Wise Society : Comuni amici delle api, una rete a sostegno degli insetti impollinatori

Comuni amici delle api, una rete a sostegno degli insetti impollinatori

di Maria Enza Giannetto
31 Dicembre 2021

La rete che coinvolge le amministrazioni cittadine che aderiscono alla campagna si allarga sempre di più. Un gruppo di paesi virtuosi che promuovono azioni virtuose per tutelare gli insetti impollinatori, salvandoli dall'estinzione e salvando il Pianeta

C’è chi organizza corsi o escursioni, chi pianta essenze floreali gradite agli insetti, chi propone eventi dedicati. I Comuni amici delle api sono sempre di più e crescono – così come sono in aumento, in generale, i paladini delle api – le iniziative pensate per promuovere il riconoscimento del valore delle api e dell’apicoltura legato al ruolo fondamentale che questi insetti svolgono come elemento di sviluppo sostenibile dei territori e al tempo stesso come strumento indispensabile per la tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare visto che, come ormai è ben risaputo, salvare le api significa salvare il Pianeta.

Rete dei comuni amici delle api: logo

Immagine: comuni amici delle api

La nascita dell’iniziativa I comuni amici delle api

Ma cosa sono esattamente i comuni amici delle api? E come nasce l’iniziativa? L’iniziativa Comuni amici delle Api, promossa da Felcos Umbria, Anci Umbria, Apau -Associazione Produttori Apistici umbri ed Apimed-Federazione degli apicoltori del Mediterraneo, fu lanciata nel 2016 nell’ambito della Campagna CooBEEration (entro il progetto “Mediterranena CooBEEration: una rete per l’apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare”, finanziato dalla UE). Lo scopo è stato da subito promuovere un ruolo attivo degli enti locali per sostenere e difendere le api e l’apicoltura, riconoscendo loro il valore di Bene Comune Globale, in quanto garanti di biodiversità e sicurezza alimentare oltre che strumenti di sviluppo economico sostenibile dei territori.

Come aderire alla campagna

In pratica da allora, i Comuni che aderiscono alla campagna, attraverso l’approvazione di una delibera apposita – da scaricare nella sezione Delibera di adesione alla Campagna – con cui impegna l’Amministrazione a mettere in campo una serie di azioni concrete a favore della salvaguardia delle api. Subito dopo ricevono dagli enti promotori della Campagna il logo “Comune amico delle api” che può essere utilizzato nella comunicazione istituzionale del Comune stesso. Per finalizzare l’adesione è necessario inviare quindi una copia della delibera approvata (così come da testo proposto nell’apposita sezione del nostro sito) al Comitato promotore dell’iniziativa all’indirizzo e-mail info@comuniamicidelleapi.it. Il Comitato promotore si occuperà successivamente di inviare i materiali grafici ed informativi dell’iniziativa.

Gli obiettivi condivisi

I comuni che aderiscono condividono la necessità e l’urgenza di dedicare una maggiore attenzione politica e normativa a tutti i livelli alla questione della tutela e del rafforzamento dell’apicoltura in quanto attività portatrice di interessi comuni globali. Questi comuni condividono, in linea di massima, gli stessi obiettivi.

– favorire la presa di coscienza sul ruolo delle api e dell’apicoltura per la salvaguardia della biodiversità e della sicurezza alimentare, e come opportunità di sviluppo economico sostenibile del territorio;

– rafforzare l’impegno dei governi e delle istituzioni a tutti i livelli, locali, nazionali ed internazionali, nella difesa e salvaguardia delle api e dell’apicoltura;

– costruire un’alleanza globale che metta insieme e coinvolga tutti quegli attori interessati a cooperare nella difesa dell’ape e dell’apicoltura riconoscendone il valore delle api e dell’apicoltura come bene comune globale.

Comuni amici delle api

Foto di Dmitry Grigoriev / Unsplash

Quali sono le attività per salvare le api

Ma se ogni cittadino, a modo suo, può mettere in pratica 10 modi per proteggere la api, cosa fa, invece, esattamente, un comune amico delle api? Innanzitutto si impegna a sostenere nella propria comunità locale lo sviluppo delle attività apistiche in maniera diffusa sul territorio, come opportunità di reddito e inclusione sociale. Inoltre un comune della rete deve includere e incrementare nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di specie vegetali gradite alle api e porre attenzione ai trattamenti sulle alberate cittadine, da evitare in fioritura e in presenza di melata e ridurre progressivamente, fino ad eliminarlo, l’uso di erbicidi nella manutenzione dei cigli stradali e negli spazi verdi pubblici.

Ma c’è di più, i comuni delle api devono promuovere una riflessione e un dibattito sia all’interno del Consiglio Comunale sia nella comunità locale coinvolgendo i cittadini e i principali portatori di interesse, sull’utilizzo degli agro farmaci in agricoltura e sul loro impatto sull’ambiente e sulla salute, e su possibili strategie di valorizzazione e salvaguardia del territorio che passino attraverso il recupero e l’adozione di buone pratiche agricole incentrate sulla sostenibilità.

I comuni devono promuovere e sostenere iniziative a sostegno dell’apicoltura – eventi, mostre, convegni, premi, e la realizzazione di azioni concrete e simboliche nella propria città al fine di sensibilizzare la cittadinanza, quali ad esempio la realizzazione di un “Giardino delle api” (con piante nettarifere o aromatiche, e eventuali arnie dimostrative), l’ideazione di percorsi didattico-informativi, l’utilizzo delle api come tema artistico-decorativo nei progetti di riqualificazione urbana e di decoro della città. Promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione sul valore di Bene Comune dell’Apicoltura, coinvolgendo in particolare le scuole di ogni ordine e grado del proprio territorio.


>>LEGGI ANCHE >>> Francesco Panella: “Salvare le api per proteggere il pianeta <<<

 


La Rete dei Comuni amici delle api in Italia

L’iniziativa “Comuni Amici delle Api” cresce in mondo inesorabile e con il passa parola e l’entusiasmo, oltre alla maggiore consapevolezza del ruolo importante ricoperto dalle api nel mondo, la rete dei Comuni che hanno a cuore l’ambiente e la tutela del territorio si amplia travalicando i confini regionali entro i quali era nata nel 2015. 

Ad oggi si possono contare infatti circa 80 Comuni aderenti sparsi tra Umbria, Lazio, Marche, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia, Calabria e Campania. Inoltre, a riprova della grande alleanza che si è creata intorno alla tutela delle api e dell’apicoltura, sono numerose anche le Associazioni che hanno dato il loro sostegno all’iniziativa, come l’associazione “Le colline del miele”, “Api Romane”, “Apicoltori mantovani”, “Ambientevita”, “Giubbe verdi San Martino” e “La comunità degli impollinatori metropolitani Slow food” e molti altri si stanno interessando.

Ma c’è di più, persino 14 Comuni di 4 paesi del bacino Mediterraneo sono divenuti Amici delle Api, conferendo all’iniziativa anche quel respiro internazionale necessario per affrontare questa sfida globale a sostegno delle api e dell’apicoltura.

Maria Enza Giannetto

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