Non è solo un aneddoto: ora lo dice anche uno studio pubblicato sulla rivista «Nature»: esiste un legame fra il sistema nervoso e le cellule staminali che rigenerano i pigmenti.
E’ tutto vero, lo stress fa venire i capelli bianchi. Non è quindi solo un aneddoto quello dei capelli della regina Maria Antonietta, che diventarono bianchi in una sola notte quando fu catturata durante la Rivoluzione francese. La risposta è scritta in uno studio pubblicato sulla rivista «Nature», condotta tra Stati Uniti e Brasile sotto la guida di Ya-Chieh Hsu, dell’università americana di Harvard. Gli autori hanno scoperto che esiste un legame fra il sistema nervoso e le cellule staminali che rigenerano i pigmenti. Il risultato getta le basi per comprendere gli effetti più ampi dello stress su organi e tessuti.
Il ruolo dello stress nell’imbiancamento della chioma
Uomini e donne possono ingrigire in qualsiasi momento, in genere a partire dai 30 anni, un fenomeno che è collegato a quello sperimentato dai genitori. Sebbene dipenda principalmente dal processo naturale di invecchiamento e dai geni, anche lo stress può svolgere un ruolo nell’imbiancarsi della chioma. Gli autori del lavoro ritenevano che il fenomeno fosse collegato alle cellule staminali dei melanociti, che producono melanina e sono responsabili del colore di capelli e pelle. Ma mentre eseguivano degli esperimenti sui topi, si sono imbattuti sull’effetto dello stress. «Ora sappiamo con certezza che lo stress è responsabile di questo specifico cambiamento del colore dei capelli e sappiamo come funziona», ha affermato Hsu. Il dolore nei topi ha innescato il rilascio di adrenalina e cortisolo, facendo battere più forte il cuore, aumentando la pressione sanguigna e causando stress acuto.
Prossimo passo: cercare soluzioni per l’uomo per ritardare l’arrivo dei capelli bianchi
Questo processo ha quindi accelerato l’esaurimento delle cellule staminali che producono melanina nei follicoli piliferi. «Mi aspettavo che lo stress fosse un male per il corpo – ha detto Hsu – Ma l’impatto dannoso che abbiamo scoperto andava oltre ciò che immaginavo. Dopo pochi giorni, tutte le cellule staminali sono andate perse, e una volta perso non puoi rigenerare il pigmento: il danno è permanente». Analizzando i geni degli animali, i ricercatori hanno identificato anche la proteina che danneggia le staminali a causa dello stress. Quando poi questa proteina è stata soppressa, il trattamento ha impedito il cambiamento di colore del pelo. Questo apre la strada a una strategia per ritardare l’arrivo dei capelli grigi prendendo di mira la proteina chiave (Cdk) con un farmaco. «Questi risultati non sono una cura o un trattamento per i capelli grigi – ha precisato Hsu alla Bbc – La nostra scoperta, fatta nei topi, è solo l’inizio di un lungo viaggio alla ricerca di una soluzione per le persone».
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