Wise Society : Il lupo in Italia: perché è importante che ci sia

Il lupo in Italia: perché è importante che ci sia

di Andrea Ballocchi
25 Agosto 2023

I lupi in Italia sono in aumento ed è positivo per l’ecologia e la biodiversità. Ma c’è ancora molto da fare perché lupo e uomo possano convivere: a questo proposito sono nati progetti e associazioni

La presenza del lupo in Italia è cresciuta fino ad arrivare oggi a circa 3300 esemplari. È una buona notizia, prima di tutto perché è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento degli ecosistemi e perché il lupo nel nostro Paese ha rischiato di scomparire: è stato oggetto di continui attacchi da parte dell’uomo che l’hanno portato sulla soglia dell’estinzione agli inizi degli anni Settanta del XX secolo, prima che venisse considerato specie protetta. Oggi convive con l’uomo, diffuso sull’Appennino e sulle Alpi, anche se è una convivenza che ha anche tensioni, soprattutto con gli allevatori, ma è ancora avversato da coloro che lo vedono una minaccia. È un peccato perché il lupo è una delle specie animali più studiate al mondo e certamente il predatore europeo e italiano che più ha attratto l’attenzione. Per attenuare i conflitti e far conoscere bene questo animale sono stati avviati progetti e centri che tutelano e diffondono una corretta comunicazione.

Lupo nel bosco

Foto di Andrea Bohl da Pixabay

Lupo in italia: quanti sono e dove

Per conoscere la presenza del lupo in Italia è stato svolto il primo monitoraggio nazionale del lupo, coordinato da Ispra e svolto tra ottobre 2020 e aprile 2021. Ha coinvolto circa tremila persone, che hanno costituito una vasta rete di esperti e volontari nella raccolta dei segni di presenza del lupo da Nord a Sud. Quest’attività ha permesso di arrivare a stimare il numero dei lupi in Italia oggi in circa 3300, 950 dei quali si muove nelle regioni alpine, mentre quasi 2.400 vive nel resto della penisola. La specie occupa stabilmente circa 41.600 chilometri quadrati nelle regioni alpine e 108.500 km2 nelle regioni peninsulari, pari a poco più del 50% del territorio italiano. Sono ottime notizie, pensando che prima di essere considerato razza protetta era arrivato a poco più di 120-150 esemplari.

L’Italia ospita un patrimonio di lupi ragguardevole, circa il 9-10% della consistenza di questo animale a livello europeo (tolta la Russia) e il 17-18% a livello UE. La sua conservazione rappresenta una parte importante dello sforzo che deve essere messo in atto per mantenere la biodiversità ed assicurare la funzionalità degli ecosistemi presenti nel nostro Paese.

Oggi la popolazione di lupo in Italia ha decisamente migliorato il suo status di conservazione. Grazie alla sua tutela legale e all’aumento tanto delle foreste quanto delle specie preda, il lupo ha ricolonizzato spontaneamente buona parte della Penisola. Non è stato reintrodotto, è bene dirlo: il lupo in Italia, sia pure presente solo in alcune zone appenniniche nel periodo più buio, si è progressivamente diffuso lungo tutto lo Stivale. Ma anche in Europa nessun lupo è stato mai catturato per essere poi spostato e liberato a scopo di ripopolamento. L’espansione del lupo in Italia negli ultimi quarant’anni è frutto solo ed esclusivamente di dinamiche naturali della specie.

Grafico sulla distribuzione del lupo in Italia

Grafico: Ministero dell’Ambiente

Cosa c’è da sapere sul lupo

Se si pensa al lupo, la prima immagine che ci viene in mente è quella legata alle favole che abbiamo ascoltato o letto da bambini: l’immagine è quella di un animale cattivo, che attacca l’uomo. Nulla di più lontano dal vero. Per andare a rinvenire negli archivi l’attacco a una persona da parte di un lupo in Italia si deve tornare a 150 anni fa, ricorda il Wwf.

È un bene che il lupo sia presente per molti motivi. Intanto, è una specie “chiave” per il corretto funzionamento degli ecosistemi, grazie al suo ruolo fondamentale di predatore al vertice della catena alimentare. Il lupo rappresenta un elemento fondamentale per la tutela degli ecosistemi naturali e della biodiversità. La conservazione di questa specie comporta un beneficio per tutte le altre componenti ambientali ad essa interrelate.

Perché i lupi sono importanti?

Nel “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” realizzato da Ispra, Ministero dell’Ambiente e Unione zoologica italiana, la conservazione del lupo ha diverse motivazioni: innanzitutto, quello ecologico. Il predatore svolge un ruolo importante nella limitazione delle sue prede e di tutto l’ecosistema. Inoltre ha un valore economico. Esso “è una specie-bandiera in grado di catalizzare la partecipazione di un gran numero di persone e di valorizzare turisticamente le aree naturali in cui è presente”. Limita, inoltre, la presenza di ungulati, soprattutto i cinghiali, il cui numero è aumentato notevolmente, causando ingenti danni alle colture e divenendo un problema anche in città.

Contare sulla presenza del lupo, in Italia e altrove, ha anche un motivo etico: come ogni specie vivente ha diritto di esistere nelle condizioni a lui naturali. Infine occorre considera anche il valore culturale che apporta la sua presenza. Il lupo è presente in maniera massiccia nella storia italiana e la sua traccia è visibile nell’enorme numero di riferimenti storici, culturali, geografici. Non solo: quale simbolo della selvaticità e immagine della natura libera dall’intervento umano, ha anche un valore spirituale.

E’ ancora una specie in pericolo

Nonostante la sua fondamentale importanza, ancora oggi il bracconaggio, i numerosi incidenti stradali, l’ibridazione con il cane e la difficile accettazione sociale, spesso causata da miti e leggende duri a scomparire, minacciano la sopravvivenza di questo animale. Ogni anno, infatti, sono circa 300 i lupi che muoiono per mano dell’uomo, ricorda sempre il Wwf. Di questi, uno su due muore per mano dei bracconieri a causa di lacci, trappole, esche avvelenate e colpi d’arma da fuoco.

Lupo sulla neve

Foto di 942784 da Pixabay

Progetti e organizzazioni che aiutano a conoscere i lupi in Italia

Pur essendo un animale adattabile a contesti ambientali molto diversi e capace di sopravvivere anche in presenza di habitat semplificati ed impoveriti, il lupo in Italia è anche causa di tensioni, specie nel caso di allevamenti. Sebbene i danni economici causati dal lupo risultino, in assoluto, notevolmente inferiori a quelli causati da altre specie selvatiche (il cinghiale, già ricordato), essi “tendono a concentrarsi localmente e ad aumentare rapidamente in assenza di efficaci misure di prevenzione, determinando in alcuni casi perdite insostenibili da parte di singoli allevatori o delle comunità locali”, ricorda sempre il Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia.  Per questo sono stati avviate diverse iniziative per migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone.

LIFE WoldAlps

Uno di questi è il progetto europeo LIFE WolfAlps, avviato nel 2019 e che terminerà nel 2024, che intende favorire la coesistenza uomo-lupo nella regione alpina costruendo e realizzando soluzioni condivise insieme ai portatori di interesse.
Il progetto, che gode del supporto di decine e decine di enti, dal Club Alpino Italiano a svariati enti parco a Regioni e persino l’Anas, conta su 20 partner, un team di enti e istituzioni al lavoro per supportare la coesistenza tra persone e lupi sulle Alpi attraverso azioni coordinate in Italia, Francia, Austria e Slovenia per mitigare l’impatto della specie sull’allevamento, stabilire un equilibrio fra il mondo della caccia e la presenza dei predatori, contrastare il bracconaggio e diffondere un’informazione corretta e basata su dati scientifici.

L’obiettivo finale è “migliorare la coesistenza tra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi, realizzando azioni coordinate nell’intero ecosistema alpino, sia dove il lupo è presente da anni sia dove il processo di ricolonizzazione è agli inizi”.

Io non ho paura del lupo

Di grande interesse, sempre a questo riguardo, è l’organizzazione e associazione “Io non ho paura del lupo”, nata per assicurare la conservazione del lupo in Italia ed in Europa e la sua coesistenza con le attività dell’uomo. Ha sede in provincia di Parma, conta su un team nutrito che vive in diverse zone del nord Italia, comprende un comitato scientifico, e svolge diversi servizi: di comunicazione e divulgazione, ma mette in atto interventi finalizzati alla mitigazione del conflitto, eventi culturali ed ecoturismo, monitoraggio e ricerca sul campo nonché azioni per le piccole comunità locali.

Centro Uomini e Lupi

Una realtà nata per migliorare la coesistenza tra uomini e lupi in Italia è il Centro Uomini e Lupi, in provincia di Cuneo. Nello specifico questo centro vuole offrire l’opportunità al visitatore di approfondire la conoscenza del lupo, del suo comportamento, e dunque “di avere a disposizione tutti gli elementi necessari per costruirsi un’opinione documentata e consapevole”.

Per concludere, ecco 10 cose da sapere sul lupo in questo video, per grandi e piccini.

Andrea Ballocchi

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