Una startup italiana ha realizzato una macchina compatta che trasforma i rifiuti organici in concime, riducendo gli scarti fino al 90% del loro peso e volume
Trasformare il rifiuto in risorsa è alla base dell’economia circolare. Ma è anche il fine principale di Ecodyger, una tecnologia capace di trattare fino a 140 kg al giorno di scarti organici e di trasformarli in compost privo di odori molesti, eliminando i batteri e riducendo gli scarti fino al 90% del loro peso e volume. Un’ottima soluzione per chi si trova a dover smaltire tutti i giorni quintali di organico in condizioni critiche: pensiamo alle navi, innanzitutto, ma anche alberghi, mense, ospedali.
A realizzarla è stata una startup italiana che ha già stretto un accordo con GNV- Gruppo MSC e che propone una macchina di dimensioni compatte che nella versione più grande riesce a trattare in ogni ciclo fino a 120 chili di “umido”.
ECONOMIA CIRCOLARE, DA RIFIUTI A RISORSA – In Italia vengono prodotti ogni anno diversi milioni di tonnellate di rifiuti organici come umido, verde e altre matrici organiche, provenienti dalla raccolta differenziata. Questi prodotti richiedono l’impiego di sacchetti specifici, il loro trasporto e smaltimento. Tutto questo entra nel circuito virtuoso della raccolta differenziata, ma in alcuni casi diventa assai complesso. Pensiamo, per esempio, al settore navale, ma anche al settore turistico e ricettivo o agli ospedali. Poter gestire la raccolta organica sul posto riduce parecchio l’uso di energia ed emissioni. Ecodyger è nato per questo: un “elettrodomestico” professionale ideato e perfezionato in anni di studi da parte di chimico nucleare esperto del comportamento del materiale organico e da un fisico dei plasmi. Questo macchinario, prodotto in due versioni (da 35 e da 70 kg), gestisce il rifiuto organico, riducendolo drasticamente e trasformandolo in ammendante compostato misto. A realizzarlo è l’omonima startup italiana che lo ha creato per gestire il rifiuto organico, riducendolo fino al 90% in peso e volume.
COME FUNZIONA LA MACCHINA TRATTA RIFIUTI ORGANICI – Ecodyger funziona un po’ come una lavatrice. Nel cestello interno i rifiuti vengono versati dall’oblò posto in alto. Una volta inseriti, vengono fatti ruotare e triturati. All’interno della vasca viene prodotto calore con una temperatura tale da favorire tutta l’evaporazione della componente liquida. L’aria evaporata viene condensata, sanificata e pronta per essere trasferita in fognatura. Il rifiuto solido si trasforma in concime organo-minerale impiegabile in agricoltura, in ambito orto-floro-vivaistico come ammendante capace di correggere le qualità idriche e traspiranti dei terreni, specie quelli argillosi, sabbiosi ma non solo. La macchina da 35 kg svolge tutto il ciclo in sette ore, processando ogni volta fino a 55 litri; quella da 70 in dieci ore ne lavora fino a 120 litri. Inoltre eliminano batteri e odori sgradevoli permettendo una drastica riduzione dell’utilizzo di sacchetti biodegradabili-compostabili.
Ma l’impegno non finisce qui: «stiamo valutando di stringendo un accordo con una rinomata università agraria per realizzare uno studio che dimostri non solo le caratteristiche del composto solido, che già oggi è, analisi chimiche alla mano, in linea con i parametri previsti dal D.leg. sugli ammendanti composti misti, ma sia anche considerato in perfetta rispondenza del decreto End of Waste in prospettiva quindi di economia circolare sarà importante dimostrare scientificamente che caratteristiche e impieghi pratiche può avere per sfruttarlo al meglio in campo agricolo come nella produzione di ortaggi o di coltivazioni floreali», spiega Claudio Merazzi, marketing and customer service manager.