Il network di ecodesign propone attività di riciclo di materiali altrimenti trattati come rifiuti per dar vita a prodotti, progetti e iniziative
L’economia circolare si sta diffondendo anche attraverso la creatività espressa dal design. Nascono, infatti, realtà focalizzate sull’eco design e sulla sostenibilità ad ampio raggio. Il Vespaio è uno degli esempi più attuali e interessanti come testimoniano i diversi premi internazionali conquistati, dal Gourmand World Cookbook Award al premio Sterminata Bellezza di Legambiente.
Si fonda su un’esperienza di riuso molto originale, come spiega Alessandro Garlandini, designer e fondatore: «Il Vespaio nasce nove anni fa con Stefano Castiglioni. L’occasione è stata una tappa del Giro d’Italia: eravamo rimasti molto colpiti dalla quantità di teloni pubblicitari destinata a essere conferita in discarica terminata la corsa. Si trattava di prodotti caratterizzati da un ciclo di vita brevissimo e presto destinati a diventare rifiuti. Abbiamo quindi proposto in occasione dei Mondiali di Ciclismo a Varese, all’ente provinciale locale promotore dell’evento, di recuperare i teloni pubblicitari, riutilizzandoli per produrre degli shopper per la stessa Provincia. Così ha avuto origine il primo progetto e da qui è nata l’idea di contattare alcune aziende, sottoponendo loro di trasformare gli scarti in oggetti di merchandising».
IL DESIGN ETICO E’ PREMIATO – Il Vespaio è un network di professionisti che fornisce consulenza a enti, aziende e consorzi per progettare gadget dai loro stessi scarti di produzione. I clienti sono disparati, andando dagli enti pubblici all’industria pesante, dai consorzi per il riciclo di materiali all’industria alimentare. La sua attività comprende anche l’organizzazione e gestione di progetti di comunicazione, workshop per adulti e bambini e mostre didattiche su tematiche ambientali e sociali. In occasione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale 2017 sono stati presentati alcuni progetti di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare, come Food We Want e Kids Against Waste. «Siamo un gruppo di liberi professionisti provenienti dal mondo della creatività (il team comprende designer, grafici, video-maker ed educatori) accomunati dal piacere di creare idee nuove e progetti vari anche in termini di sostenibilità sociale».
L’ATTENZIONE ALL’ECOSOSTENIBILITA’ PARTE DAI BAMBINI – Un esempio di sostenibilità sociale è “Toyssimi” che, avviato nel 2015, ha coinvolto cento designer e altrettanti bambini nella creazione dei giocattoli dei loro sogni nel corso di laboratori tenuti nei reparti pediatrici di diversi ospedali, in case-famiglia e nelle scuole. L’attività prosegue con l’attivazione di laboratori specifici. Altro esempio è “Ultra Flyght Objects”, ideato da Sebastiano Ercoli e Alessandro Garlandini e basato sull’ideazione di un
aeroplanino di carta da parte di designer, per far… decollare la creatività, ma anche per stimolare l’attività di raccolta differenziata di carta e cartone in Italia, “perché riciclare significa anche evitare che nuove materie prime prendano il volo”, fanno sapere i creativi. Attualmente è allestita una mostra nel terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa, ma è anche un progetto aperto ai bambini e alle scuole perché i progetti dei velivoli sono scaricabili online dall’apposito sito web. Non solo: insieme a Volandia – Parco e museo del volo, vicino allo scalo, sono attivi laboratori didattici sul tema.
Sono tutti progetti ed esempi che testimoniano una progressiva attenzione sui temi della sostenibilità ambientale e non solo: «Si assiste a un crescente interesse e attenzione da parte delle aziende, ma soprattutto da parte dei bambini, i più preparati e recettivi sul tema».