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Due ricercatori e un test per misurare la qualità dell’acqua del rubinetto

di di Anna Maria Catano
10 Dicembre 2009
SPECIALE : La guida per conoscere l’acqua

La proposta arriva da Zooplantlab, dell'Università Bicocca di Milano. Il test fai da te da gennaio è in vendita online a 10 euro la scatola. Al progetto hanno lavorato Massimo Labra e Maurizio Casiraghi

Massimo Labra e Maurizio Casiraghi, ricercatori all'Università Bicocca di Milano Un test fai da te permette a chiunque di capire se l’acqua che scende dal rubinetto di casa è buona. Perché misura proprio i parametri di legge: la durezza, i nitriti, i  nitrati, i cloruri e i solfati, il pH. L’idea è di Zooplantlab, laboratorio dell’Università Bicocca di Milano. Al progetto hanno lavorato Massimo Labra e Maurizio Casiraghi del Dipartimento di biotecnologie e bioscienze. Il kit è stato sperimentato, utilizzato e distribuito nelle scuole.

Dottor Labra qual è la situazione delle acque potabili in Italia? Esistono dei dati generali sulla qualità di ciò che esce dal rubinetto di casa?

Dati omogenei sono difficili da reperire perché a fronte di una legge nazionale ci sono le deroghe regionali. In generale però l’acqua degli acquedotti italiani è ottima. I laboratori pubblici sono eccellenti.. Non abbiamo nulla da temere dalle acque di rubinetto. Mentre per esempio altrettanto non si può dire per l’aria che respiriamo, che con poche eccezioni è pessima.

Come è nata l’idea del kit? Un test fai da te può aiutare a cambiare le abitudini e le preferenze degli italiani per l’acqua in bottiglia?

L’idea di realizzare un kit è nata in collaborazione con Legambiente. Conoscere meglio la risorsa idrica aiuta a limitare gli sprechi e a valorizzare ciò che si ha. La percezione del cittadino comune è distorta: l”acqua minerale non è necessariamente migliore. Noi italiani tendiamo ad abusare di tutto ciò che è gratuito. E a sprecare tanta acqua. Basta pensare che il consumo pro capite è di 400 litri al giorno.

Kit Acqua, foto Claudio Piovesana

È innegabile però che l’acqua di Milano sia ricca di calcare. Non è dunque nociva per la salute?

Il calcare non fa male. Il carbonato di calcio e magnesio è proprio ciò che determina la durezza dell’acqua. A Milano è assolutamente nei limiti di legge. Ci sono acque minerali regolarmente in vendita che superano i valori di durezza presenti nelle acque milanesi.

Quali sono le strategie casalinghe che possiamo adottare per migliorare l’acqua di casa?

L’acqua di casa, lo ripeto, è già buona. Il kit serve proprio a verificare la situazione reale: non abbiamo la pretesa di sostituirci ai controlli dei professionisti degli acquedotti e delle Asl, ma le loro analisi vengono svolte fino al punto di consegna, il contatore. Il nostro kit invece permette di controllare l’acqua anche nel tratto finale, al rubinetto di casa, dell’ufficio, della scuola.

Kit Acqua, foto Claudio Piovesana

Qualche consiglio spicciolo di vita quotidiana?

Funzionano sempre i consigli della nonna: se l’acqua odora o sa di cloro va messa in una brocca e lasciata decantare per un’ora. Il cloro evaporerà senza lasciare traccia.. Invece di usare gli anticalcari basta utilizzare l’aceto. E per evitare gli sprechi d’acqua fare la doccia e non il bagno. E imparare a non far correre acqua inutilmente mentre ci si lava, per esempio, i denti. Piccoli accorgimenti che se applicati su larga scala permetterebbero di risparmiare milioni di litri d’acqua potabile.

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