Flavio Pollano
architetto del paesaggio
L'agronomo ed esperto di architettura paesaggistica piemontese è uno dei pochi in Italia ad occuparsi di giardini verticali, seguendo le orme di Patrick Blanc, lo stimato botanico parigino con il quale lavora da qualche anno, in grande sintonia. I giardini, racconta per esperienza, sono equilibri fragili e nel progettarli non basta più rispettare l'estetica, ma bisogna dare grande importanza alla sostenibilità. Perchè l'attenzione all'ambiente è la nuova frontiera del bello
TOPICS: Verde urbano
Biografia
21 Luglio 2011
Nato a Pinerolo (Torino) l’11 agosto 1969, dove tutt’ora vive, si laurea in Scienze Agrarie a Torino nel 1994. In seguito frequenta, sempre nel capoluogo piemontese, il Corso di Perfezionamento in Parchi, Giardini ed Aree Verdi (1997) e prosegue il suo cammino con il Diploma di Specializzazione in Parchi e Giardini (2000). Membro di commissioni edilizie e commissioni locali per il paesaggio di vari comuni della sua regione, intrattiene numerose collaborazioni di consulenza con importanti studi d’architettura italiani e stranieri. Ammesso nel 2001 quale socio ordinario all'Associazione Italiana di Architettura del Paesaggi (A.I.A.P.P.), nel 2006 ha conseguito con lode la sua seconda laurea, in Architettura del Paesaggio, presso il Politecnico di Torino. A partire dal 2008 è project manager di Patrick Blanc, per la realizzazione e la conservazione di diversi "murs végétaux" in Italia. Negli ultimi anni è stato impegnato soprattutto nella progettazione di nuovi giardini privati in Italia e Svizzera, e per la regione Piemonte si è occupato di redigere il Regolamento Comunale del Verde Pubblico e Privato. Recentemente ha iniziato un importante lavoro di analisi paesistica preliminare e studi botanici a Kragujevac, nella ex fabbrica Zastava in Serbia, ora F.A.S. (Fiat Auto Serbia).
