Wise Society : Vantaggi e usi del bambù: dall’edilizia agli scenari in Italia

Vantaggi e usi del bambù: dall’edilizia agli scenari in Italia

di Olivia Rabbi
9 Maggio 2012

Dall'edilizia all'interior design, ma anche come base per fibre tessili e olii combustibili bio. Un materiale green, sempre più richiesto, anche secondo i dati dell'Aib

Il bambù è una pianta molto versatile e i suoi usi sono molteplici: dai pavimenti agli edifici, dai pannelli truciolari e multistrato per l’industria all’innovativa fibra di bambù per il mondo tessile, dagli oli combustibili “bio” al carbone vegetale, dai prodotti cosmetici ai dentifrici. Ma è ottimo anche se usato al posto del legno, materiale legato da sempre allo sfruttamento indiscriminato delle foreste. E per il futuro c’è l’idea di impiegarlo anche sul fronte dei materiali compositi innovativi, grazie alle elevate caratteristiche di resistenza.

Foresta di bambù

Foto di Clement Souchet / Unsplash

I vantaggi del bambù

Il bambù è incredibile è ha una capacità di crescita molto veloce e possiede un grado di adattamento alle condizioni climatiche e del terreno che da alcuni anni ne stanno favorendo la coltivazione anche in Italia. Scopriamo tutti i suoi innumerevoli vantaggi.

E’ un materiale sostenibile

I vantaggi di questo nuovo materiale sull’economia e sul territorio in generale sono molteplici: come pianta sempreverde contribuisce, nelle aree urbane e antropizzate, a creare un vero e proprio polmone di ossigeno che abbatte polveri e inquinamento atmosferico, funge da barriera schermante, antirumore e frangivento, regola il microclima, è una fonte di materia prima alternativa al legno, coltivabile secondo un approccio ecologico e che non incide sulla deforestazione.

E’ facile da coltivare

In più è facile da coltivare su aree ed ex discariche urbane riconvertite a parco, su suoli pubblici, marginali o in abbandono (che sarebbero in questo modo valorizzati), per la fitodepurazione e la protezione del territorio da frane e dissesti idrogeologici. Un campo di possibilità che apre nuovi spazi all’occupazione in una filiera innovativa e riduce l’impatto ambientale a 360 gradi.

bambù

Foto di zoo_monkey / Unsplash

Bambù in Italia: in crescita l’utilizzo e la coltivazione

Malgrado l’avvio di un processo di coltivazione del bambù manca ancora una vera e propria filiera che va dalla coltivazione alla lavorazione di manufatti e semilavorati per l’edilizia e l’interior design (pannelli multistrato, pavimenti, e così via): per questo il bambù in Italia è utilizzato principalmente per la creazione di allestimenti, scenografie provvisorie, e per la produzione di arredi artigianali per interni.

Ad andare per la maggiore è ancora il bambù di coltivazione e importazione cinese, dai parquet alle fibre per tessuto sia tipo viscosa che di “biobambù”. A seconda della specie e del trattamento (chimico o biologico), il prezzo della materia prima di bambù “made in Italy” dai coltivatori italiani può variare dai 5-6 euro per i diametri oltre i 3-5 centimetri fino a 20-25 euro per i culmi molto grandi con diametro da 10 centimetri. La raccolta del bambù si esegue di norma nei mesi invernali per i culmi da impiegare “uso legno”, in primavera per i germogli a uso commestibile, mentre qualsiasi periodo dell’anno è adatto per il materiale destinato alle strutture temporanee.

Bambù, uno scenario in evoluzione: il parere di Lorenzo Bar

Lorenzo Bar, paesaggista, è presidente dell’Aib, Associazione Italiana Bambù. Nata negli anni Ottanta a La Morra (Cuneo), conta un centinaio di soci in tutta Italia. Campo di attività principale è la divulgazione delle conoscenze sul bambù e sulle sue applicazioni; per questo l’associazione promuove corsi per architetti e coltivatori, e cantieri partecipati per costruzioni di bambù, terra, paglia e legno.

«Il bambù non è una pianta escluvamente tropicale», spiega  ma conta circa 1.500 specie e 80 generi, oggi inizia a essere coltivato anche sul nostro territorio come in Sicilia, con specie tropicali e sub tropicali. In Italia le varietà che si adattano e crescono bene sono non meno di un centinaio, da quelle giganti per usi costruttivi agli esemplari nani per biomassa, arredo verde e altro”.

Lo scenario sta cambiando, come conferma Bar: «C’è un interesse forte verso questa pianta, le prime telefonate che ricevevamo chiedevano come eliminare il bambù infestante dal giardino, oggi la situazione si è ribaltata e la domanda è: come si coltiva. Inoltre lavoriamo con università e politecnici per svolgere test strutturali sul bambù come materiale da costruzione».

Olivia Rabbi

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi: ,
Continua a leggere questo articolo: