Biomattone: il nuovo materiale eco che cattura CO2 e fa risparmiare energia
Ha pochi difetti e tanti vantaggi tra cui l'isolamento termo-acustico, la permeabilità al vapore, il ridottissimo impatto ambientale. Ma soprattutto la capacità di contrastare i cambiamenti climatici prendendo biossido di carbonio dall’atmosfera. Per questo Equilibrium l'ha messo al centro del proprio business. Sostenibile
Il Biomattone si ottiene combinando la parte legnosa dello stelo di canapa e un legante a base di calce ed è un materiale da costruzione totalmente naturale che permette di realizzare edifici ad elevato confort abitativo, altissima efficienza energetica e nel contempo catturare e sequestrare CO2 dall’atmosfera. È, infatti, composto prevalentemente da legno di canapa, la pianta in assoluto che produce più biomassa al mondo raggiungendo fino a quattro metri di altezza in soli quattro mesi. Durante la crescita, infatti, la canapa assorbe enormi quantità di CO2 attraverso la fotosintesi. Questo biocomposito è stato scoperto in Francia circa vent’anni fa e da allora si è sviluppato in maniera esponenziale in tutto il mondo anche se viene utilizzato prevalentemente in Francia e Regno Unito. La sua più grande innovazione è quella di combinare le proprietà del canapulo, un sottoprodotto della lavorazione della canapa caratterizzato da una moltitudine di micropori pieni di aria in grado di assorbire umidità senza trattenerla, a quelle della calce, un materiale da costruzione dalla storia millenaria, in grado di mineralizzare il canapulo rendendolo ignifugo e permettendogli di mantenere le proprietà di traspirabilità. Il Biomattone consente di garantire in un’unica soluzione isolamento termico, isolamento acustico e regolazione dell’umidità all’interno degli edifici. Quando viene utilizzato per la costruzione o la ristrutturazione di un edificio tutta la CO2 catturata viene sequestrata nelle pareti e nei muri e uno studio del Ministero dell’Agricoltura francese (sul ciclo di vita di un edificio realizzato in legno e biocomposito di canapa e calce) dimostra che se si sommano tutte le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione, dal trasporto, dall’utilizzo e dallo smaltimento dei materiali da costruzione, il risultato finale è sempre negativo.
È quindi maggiore la quantità di CO2 sequestrata dalla canapa che compone il biocomposito rispetto alla somma di tutte le altre emissioni. La costruzione con il biocomposito di calce e canapa diventa tanto più conveniente quanto più si realizzano edifici ad alta efficienza energetica (classe A o classe Passiva) e si può risparmiare fino al 30 percento rispetto alle soluzioni tradizionali di pari classe energetica. Inoltre a fine vita degli edifici, il Biomattone può essere riutilizzato frantumandolo e rimpastandolo con l’aggiunta di acqua e calce. Può quindi essere riutilizzato all’infinito oppure smaltito senza problemi in natura. Il canapulo è biodegradabile e la calce, che è di fatto calcare, non fa che aumentare il Ph del terreno. Per ulteriori info: www.equilibrium-bioedilizia.com.