Wise Society : Milena Baroni «Con un device innovativo aiutiamo malati di Parkinson e sclerosi multipla a vivere meglio»
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Milena Baroni «Con un device innovativo aiutiamo malati di Parkinson e sclerosi multipla a vivere meglio»

di Lucia Fino
21 Giugno 2023

Si chiama Equistasi ed è device piccolissimo che, grazie alle nanotecnologie, contribuisce a miglioare la qualità della vita di chi soffre di patologie invalidanti. Ne abbiamo parlato con la Ceo Milena Baroni

Un piccolo dispositivo, delle dimensioni di una sim card, che si sta affermando come il migliore device a nanotecnologie al mondo per malattie come Parkinson, atassia, sclerosi multipla. Equistasi, pensato e realizzato per migliorare la vita quotidiana di chi soffre di queste patologie invalidanti, permette in modo non invasivo di ritrovare una migliore percezione del proprio corpo e consapevolezza dei movimenti, riducendo, fra l’altro, i rischi di cadute e infortuni. Inoltre, nel segno di un healthy ageing attivo e dinamico, è anche un aiuto per gli anziani che vogliono più autonomia. Infine ha promettenti applicazioni nello sport. Ci siamo fatti raccontare come è stato ideato e che applicazioni può avere dalla sua ideatrice: la CEO di Equistasi Milena Baroni, una donna e un’imprenditrice con uno sguardo al futuro.

Milena Baroni

Milena Baroni

Equistasi, l’innovazione è donna

Equistasi nasce dalle intuizioni di una donna che sa davvero guardare al domani, Milena Baroni. La storia “al femminile” di questa imprenditrice, fatta di sfide e business avveniristici, è stata raccontata nel libro di Alfano, Gandola e Zurlo Una marcia in più, edito da Wise Society nella collana Wise People: il volume raccoglie le testimonianze di donne di successo italiane, che si sono fatte strada nel mondo aziendale, con creatività e tenacia.

Milena Baroni è partita dall’impresa di lavanderie di famiglia, nel milanese, per arrivare a fondare la Mycroclean Italia, azienda leader nei sistemi di lavaggio, decontaminazione particellare e biodecontaminazione, i cui prodotti, servizi e tecnologie vengono usati nell’industria aerospaziale e in contesti delicatissimi come le aziende farmacologiche e alimentari.

Equistasi, di cui Baroni è CEO, è stato messo a punto con il marito Giacomo, ed è frutto di studi approfonditi nel mondo della nanometrica e delle vibrazioni sanitarie. Il risultato è questo “piccolo-grande” dispositivo, senza batterie o fili, che mette in comunicazione il sistema nervoso periferico con quello centrale, rivelandosi prezioso per contrastare i disagi di alcune malattie neurologiche invalidanti e, più in generale, per migliorare la propriocettività, ovvero la consapevolezza del nostro corpo – che a volte dimentichiamo – ma che è fondamentale per vivere al meglio, invecchiare bene e valorizzare le potenzialità del movimento se si fa sport a livello agonistico. Proprio a Milena Baroni abbiamo chiesto di raccontarci come agisce Equistasi e che applicazioni può avere.

Il dispositivo Equistasi

Foto Equistasi

Quale può essere il ruolo di un dispositivo di questo tipo nella lotta a malattie come il Parkinson o la sclerosi?

«Il grande valore aggiunto sta nel miglioramento della qualità della vita e della quotidianità di chi soffre di malattie neurologiche come il Parkinson, la sclerosi multipla, l’atassia e altre patologie che causano disfunzioni motorie. Senza controindicazioni e in modo non farmacologico, grazie alle nanovibrazioni, Equistasi può migliorare l’equilibrio e la postura e aumentare la mobilità e la fluidità dei movimenti. È riutilizzabile e non invasivo: le vibrazioni non si avvertono neanche. Inoltre la facilità d’uso (è piccolo e leggero e si applica con un semplice cerotto adesivo) lo rende accessibile anche a pazienti con limitazioni fisiche».

Può essere un aiuto anche per l’healthy ageing, per invecchiare meglio e in forma?

«Assolutamente sì. Grazie alla sua capacità di migliorare l’equilibrio e la coordinazione motoria, Equistasi può essere un valido alleato anche per le persone anziane che desiderano mantenere sicurezza nel movimento. Migliorare la consapevolezza corporea può aiutare a prevenire le cadute e le conseguenti lesioni che sono una delle principali cause di disabilità tra gli anziani. Insomma è un supporto per avere uno stile di vita attivo e indipendente».

Equistasi

Foto Equistasi

Che sviluppi potrà avere questo dispositivo per valorizzare le performance dei nostri atleti?

«Le possibilità ci sono e sono molte, soprattutto in questo momento felice per lo sport italiano. Equistasi può aiutare gli atleti a migliorare l’equilibrio e la stabilità durante gli allenamenti e le competizioni, ridurre il rischio di infortuni in gara e aumentare le prestazioni perché c’è una minore dispersione energetica. Inoltre può essere utile anche nella fase di recupero dopo un infortunio, per accelerare il processo di riabilitazione. Questo, ovviamente, sempre sotto la supervisione di un professionista qualificato e formato in modo specifico sul metodo di applicazione del dispositivo».

Che sensazione dà il fatto di aver contribuito alla difesa della salute (come testimonia il premio “Recti Eques” come Paladini Italiani della Salute ricevuto nel 2021 in Campidoglio) in un periodo complesso come questo appena trascorso, in cui ci siamo sentiti tutti più fragili?

Milena Baroni e Giacomo Frassica

Milena Baroni e Giacomo Frassica

«È un grande onore per me e per mio Marito Giacomo Frassica in quanto inventori di Equistasi e per l’azienda Equistasi stessa essere stati riconosciuti e premiati per il nostro lavoro. Nel periodo di pandemia e post-pandemia la salute e il benessere sono diventati ancora più importanti e strumenti come Equistasi possono svolgere un ruolo importante nel migliorare la qualità della vita di chi soffre o è vulnerabile. Quello del nostro progetto è un successo scientifico e medico, oltre che umano per l’impegno che c’è dietro».

Un successo italiano…

«Equistasi nasce da una tecnologia avanzata e tutta italiana e il suo successo dimostra che il nostro Paese ha molte risorse e competenze di alto livello in questo settore e può competere a livello internazionale nella ricerca e nello sviluppo di dispositivi medici innovativi. Eravamo già pronti a lanciarlo nel 2020: il Covid ci ha rallentati ma non fermati. Ora lo stiamo promuovendo in Italia attraverso la nostra rete distributiva e le Academy e poi vogliamo espanderci in Europa. Si tratta di un dispositivo unico e rivoluzionario sostenuto da una letteratura scientifica vasta, 15 studi pubblicati e, sul campo, dall’accoglienza molto positiva ricevuta da chi ne fa uso in terapia: medici, fisioterapisti, responsabili della neuro-riabilitazione».

C’è anche un codice etico molto serio e sfaccettato nella sua azienda. Che cosa dà in più questa scelta?

«L’adozione di un codice etico è una scelta importante per qualsiasi azienda, in quanto dimostra un impegno nei confronti della responsabilità sociale e del rispetto delle norme e dei valori. Nel caso di Equistasi, questo si traduce in una maggiore attenzione all’equità e al rispetto, non solo nei confronti dei propri dipendenti, ma anche dei clienti e della società in generale. Significa che Equistasi si impegna a condurre le proprie attività in modo responsabile, rispettando gli standard etici e legali. Abbiamo anche un’attenzione particolare nell’adottare pratiche per la sostenibilità ambientale e per la giustizia sociale. Questo non contribuisce solo creare un’immagine positiva dell’azienda ma a rafforzare, con i fatti, la fiducia del pubblico. Tutto quello in cui crediamo!»

Lucia Fino

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