Il prossimo standard di connettività, grazie a milioni di sensori "parlanti", potrà ottimizzare la gestione di molte risorse. Ma a quale prezzo?
Il futuro del 5G è abbastanza vicino da toccarlo. Le più concrete implementazioni della rete avverranno quest’anno, anche in Italia, e la tecnologia è già nelle mani dei consumatori visto che i primi smartphone “5G Ready” sono già tra noi. Inevitabilmente, gran parte dell’entusiasmo per l’introduzione del 5G si concentra sulle velocità dei dati e sull’elevata larghezza di banda, che supporta, ad esempio, applicazioni di streaming video in HD, senza alcuna latenza o perdita di qualità.
Il 5G e la sostenibilità
Ma le stesse caratteristiche che permettono al 5G di porsi come porta spalancata verso un nuovo e migliore intrattenimento mobile consentono allo standard anche di svolgere un ruolo chiave nell’affrontare le principali sfide sociali e ambientali dei prossimi anni. La capacità del 5G di supportare e gestire decine di milioni di sensori con comunicazioni in tempo reale sarà sfruttata a livello globale per aiutare ad aumentare la produzione alimentare, ottimizzare le coltivazioni, impattando di meno sull’ambiente, e utilizzare le scarse risorse naturali in modo più efficiente
I benefici per l’ambiente
I sistemi per l’agricoltura intelligente supportati dal 5G svolgeranno un ruolo cruciale nei paesi in via di sviluppo, visto che la popolazione cresce e il cambiamento climatico continua a incidere sia sulla produzione di seminativi che su quella del bestiame. Sappiamo per certo che alle telecamere collegate ai droni per monitorare le colture serve maggiore risoluzione, soprattutto nelle aziende agricole più grandi. Oltre a ciò, i sensori posizionati nei campi coltivati, che di norma aiutano a ottimizzare la crescita e ridurre al minimo l’uso di acqua, fertilizzanti e pesticidi attraverso applicazioni più precise e mirate, hanno un “peso” rilevante in termini di banda, non sempre assicurata. Un paio di campi dove l’avvento del 5G darà il suo concreto contributo.
Aria più respirabile
Proprio il consumo di acqua è tra le piaghe dell’ultimo ventennio, così come l’evidenza che una scarsa qualità dell’aria è divenuta oramai una minaccia immediata per la salute pubblica, anche nella nostra penisola, dove il continuo ricorso alle fonti energetiche di combustibili fossili sta peggiorando la situazione del riscaldamento globale. A tal proposito, le tecnologie 5G si pongono come fondamentali per creare sistemi di gestione smart dei trasporti e per affrontare contesti come la congestione del traffico, che comporta costi enormi in termini di spreco di carburante.
L’OMS stima che l’inquinamento provocato dagli scarichi delle auto sia responsabile di oltre 3 milioni di morti ogni anno. Secondo gli esperti, l’uso di telecamere e sensori per sistemi di controllo dinamico del traffico anziché cicli fissi di semafori può ridurre il consumo di energia, l’inquinamento e le ore che passiamo ogni giorno in macchina, innalzando il livello di smog. Inoltre, gli stessi edifici cittadini che oggi utilizzano grandi quantità di energia per l’illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento, responsabili per oltre il 40% del consumo globale di energia, beneficeranno del 5G per reagire in maniera automatica alle condizioni ambientali e all’occupazione (qualche condizionatore già “vede” il numero di persone in sala per auto-impostarsi) e ridurre al minimo l’energia.
Il 5G come aiuta in campo medicale e sanitario
Spesso ci facciamo un’idea di un determinato settore perché siamo abituati a considerarlo a seconda di ciò che abbiamo intorno. Facciamo il caso della medicina: chirurghi e altri specialisti non sempre sono reperibili, in particolare nelle aree più remote e rurali del pianeta. Le applicazioni 5G possono abilitare l’assistenza salvavita in remoto, eliminando i ritardi e le complicazioni legate al trasporto di una persona ferita o malata in ospedale. Se attualmente la videoconferenza supporta le consultazioni sanitarie nei grandi centri, con il 5G avremo un raggio di intervento più ampio, così che gli operatori sanitari possano aiutare più pazienti, laddove ve ne è più bisogno, ossia zone più difficili da raggiungere con mezzi e strutture specifiche anzi, senza dover trasportare fisicamente strumentazioni con i relativi costi. A gennaio del 2019 è avvenuta la prima operazione remota al mondo su un animale, basata su connettività 5G: il chirurgo ha usato strumenti connessi per controllare i bracci robotici ed eseguire una procedura medica a 50 km di distanza in tempo reale, sfruttando una latenza nell’ordine di millisecondi.
5G: quali i rischi?
Data l’esplosione prevista nei volumi di dati che il 5G consentirà, è improbabile che una maggiore efficienza da sola sia sufficiente a salvare il mondo. Le nuove tecnologie di ottimizzazione locale vedranno comunque l’esistenza di antenne, a segnali bassi di radiofrequenza, ma presenti. Queste diffondono un segnale mirato ai dispositivi che hanno intorno, con una potenza minore in termini di funzionamento periodico, ma si tratta di torri che vanno in qualche modo alimentate.
Magari potranno esserlo in maniera rinnovabile, ma è un auspicio che non sa ancora di certezze. Naturalmente ci saranno altre importanti questioni da tener presente, non ultime quelle della sicurezza e della privacy, già al centro del dibattito IT mondiale, ma che con una maggiore diffusione di dati si porranno come vero crocevia verso un uso etico dello standard, volano per un’aumentata attenzione all’ambiente, ma anche all’economia delle informazioni, vero asset dei prossimi anni.