Un pranzo da buongustai rispettosi dell'ambiente e degli animali, in particolare di quelli che sono le tipiche "vittime" di questa festività. Ecco allora qualche spunto per piatti alternativi e sostenibili
Pasqua, un periodo dell’anno difficile per capretti e agnellini. Ma le tradizioni sono dure a morire. Che fare allora per risparmiare i poveri animali? Quest’anno ci ha pensato la LAV, la Lega AntiVivisezione, con un menù vegano studiato su misura che salva, è il caso di dirlo, capra e cavoli.
L’insieme di piatti proposti, ideato dallo chef Giuseppe Capano, è ghiotto, appetitoso e sostenibile, quindi i sacrifici sono banditi dalla tavola.
Eccone un assaggio: un’insalata con cipolle e salsa d’arancia come antipasto, primo di ravioli di taccole impreziositi dallo zafferano, uova di tofu con salsa di carote e carciofi e dolce pasquale con delicata crema alla vaniglia.
Nonostante che secondo il Rapporto economico finanziario Ismea il consumo di ovini e caprini sia in calo nell’ultimo quinquennio, si registra sempre e comunque un picco in alcuni periodi dell’anno come dicembre, marzo-aprile, Pasqua e durante le festività in generale.
<<Scegliere un’alimentazione veg e portare a tavola i legumi, i cereali, la verdura fresca di stagione, è la ricetta migliore per celebrare le tradizioni, ma anche una cura preventiva per la nostra salute e senz’altro un modo sicuro per salvaguardare il nostro pianeta, se consideriamo che il 18% delle emissioni di Co2 è dovuto agli allevamenti – ha commentato Paola Segurini , responsabile LAV Settore Vegetarismo – Ma soprattutto festeggiare con un menu senza crudeltà significa scegliere di salvare la vita a tanti animali: non è forse il miglior modo per celebrare il rito della Pasqua?>>
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