In Africa e in particolar modo in Kenya, Uganda e Sud Sudan le cavallette stanno provocando immensi danni all'agricoltura e al bestiame
Nell’anno del clima impazzito, degli incendi in Australia, dei 18 gradi in Antartide a febbraio, sciami di locuste del deserto stanno invadendo il Corno d’Africa, distruggendo raccolti e mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare di quasi venti milioni di persone. Lo dice l’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), che sottolinea come si tratti della peggiore invasione di cavallette degli ultimi 25 anni.
200 miliardi di locuste si stanno mangiando paesi interi
Una migrazione di proporzioni bibliche, secondo la Fao, circa 200 miliardi di esemplari, iniziata in Yemen e proliferata in tutta l’Africa orientale. «Si è trasformata in una crisi di livello internazionale che minaccia la sicurezza alimentare dell’intera regione – ha detto Qu Dongyu, direttore generale della Fao -. Abbiamo attivato meccanismi d’emergenza che ci permetteranno di supportare i governi per risolvere la crisi». Il Kenya è il Paese più colpito dopo Somalia – che ha dichiarato l’emergenza nazionale – ed Etiopia ed il rischio è che vengano danneggiate le piantagioni di tè di cui il Paese è il primo esportatore al mondo. Le conseguenze sono state inizialmente molto gravi perché questi insetti si posano ovunque e divorano tutto quello che è erbaceo, dagli steli d’erba fino alle foglie degli alberi e ovviamente le coltivazioni.
Non solo raccolti: le locuste sono un problema anche per il bestiame
Divorano tutto quello che è commestibile per gli uomini e anche per il bestiame. Ma il problema riguarda anche la zootecnia, dal momento che in molte delle aree colpite ci sono i pastori nomadi, che si muovono in funzione delle piogge e dei pascoli. Questi sciami hanno divorato distese intere di foraggio e di savana e questo si traduce in un problema per il bestiame non solo per i raccolti dell’agricoltura. C’è chi si è attrezzato con le armi, per sparare e provare ad allontanare le cavallette. I risultati non sono stati quelli sperati, però. Alcuni aerei messi a disposizione dai governi locali stanno spargendo pesticidi per provare a fermare l’avanzata delle cavallette che possono percorrere fino a 150 chilometri al giorno.
Uno sciame mangia quanto 35mila persone
Un rimedio criticato dagli ambientalisti per i danni recati all’agricoltura, ma il più rapido nel fermare lo sciame che, altrimenti rischia di contaminare anche Uganda e Sud Sudan. «Gli sciami di cavallette hanno iniziato a deporre le uova e una nuova fase di riproduzione incrementerà il loro numero», ha detto Keith Cressman, funzionario senior del servizio prevenzione cavallette della Fao. «Sono necessari interventi urgenti per impedire che aumentino per tutelare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e degli allevatori». Le cavallette del deserto sono la specie animale migratoria più antica e anche la più devastante per i raccolti, oltre che ad essere un animale mangiato dall’uomo in alcune regioni dell’Africa orientale e dell’Asia. Un piccolo sciame è in grado di consumare la stessa quantità di cibo di circa 35mila persone in un solo giorno. Si nutrono principalmente di mais e sorgo, la dieta base della maggior parte della popolazione rurale in Africa, e arrivano a mangiare circa 2 grammi al giorno, più o meno il loro stesso peso.
Twitter @fabioditodaro