare a workshop o guadagnare esperienza pratica lavorando su progetti personali o volontari.
  • Dal sito web professionale al buon utilizzo dei social media, costruire una presenza online: creare una presenza online solida è fondamentale per un nomade digitale.
  • Organizzare le proprie finanze: prima di diventare un nomade digitale, bene assicurarsi di avere una solida gestione finanziaria, valutare il proprio budget e le spese mensili, tenendo presente che si potrebbero affrontare periodi di incertezza lavorativa.
  • Mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata: essere un nomade digitale può offrire molta libertà, ma è importante mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata. Meglio stabilire, quindi, orari di lavoro chiari, prendendosi del tempo per esplorare le nuove destinazioni e ricordarsi di prendersi cura della propria salute e del benessere mentale.
Laptop su sfondo naturale

Foto di manny PANTOJA su Unsplash

Nomadi digitali tra van life e smart working

Spesso la parola nomade digitale va a braccetto altri concetti: van life e smartworking. Un numero crescente di nomadi digitali ha abbracciato la van life come una forma di stile di vita che combina la libertà di lavorare ovunque con la possibilità di viaggiare e vivere in modo economico ed ecologico. Vivere in un veicolo, infatti, offre la flessibilità di spostarsi facilmente e di esplorare nuovi luoghi, permettendo ai nomadi digitali di lavorare e di godere di un’esperienza di vita all’aperto.

E per quanto riguarda lo smart working – che tanto abbiamo imparato a conoscere con la pandemia  internet ad alta velocità e dei servizi di coworking in tutto il mondo, i nomadi digitali possono rimanere connessi e svolgere il proprio lavoro anche durante i viaggi.

Importante tenere presente che la van life e il lavoro da remoto non sono adatti a tutti. Richiedono un certo grado di adattabilità, organizzazione e autonomia, oltre a considerazioni pratiche come l’accesso a servizi essenziali e la connessione Internet. Inoltre, possono sorgere sfide come la gestione del tempo, la stabilità delle entrate finanziarie e la gestione dello spazio limitato.

Alberto Mattei e il progetto nomadi digitali

In Italia Alberto Mattei, dopo aver deciso che il nomadismo digitale sarebbe stata la sua avventura, ha fondato il progetto Nomadi Digitali per diffondere anche in Italia questo nuovo stile di vita e di lavoro. Una piattaforma in cui si parla di questa filosofia di vita e di lavoro, “sostenibile e alternativa ai modelli tradizionali, basata sulle aspirazioni personali e sul desiderio di indipendenza e di mobilità. Come? Raccontando storie di persone che girano per il mondo sostenendosi economicamente grazie al web, consigliano risorse e strumenti utili e hanno creato una community aperta e partecipativa per condividere esperienze e far incontrare tra loro nomadi digitali e aspiranti tali. Per questo hanno persino elaborato un Manifesto dei Nomadi Digitali, con una dichiarazione di intenti.

Maria Enza Giannetto

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