Wise Society : RENTRI, il nuovo registro per la tracciabilità dei rifiuti

RENTRI, il nuovo registro per la tracciabilità dei rifiuti

di Monica Giambersio
29 Agosto 2023

È entrato in vigore il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti. La piattaforma mette a disposizione di imprese e settore pubblico dati, servizi e informazioni per favorire l’economia circolare

Il 15 giugno è entrato in vigore il RENTRI, ovvero il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti. Si tratta di una piattaforma che ha come obiettivo principale quello di definire un modus operandi efficace per la gestione digitale di adempimenti legati alla ai rifiuti. L’entrata in vigore del registro è stata sancita da un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a inizio giugno.

Raccolta differenziata della carta

Foto di Alfonso Navarro su Unsplash

Com’è suddiviso e a cosa serve il RENTRI

Il registro è articolato in due distinte sezioni. Da un lato c’è l’anagrafica degli iscritti, che contiene le autorizzazioni ambientali; dall’altro c’è lo spazio dedicato alla tracciabilità, al cui interno saranno disponibili i dati annotati nei registri e nei formulari.

Questa piattaforma ha la funzione di assicurare l’attività di controllo sui rifiuti, mettendo a disposizione di imprese e settore pubblico dati, servizi e informazioni utili a favorire l’economia circolare e il recupero di materia. A gestire il Rentri è il MASE con il supporto tecnico-operativo dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e del sistema delle Camere di Commercio per la gestione del sistema informativo centrale. L’entrata in vigore del RENTRI si inserisce nel quadro più ampio delle azioni della Strategia Nazionale per l’Economia circolare.

L’adesione al registro

I soggetti obbligati potranno aderire al Registro in un arco temporale compreso tra i 18 ai 30 mesi, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le tariffe di iscrizione, si legge in una nota del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sono modulate sulle dimensioni delle imprese. Nello specifico si va dai cento euro ai quindici per il contributo del primo anno, mentre per i successivi si va dai sessanta ai dieci.

Nuovi formulari per l’identificazione dei rifiuti

Nel decreto interministeriale sono introdotti nuovi modelli di formulario di identificazione del rifiuto e dei registri cronologici di carico e scarico, che saranno vigenti a partire dal 15 dicembre 2024. Inoltre, si legge in nota, “si prevedono anche modalità di adempimento più semplici rispetto al passato, con la possibilità che i formulari digitali possano essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili.”

Il periodo transitorio servirà a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma: sia in forma diretta, tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.

Gestione dei rifiuti: raccolta del vetro

Foto di Alfonso Navarro su Unsplash

Chi deve iscriversi al RENTRI

Ma nello specifico chi è obbligato a effettuare l’iscrizione al RENTRI? Le iscrizioni, che prenderanno il via da dicembre 2024 saranno obbligatorie per alcuni specifici soggetti:

  • Enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
  • Produttori di rifiuti pericolosi;
  • Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano come commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
  • Consorzi istituti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
  • Soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, con riferimento ai rifiuti non pericolosi. Tra questi ci sono ad esempio i rifiuti prodotti durante lavorazioni industriali, artigianali, o attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, rifiuti da abbattimento di fumi, fosse settiche e reti fognarie.

“I soggetti non obbligati, o per i quali non decorra ancora l’obbligo – si legge inoltre – sulla Gazzetta Ufficiale – possono iscriversi volontariamente al RENTRI. È data facoltà in qualsiasi momento di procede-re alla cancellazione, con effetto a partire dall’anno solare successivo”.

Grazie al RENTRI approvvigionamento più efficiente di materie da riciclo

Il RENTRI, come spiega in una nota il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – ha come obiettivo quello di garantire un sistema efficiente per nuove catene di approvvigionamento delle materie prime da riciclo. Serve un tracciamento efficace che, anche attraverso procedure digitali e nuove tecnologie, semplifichi gli adempimenti delle imprese: ed è questa la sfida del nuovo Registro”.

Monica Giambersio

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