L'architetto portoghese, autore della Casa del Cinema Manoel de Oliveira a Porto e di altri edifici a Brega e Cascais, vince il prestigioso Pritzker 2011. Per il grande contributo dato all'umanità e all'ambiente attraverso le sue opere, frutto di talento, visione e impegno
Architecture project for the Braga Stadium Braga, Portugal
«L’architettura di Eduardo Souto de Moura è intrisa di intelligenza e serietà, non è mai ovvia, frivola o pittoresca. Il suo lavoro richiede un incontro intenso, non un colpo d’occhio. E, come la poesia, è in grado di comunicare sul piano emozionale con coloro che si prendono il tempo di ascoltare». E’ con questa motivazione che la giuria del Pritzker Prize 2011, il più prestigioso al mondo per l’architettura al punto da essere paragonato al Nobel, ha nominato vincitore il 58enne architetto portoghese Eduardo Souto de Moura. Fra le finalità del riconoscimento, fondato nel 1979 da Jay A. Pritzker con la moglie Cindy, quella di premiare ogni anno un architetto vivente le cui opere architettoniche dimostrino una intensa combinazione di talento, visione e impegno in termini di attivo contributo all’umanità e all’ambiente. Prima di Souto De Moura, che riceverà una somma di 100mila dollari e un medaglione in bronzo, hanno ricevuto il riconoscimento nomi illustri dell’architettura da Kazuyo Sejima and Ryue Nishizawa (2010), Peter Zumthor (2009), Jean Nouvel of (2008), Richard Rogers (2007) a un altro portoghese e suo maestro, Alvaro Siza (1992), Renzo Piano (1998), Norman Foster (1999), Rem Koolhaas (2000), Jacques Herzog and Pierre de Meuron (2001).
Fra le opere più note di Souto de Moura: la Casa das Historias Paula Rego a Cascais, la Casa del Cinema Manoel de Oliveira a Porto, lo Stadio comunale diBraga, ma anche la stazione della Metropolitana, fermata Casa da Música a Porto, le ville private come Casa Luís Valadas Fernandes a Cascais.
