Dal rinoceronte di Giava all'Orso marsicano, sono migliaia - in Italia e nel Mondo - gli animali che rischiano di scomparire a causa di inquinamento, bracconaggio e deforestazione
Sono in pericolo di estinzione. Ed è una questione che riguarda tutti. Sono quasi 2 milioni oggi le specie animali e vegetali da difendere sul nostro Pianeta. E sono centinaia di migliaia gli animali in via di estinzione a causa dell’inquinamento, del surriscaldamento globale, nonché minacciati dalla distruzione dei loro habitat, dal commercio illegale e dal bracconaggio. Sono tante le specie, a rischio. Dalle 20 specie a rischio di estinzione, simbolo della devastazione ambientale, alle migliaia di specie ad altissimo rischio, ecco cosa sta succedendo.
Animali a rischio estinzione a causa dell’uomo
Stimare il numero esatto di specie animali che si estinguono ogni anno è molto complicato. Eppure, è certo che a oggi il 23% dei mammiferi e il 14% degli uccelli, il 25% dei rettili e il 41% degli anfibi è seriamente a rischio di estinzione. E se è vero che l’estinzione di una specie, in fondo, è un fenomeno naturale che esiste da sempre, purtroppo quello che avviene negli ultimi anni è stato accelerato (se non addirittura innescato) dall’uomo e dalla sua azione sull’ambiente e sugli habitat naturali, come ad esempio la deforestazione, l’agricoltura intensiva e l’introduzione di specie aliene vegetali o animali.
In pratica, secondo le stime delle associazioni ambientaliste, le specie animali (soprattutto mammiferi e uccelli) in grave pericolo di estinzione sono 5.000. I dati vengono dall’Iucn – l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura che dal 1964 compila ogni anno la Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione.
Cosa sono le liste rosse dell’Iucn?
A tenere la stima precisa della situazione a livello globale è l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Icn), la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di conservazione della Natura e supporta la comunità internazionale in materia ambientale. Tra le sue attività c’è, appunto, la creazione delle liste rosse delle specie selvatiche (Iucn Red List of Threatened Species, Iucn Red List o Red Data List) che rappresenta il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il pianeta terrestre.
In pratica, la Lista Rossa Iucn è il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale e classificate in base allo status di conservazione e alle minacce legate alla loro sopravvivenza. Tra queste, oltre 30mila sono quelle considerate a rischio più o meno elevato di estinzione e prossime alla scomparsa definitiva. Un numero preoccupante, che include, appunto il 23% dei mammiferi e il 14% degli uccelli, il 25% dei rettili e il 41% degli anfibi.
In base all’ultimo aggiornamento pubblicato dalla Iucn, sono 73 le specie estinte di recente: si va dalla tartaruga nera dal guscio molle (Nilssonia nigricans) al geco di Christmas Island (Lepidodactylus listeri), passando per l’orice dalle corna a sciabola (Oryx dammah) e l’ara di Spix (Cyanopsitta spixii).
10 animali in via d’estinzione nel mondo
Ma quante sono, invece, le specie che ancora popolano gli ambienti naturali della Terra ma sotto stretta osservazione dagli scienziati perché fortemente minacciate? Sono circa 6.000 tra piante e animali e per loro la speranza di sopravvivenza è davvero ridotta al minimo. In particolare, ci sono 10 animali a rischio di estinzione che sono anche un po’ il simbolo del male che l’essere umano ha causato all’habitat terrestre.
Rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus)
Di questo enorme rinoceronte, oggi rimane un’unica popolazione in natura, di appena 60 esemplari, nel parco nazionale di Ujung Kulon nell’estremità occidentale di Giava in Indonesia.
Gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei)
Sono solo 680 gli esemplari rimasti del Gorilla di montagna che oggi si trovano nella regione dei Monti Virunga, e all’interno della foresta di Bwindi, nell’Uganda sud-occidentale.
Leopardo dell’Amur (Panthera pardus orientalis)
Oggi è considerato il felino più raro al mondo, appena 103 gli esemplari censiti in natura, dei quali soltanto 6 femmine. Originario delle zone montane della taiga e delle foreste temperate della Corea, Cina nord-orientale e Russia orientale.
Amazzone imperiale (Amazona imperialis)
Della specie bandiera simbolo della piccola isola Dominica, nel Mar dei Caraibi oggi restano solo un centinaio di individui.
Cebo Dorato (Sapajus flavius)
La sua casa è la Foresta Atlantica del Nord est del Brasile. Sono soltanto 180 i cebi dorati censiti dagli scienziati in natura.
Tartaruga gigante di espanola (Chelonoidis hoodensis)
L’estinzione di queste grandi testuggini delle Galapagos è stata per ora evitata soltanto grazie a un efficace programma di riproduzione in cattività..
Elefante di Sumatra (Elephas maximus sumatranus)
Negli ultimi 25 anni, questa specie endemica di Sumatra ha perso l’80% del suo habitat originario. Un censimento del 2000 indica che rimangono in natura circa 2.000 esemplari.
Orango di Tapanuli (Pongo tapanuliensis)
Con solo 800 individui in natura, l’orango di Tapanuli ha la popolazione più bassa tra tutte le grandi scimmie.
Pangolino del Borneo (Manis javanica)
Questa specie endemica delle foreste del Sud-est asiatico è attualmente tutelata, ma ne rimangono poche popolazioni.
Vaquita (Phocoena sinus)
La IUCN stima che esistono ancora 12 esemplari di Vaquinta nel Golfo della California, attentamente monitorati proprio per scongiurare la scomparsa definitiva della specie.
LEGGI ANCHE >>> Tartarughe del Mediterraneo a rischio estinzione anche a causa della plastica <<<
8 animali in via di estinzione in Italia
Anche l’Italia vanta tristi primati nell’ambito del rischio di estinzione di alcune specie. Ecco quali sono le 8 specie animali a rischio di estinzione in Italia.
Lupo
Il Canis lupus italicus abita l’Appennino. La specie ha visto quasi l’estinzione negli anni ‘70 (300 esemplari) ma grazie ad un progetto di tutela ad oggi c’è stato un buon incremento (2500 nel 2019).
Orso Bruno Marsicano
L’Ursus arctos marsicanus è una sottospecie differenziata dell’orso delle Alpi. Grazie al lavoro del Parco Nazionale dell’Abruzzo il numero di questi animali è in continuo incremento e se ne contano circa 50 nel centro Italia.
Aquila del Bonelli
Di questo rapace conosciuto col nome di Aquila fasciata si contano meno di mille coppie in Europa. In Italia la presenza è certificata solo in Sicilia, dove sono stati individuate circa 50 coppie.
Stambecco alpino
Capra ibex ibex è un ruminante selvatico originario del territorio italiano. Alla fine dell’800 ha quasi raggiunto la completa estinzione. Oggi è tutelata nei parchi nazionali italiani.
Capovaccaio
Il Neophron percnopterus è praticamente scomparso dalla penisola contando qualche esemplare solo nella Murgia apulo-lucana.
Pernice bianca
Lagopus muta helvetica predilige ambienti ostici come l’intero arco alpino. A causa del riscaldamento globale è totalmente scomparsa dalle Prealpi e dall’Appennino.
Trota mediterranea
Il nome scientifico è Salmo macrostigma ed è un pesce mediterraneo d’acqua dolce ormai presente solo nelle acque del nord-Africa. In Italia è quasi totalmente scomparsa a causa dell’introduzione di trote atlantiche.
Pipistrelli
La nottola col nome scientifico Nyctalus noctula è entrata tra le specie in via di estinzione e da proteggere nel 2017.
Maria Enza Giannetto