La necessità di utilizzare mascherine pone la questione della sostenibilità e del loro smaltimento. Una guida dettagliata per orientarsi nella scelta
Mascherine per il Corinavirus: sì, ma green! Quello tra la sicurezza e la sostenibilità è un binomio indispensabile durante le prossime fasi dell’emergenza Covid-19. Nonostante la lenta riapertura dopo il lockdown, i dispositivi di protezione individuale ci accompagneranno nella vita quotidiana ancora a lungo. E’ sempre più improrogabile, quindi, pensare anche alla sostenibilità ambientale e ridurre al minimo l’usa e getta.
Ecco allora una carrellata di soluzioni green che, grazie alle idee innovative e al riuso, permettono di ridurre l’impatto ambientale dei dispositivi di protezione individiale.
Mascherine ecologiche per proteggersi dal Coronavirus
Affidabilità, protezione e sostenibilità. Sono molte le aziende italiane che, in questo periodo di emergenza, hanno messo alla prova la propria expertise per dar vita a dispositivi di protezione efficaci e, allo stesso tempo, ecologici. La pandemia nella quale ci troviamo è un ottimo momento per dire addio all’usa e getta per dare il benvenuto a oggetti più virtuosi, anche quando si tratta di mascherine per proteggersi dal virus. E allora andiamo subito a scoprire le best practice italiane in tema di DPI ecologici.
Drop, la mascherina in gomma termoplastica anallergica
ll team del Centro di ricerca e sviluppo della ragusana Cappello Group ha lanciato Drop, la mascherina che va acquistata soltanto una volta e riduce l’impatto sull’ambiente perché a uso perenne. Si tratta di un dispositivo in gomma termoplastica anallergica con un coprifiltro che trattiene un filtro di protezione ad alte prestazioni e intercambiabile, offrendo una efficace protezione contro le particelle disperse nell’aria. Utilizzabile all’infinito, Drop è lavabile e igienizzabile e basta sostituire il filtro per farla tornare praticamente come nuova.
M-ask, la mascherina ecologica in Tpu
Un progetto che ha valore sia ambientale sia sociale è quello lanciato dai fratelli napoletani Salvatore e Giuseppe D’Angelo che hanno unito le loro professionalità per proteggere la natura e produrre uno strumento protettivo contro il corona virus. Si chiama M-ask ed è una mascherina realizzata in Tpu (poliuretano termoplastico), materiale dotato di certificazione a uso medicale e idoneo per la realizzazione di dispositivi che possono essere a contatto con la pelle e con le mucose. Nella parte frontale la mascherina è dotata di una fessura su cui far aderire il tampone filtrante composto da medicazioni adesive sterili in Tnt, comuni cerotti in tessuto non tessuto. La mascherina ecosostenibile, con filtri low cost, si può disinfettare e riutilizzare dopo un lavaggio in lavatrice ad 60 gradi, ed è disponibile in diversi colori. E si è già pensato al futuro pensando che dal suo riciclo possano nascere occhiali da sole e trolley per tornare a girare il mondo.
Botect, la mascherina in PVC medicale di Valigeria Roncato
Botect è la mascherina di protezione nata dall’esperienza nella lavorazione di materiali plastici di Valigeria Roncato – che durante il periodo di massima emergenza ha riconvertito per la creazione di mascherine protettive una parte delle proprie linee produttive della sede di Campodarsego (PD) – , in collaborazione con Ideaplast e Meca2. Si tratta di una mascherina in PVC medicale, ergonomica e confortevole, con filtri intercambiabili. Il corpo mascherina di Botec è ergonomico ed offre la massima aderenza al viso, non consentendo il passaggio di aria e particelle sospese dai lati. Il sistema filtrante è composto da due filtri, uno in TNT e uno in polipropilene idrorepellente. L’azione congiunta di questi due sistemi filtranti offre la massima protezione.
Smart mask, ma mascherina in PCV con filtri sostituibili
Si chiama Smart Mask la mascherina di protezione facciale naso e bocca realizzata in Pvc per uso medicale e con filtri sostituibili in tessuto non tessuto a 3 strati. L’idea dell’imprenditore campano Raffaele Morelli è nata per venire incontro alla collettività che in questo momento sta vivendo una situazione critica: una mascherina lavabile, igienizzabile ed ecosostenibile, in quanto riutilizzabile. Il Pvc medicale fa in modo che si adatti alla forma del viso di chi la indossa e la rende perfettamente aderente. I filtri sostituibili, distanziati dalla bocca, permettono una migliore respirabilità e sono composti in materiale filtrante ed idrorepellente. Ad ogni sostituzione del filtro va igienizzata la mascherina, una volta rimosso il filtro e senza lo stesso installato, imbevendo un batuffolo di alcool, e strofinandolo sulla stessa, poi asciugare 10 minuti prima di montare un nuovo filtro.
IMask, la mascherina con filtro FFP3 riciclabile
Ideata dall’omonima startup siracusana, IMask è un’innovativa mascherina con filtr0 FFP3 riciclabile. Ecologica perché evita il consumo e il conseguente smaltimento delle mascherine usa e getta, iMask è anche sicura grazie alle proprietà del filtro: un innovativo tessuto a base di polipropilene certificato nella classe di protezione FFP3. Si tratta di una mascherina senza valvola in grado di proteggere sia chi la indossa sia chi ci sta vicino grazie alle proprietà del filtro che, lavabile e sterilizzabile, assicura una protezione di livello FFP3 fino a un mese dopo il suo primo utilizzo. Disponibile in vari colori, si trova anche in versione trasparente (vantaggiosa nelle situazioni in cui è necessario potere verificare l’identità di una persona).
Invisi-Mask, la mascherina invisibile
Dall’idea di Davide Credaro, fondatore e CEO della Creda Enterprise di Corsico, è nata la nuovissima Invisi-mask, una mascherina protettiva trasparente che offre diversi vantaggi come la trasparenza che, congiuntamente alla sua forma ergonomica e il materiale morbido con la quale è realizzata, si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di viso. Una delle caratteristiche vincenti di Invisi-mask è che è dotata di un filtro intercambiabile: una garanzia di protezione in entrata e in uscita. Lavabile giornalmente con acqua calda e sapone, la maschera è disinfettabile con tutti i tipi di disinfettanti in commercio e il filtro dura in media 24 ore.
YourMask, la mascherina trasparente e sostenibile
Frutto della ricerca di ItalicaTech, YourMask è trasparente e conta di un corpo respiratore morbido e realizzato in materiale tecnico che, oltre a essere riciclabile, è asettico, sterilizzabile e lavabile addirittura in lavastoviglie. Aderisce perfettalmente al viso e gli elastici ergonomici permettono di indossarla senza fastidi per molto tempo. Oltre ad essere perfetta per le passeggiate all’aperto, è anche ottima per tutti i lavoratori costretti a stare fuori casa per gran parte della giornata. E’ inoltre dotata di filtri intercambiabili.
Mascherine in stoffa: ecologiche, ma non sono dispositivi di protezione
Tra le soluzioni ecologiche ci sono senza dubbio le mascherine in stoffa lavabili che però, va ricordato, non sono le più sicure, in quanto non dotate di filtro, ma garantiscono un minimo di protezione e, permettendo di respirare facilmente, impediscono la propagazione delle goccioline. C’è inoltre la possibilità di trovarne – in commercio – delle versione con il taschino interno – una sorta di sacca contenitore per il filtro in TnT (soluzione che permette una maggiore sicurezza). Ovviamente questo genere di mascherine – che non hanno alcuna funzione medica e sono le meno protettive – sono quelle su cui si è sbizzarrita la creatività e il fai da te con vari tutorial on line e spiegazioni.
Eco 2 Mask, la mascherina in carta che si può riciclare
Si chiama Eco 2 mask ed è una mascherina in carta filtro “MASK E20” (doppio strato) elaborata con una speciale carta ottimizzata con fibre di cotone per renderla più morbida e confortevole al contatto con la pelle. Si tratta di un prodotto concepito con un’attenzione particolare all’ambiente, poiché il cordoncino messo in dotazione può essere riutilizzato gettando via esclusivamente la parte che è andata a contatto diretto con il viso. Inoltre, la carta filtro “MASK E20″ è atossica (la sua composizione è studiata per creare un ambiente che è chimicamente sfavorevole alla sopravvivenza dei virus), biocompatibile secondo ISO 10993-1:2010, non irritante, monouso. E una volta utilizzata va semplicemante va riciclato e recuperato nella carta.