Wise Society : Ikigai: cos’è e come ci rende felici

Ikigai: cos’è e come ci rende felici

di Mariella Caruso
20 Marzo 2023

Dal Giappone arriva una filosofia di vita che punta a farci raggiungere la felicità. La strada può essere molto tortuosa, ma una volta trovato il proprio ikigai la serenità e l'armonia saranno dietro l'angolo.

Ognuno di noi ha il proprio ikigai. Trovarlo significa prendere coscienza del proprio scopo di vita e cominciare un’esistenza più felice e consapevole. A spiegarlo è una filosofia giapponese che ha trovato seguito nel mondo occidentale. La parola ikigai non ha una traduzione italiana, è l’unione di due parole: “iki” che significa vivere, e “gai” che vuol dire ragione. Può, quindi, essere l’equivalente giapponese delle espressioni italiane “ragione di vita” o “ragion d’essere”.

Blocchi che formano la parola ikigai

Foto Shutterstock

Cosa significa ikigai

Se, come abbiamo detto, ikigai letteralmente può essere l’equivalente di ragione di vita, filosoficamente il termine si riferisce a trovare il proprio scopo, a scoprire ciò che rende la vita di ognuno degna essere vissuta. E anche alle azioni volontarie e spontanee che una persona compie per dare un senso alla propria vita. Stando alla cultura giapponese, l’ikigai sarebbe celato in ognuno di noi. Trovarlo, però, non è semplice. Per portare alla luce il nostro ikigai è necessario scavare dentro noi stessi in una ricerca interiore che, per molti, può essere lunga e tortuosa. Ma anche se il traguardo è arduo da raggiungere, chi riesce a trovare il proprio avrà in cambio una profonda soddisfazione interiore.

Come trovare il proprio ikigai

Adesso che sappiamo cosa vuol dire ikigai e qual è il suo significato, bisogna capire come ognuno di noi possa trovare il proprio. Ad aiutarci nella ricerca c’è “Il piccolo libro dell’ikigai” del neuroscienziato giapponese Ken Mogi che elenca i cinque pilastri punti di riferimento per comprendere questo concetto e trovare la propria “ragion d’essere”.

I cinque pilastri

  • Iniziare in piccolo: quindi non pensare di cominciare facendo passi da gigante, ma quelli da formica;
  • Dimenticarsi di sé: mettere da parte per un attimo quello che già si conosce del proprio essere per cominciare un nuovo viaggio;
  • Armonia e sostenibilità: il cammino va intrapreso con massima tranquillità e attenzione a ciò che ci circonda;
  • Gioia per le piccole cose: cominciare a meravigliarsi e a essere felice per molte delle cose che ci accadono e che spesso neanche consideriamo;
  • Essere nel qui ed ora: trovarsi immersi in un’attività capace di farci dimenticare tutto e da cui usciamo rigenerati.
Un libro sull'ikigai

Foto di Acy Ian Malimban / Unsplash

Ikigai: alcuni esempi da seguire

Ognuno di noi si realizza ed è felice in un modo diverso da un altro essere. L’ikigai mostra semplicemente la via e la direzione migliore per arrivarci. A farci stare bene possono essere le nostre passioni, le nostre vocazioni, ciò che ci sentiamo chiamati a fare. Si tratta perlopiù di cose molte semplici che possono essere messe in pratica ogni giorno per perseguire la felicità personale.

Il proprio ikigai può essere legato, per esempio, al prendersi cura degli altri coltivando tutto ciò che riguarda l’amore, l’affetto, i bambini e la famiglia. Oppure si può trovare il proprio ikigai seguendo gli interessi legati alla personale espressione artistica o alla propria vocazione. Appartengono alla sfera dei propri interessi anche alcune passioni: insegnare, viaggiare, fare nuove scoperte, prendersi cura della natura, fare giardinaggio, praticare sport.

Con l’Ikigai si apre la via della longevità

Alcuni studi hanno dimostrato che trovare il proprio Ikigai aumenta la longevità. I benefici della filosofia giapponese dell’Ikigai sono stati dimostrati da alcune ricerche scientifiche. Tra le più interessanti c’è lo Studio di Ohsaki, condotto su un campione di 43mila adulti di età compresa tra i 40 e i 79 anni della Prefettura di Miyagi che ha messo in relazione l’ikigai con la longevità. Nel 1994 il 60% dei partecipanti aveva affermato di vivere seguendo il proprio ikigai. Nel 2001 il 95% di chi viveva secondo il proprio ikigai era ancora in vita. I ricercatori che avevano preso in esame moltre altre variabili, tra cui età, condizioni socio-economiche e fisiche e stili di vita, identificarono l’ikigai come uno degli elementi fondamentali per una vita longeva.

Il metodo Ikigai per essere felici

Non è solo una filosofia. Esiste anche un metodo pratico per comprendere il nostro scopo nella vita e trovare la vera felicità. Il metodo ikigai consiste nell’intersezione in un diagramma di quattro elementi:

  • ciò che ami fare,
  • ciò in cui sei bravo,
  • ciò che può apportare un cambiamento positivo al mondo,
  • ciò con cui puoi guadagnarti da vivere.

La chiave del metodo ikigai è riuscire trovare l’intersezione nella quale le risposte a tutte queste domande convergono. Se penso di essere felice e di realizzarmi per una determinata cosa, questa deve rispondere ai quattro elementi citati: devo amarla, essere bravo a farla, facendola devo apportare un cambiamento al mondo e, nello stesso tempo, deve farmi guadagnare da vivere. Se invece quell’attività lascia fuori una delle quattro risposte è meglio cercare ancora, perché quello che credevate essere il vostro ikigai, non lo è.

Esercizi pratici

Una volta capito cosa vuol dire ikigai, non ci resta che metterci all’opera per trovare il nostro. Ci sono alcuni esercizi utili che, se praticati spesso, possono indirizzare sulla strada giusta per trovare il nostro scopo e la nostra felicità nella vita.

Essere grati ogni giorno per quello che abbiamo. Utile per questo ogni mattina scrivere almeno tre cose per cui siamo grati, smettendo così di concentrarci solo sulle cose che non abbiamo.

Prendersi cura di sé, abbassare il livello di stress concentrandoci su noi stessi e sulle cose importanti. Vengono in aiuto per questo un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano.

Dare valore alle piccole cose: non dobbiamo dare niente per scontato e considerare l’importanza anche dei piccoli gesti quotidiani.

Aumentare la consapevolezza di sé per capire quali sono davvero i nostri sogni e i nostri obiettivi.

Rimanere sempre attivi con il corpo e con la mente mettendo in pratica tutti i punti precedenti stimolando così ogni giorno la curiosità e la sete di conoscenza, fondamentali per capire come trovare il proprio Ikigai.

Libro bestseller su ikigai

Foto Shutterstock

Per saperne di più sull’Ikigai: libri e risorse

Si può approfondire la filosofia dell’Ikigai anche attraverso alcuni libri che ne chiariscono e ne ampliano la visione. Ve ne elenchiamo alcuni.

Il piccolo libro dell’ikigai : la via giapponese alla felicità(Einaudi) di Ken Mogi.  Neuroscienziato e ricercatore giapponese, Mogi è uno dei più famosi conoscitori del tema. Per lui «l’ikigai è la forza che ci fa alzare dal letto la mattina, che ci fa amare ciò che facciamo, che ci fa sentire in armonia con il fluire del tempo». Nel libro accompagna il lettore nella conoscenza delle tradizioni del suo paese, alla ricerca dell’Ikigai.

Ikigai. Il metodo giapponese: trovare il senso della vita per essere felici(Giunti) di Bettina Lemke.  Il libro vuole essere un piccolo “manuale alla ricerca della felicità”. La Lemke spiega quali sono i principi della filosofia giapponese e propone spunti di riflessione utili su come trovare il proprio Ikigai.

Il metodo Ikigai: i segreti della filosofia giapponese per una vita lunga e felice (Rizzoli) di Hector Garcia e Francesco Miralles. I due autori rivelano dieci regole utili per far propria la filosofia adottata sull’isola di Okinawa, famosa per la longevità dei suoi abitanti.

  • Rimani attivo e non ti ritirare.
  • Abbandona lo stress e adotta uno stile di vita più blando.
  • Mangia solo fino a quando ti senti sazio all’80%.
  • Circondati di buoni amici.
  • Rimani in forma e allenati ogni giorno.
  • Sorridi e interessati alle persone che ti circondano.
  • Riconnettiti con la natura.
  • Ringrazia per ciò che rende la tua vita più bella e ti fa sentire vivo.
  • Goditi il momento.
  • Segui il tuo Ikigai.

Mariella Caruso

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