Wise Society : Giornata mondiale delle tartarughe, il 23 maggio si celebrano i rettili più antichi del mondo

Giornata mondiale delle tartarughe, il 23 maggio si celebrano i rettili più antichi del mondo

di Maria Enza Giannetto
22 Maggio 2023

Istituita nel 1990 dall'americana Atr, il World Turtle Day si pone l'obiettivo di sensibilizzare al rispetto e alla tutela di questo rettile, uno dei più antichi del mondo. Oggi le tartarughe sono fortemente minacciate dalle attività dell'uomo

Simbolo di lentezza (ma neanche troppo), costanza e tutela della biodiversità, la tartaruga è sempre stata un essere vivente iconico. Animale curioso e antichissimo, dal 1990 viene celebrato ogni 23 maggio con la Giornata mondiale delle tartarughe. Una ricorrenza ideata e lanciata dall’associazione americana American Tortoise Rescue (ATR) non solo per celebrare tartarughe e testuggini, ma soprattutto per sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza della loro protezione e tutela.

Tartaruga che nuota

Foto Shutterstock

Quando e perché è la Giornata mondiale delle tartarughe

La Giornata Mondiale delle Tartarughe è stata istituita nel 1990 dall’American Tortoise Rescue (ATR), organizzazione no-profit impegnata nella protezione di tutte le tartarughe marine, terrestri, lacustri. Da allora, ogni anno, il 23 maggio si è trasformato in un’opportunità per celebrare le tartarughe. E’ la giornata adatta per mobilitarsi per proteggere questi animali e i loro habitat naturali su scala globale. ATR è nata grazie a Susan Tellem e il marito Marshall Thompson che, insieme, hanno salvato e ospitato migliaia di tartarughe e testuggini.

Dal 1990, ATR ha collocato circa 4.000 tartarughe in centri di recupero e assiste le forze dell’ordine quando vengono confiscate tartarughe in via di estinzione e fornisce informazioni utili e segnalazioni a persone con tartarughe malate, trascurate o abbandonate.

Illustrazione sulla giornata mondiale delle tartarughe

Immagine ATS

Quali sono le minacce per le tartarughe

Pesca, caccia, compravendita, inquinamento. Sono molti gli aspetti che mettono in pericolo la vita di molte specie di tartarughe, comprese quelle in via di estinzione. Tutte le azioni sono dell’uomo, che ha intensificato il suo impatto sul pianeta negli ultimi decenni. “Questi esseri senzienti – dice Susan Tellem – sono creature straordinarie che vivono 25, 50, 100 anni o più. Provano felicità e dolore, mostrano un vero senso dell’umorismo, oltre che affetto. Le tartarughe hanno personalità proprio come cani e gatti. Purtroppo – avverte – , questi animali sono sopravvissuti 200 milioni di anni dopo che un asteroide ha distrutto la maggior parte della vita sul pianeta, eppure stanno rapidamente scomparendo a causa del contrabbando, della distruzione dell’habitat, del crudele commercio di animali domestici e dei mercati di alimenti esotici vivi a livello nazionale e internazionale”.

Il 61% delle tartarughe rischia l’estinzione

Infatti, circa il 61% delle tartarughe in tutto il mondo sono minacciate o già estinte (tanto che alcune specie sono entrate nella lista rossa dell’Iucn. In particolare, fanno parte di questa lista: sette specie di tartarughe marine – tra cui la famosa e mediterranea caretta caretta – e altrettante tartarughe terrestri). Secondo gli esperti, le tartarughe sono i più minacciati dei principali gruppi di vertebrati, più di uccelli, mammiferi e pesci. Ed è per questo che la conoscenza è così importante in ogni paese del mondo.

“Idealmente – spiega Susan Tellem – , tutte le tartarughe dovrebbero vivere allo stato selvatico, ma realisticamente questo non è sempre possibile. Troppi esemplari vengono venduti nei negozi di animali, dai venditori ambulanti o usati come premi nei carnevali e in altri eventi. Per fortuna, ora ci sono molti più salvataggi e santuari, oltre a case amorevoli”.

Tartaruga di terra

Foto Shutterstock

La salvaguardia delle tartarughe in Italia

Nel mondo esisto più di 300 specie di tartarughe, di cui 250 acquatiche (che vivono in acqua dolce, zone umide e paludi), 60 terrestri e solo 7 marine (cui, peraltro è dedicata anche la Giornata mondiale delle tartarughe marine, il 16 giugno).

Di queste ultime, ben tre si trovano anche nel Mediterraneo: la tartaruga comune (Caretta caretta), la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). Le prime due specie si riproducono nel Mare Nostrum, mentre la liuto frequenta le nostre acque solo a scopo alimentare, ed è pertanto considerata come specie occasionale.

Per quanto riguarda le testuggini terrestri in Italia ne esistono solo 3 specie (genere Testudo). Popolazioni vitali di due specie naturalizzate, Testudo graeca e Testudo marginata, si trovano in Sardegna dove sono state introdotte in epoche antiche. Testudo hermanni, autoctona, è l’unica delle tre specie a presentare un areale relativamente ampio, anche se frammentato, che si sviluppa prevalentemente lungo la Penisola, in Sardegna e in Sicilia.

Tutte e tre le specie sono tutelate dalla normativa CITES, che regola il commercio internazionale di specie in pericolo di estinzione. Testudo hermanni è la specie considerata più a rischio, classificata nella categoria “Endangered” nella Lista Rossa dei Vertebrati Italiani mentre le altre due specie sono classificate “Near Threatened”. Le testuggini detenute o commerciate illegalmente sono soggette a confisca ai sensi della L.150/1992.

Tra centri di recupero e riserve

In Italia, la salvaguardia di questi esseri viventi avviene con decine di centri per il recupero e la riabilitazione, dislocati anche presso le Aree Marine Protette e i centri dei Carabinieri del CUFA e Biodiversità, che vantano 28 Reparti gestiscono 130 Riserve Naturali Statali e 19 aree demaniali. Un impegno profuso quotidianamente da un esercito di specialisti e volontari in azione sul territorio nazionale. Attualmente il sistema nazionale italiano dispone di decine di Centri (di Riabilitazione e di Primo Soccorso) autorizzati ad operare per la cura e la riabilitazione delle tartarughe marine. Questi centri svolgono di frequente anche attività di sensibilizzazione e di informazione del grande pubblico, ritenuta di fondamentale importanza per la salvaguardia delle specie a rischio.

Tartarughine in spiaggia

Foto Shutterstock

Giornata mondiale delle tartarughe 2023

Il 23 maggio cade la 23° Giornata mondiale delle tartarughe.  E per aderire e mostrare l’amore per questi rettili, i promotori invitano ad azioni e attività come “shellfies” e “shellebrating” con eventi e condivisioni sui social media e organizzazione di eventi educativi, feste, raccolte fondi e altro ancora. 

Il tema ‘I Love Turtles’ di quest’anno presenta la bella tartaruga Mr. Mudd e incoraggia il pubblico mondiale a vedere le tartarughe come creature straordinarie che sono sopravvissute ai dinosauri. ATR ha creato un World Turtle Day Party Pack a cui è possibile accedere gratuitamente per scaricare tanto materiale. Inoltre, si possono pubblicare le proprie foto e i propri video sui social con #worldturtleday per diffondere la conoscenza e la protezione di questo straordinario animale.

Maria Enza Giannetto

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