Wise Society : Allenarsi a essere felici: così si può puntare a cogliere la felicità e la longevità

Allenarsi a essere felici: così si può puntare a cogliere la felicità e la longevità

di Andrea Ballocchi
31 Marzo 2022
SPECIALE : I segreti della longevità

È possibile allenarsi a essere felici, perché la felicità non è solo uno stato d’animo, ma il risultato di un percorso che trae dalla scienza le sue fondamenta. Ci crede fermamente Walter Rolfo, imprenditore, presidente e fondatore dell’engagement company Masters of Magic, di cui è socio con Marco Losito, che si occupa di ideare e realizzare programmi televisivi e grandi eventi legati all’arte magica, ma anche di formazione aziendale e comunicazione. È un appassionato di illusionismo, detentore di ben cinque Guinness dei Primati legati alla magia. È anche docente del Politecnico di Torino, in cui insegna l’ingegneria della felicità in uno specifico corso, ma è anche un mental coach “che insegna ai manager di tutto il mondo a uscire dalla crisi”, si legge nel suo sito Arte di realizzare l’impossibile. È stato anche autore di programmi tv per la Rai, Mediaset e Sky.

Rolfo si definisce un ingegnere della felicità e crede che la felicità sia una scelta e che si possa insegnare la capacità di essere felici. Tanto che è tra i fondatori della “Fondazione della felicità” che verrà costituita il prossimo 7 aprile a Milano. «L’obiettivo è regalare formazione agli studenti, creando un futuro sostenibile dove ognuno abbia il diritto di essere felice a prescindere dalla cultura, dalla famiglia di origine, dal luogo di nascita e dal ceto. Intendiamo coinvolgere, formando, almeno 2 milioni e mezzo di ragazzi in tutta Italia nei prossimi 5 anni. Perché lo faccio? Perché credo molto che avere un sogno, e una chiara direzione sia alla base della nostra felicità. Ecco perché vogliamo aiutare i ragazzi a individuare il proprio sogno giusto e aiutarli a realizzarlo».

Walter Rolfo

Foto ufficio stampa

Walter Rolfo, si può “ingegnerizzare” la felicità?

Partiamo dal mio vissuto personale: sono un ingegnere, ma “nasco” come mago. Nella mano sinistra impugno una bacchetta magica con la quale inseguo sogni, mentre con la destra compilo un foglio excel con cui pianifico come realizzarli. Parto dal presupposto che per cambiare qualche cosa è necessario poterla misurare. La misurazione è il processo fondamentale attraverso cui possiamo migliorare la conoscenza del mondo che ci circonda. Il corso del Politecnico nasce da un’intuizione di Shawn Achor, docente alla Harvard University di psicologia positiva. Dimostra che non è il successo che porta a essere felici, bensì è la felicità che porta al successo. Quindi, qualsiasi persona abbia una propensione positiva nella vita e nella propria professione, riuscirà a svolgerla al meglio. Per esempio: un medico felice avrà il 19% di possibilità in più di stabilire diagnosi esatte. La felicità, quindi, è frutto di ricerca, di impegno, misurazioni e non di magia. Credo che la felicità vada conquistata grazie a un particolare atteggiamento e frutto di un lavoro su noi stessi e sul mondo che ci circonda.

Da quale approccio scientifico si può partire?

Tutte le ricerche sulla felicità sono basate per lo più su sondaggi, test e autovalutazione.
Oggi, con le nostre ricerche, abbiamo sviluppato un algoritmo matematico che, attraverso un processo che combina Intelligenza artificiale e Big Data, è in grado di correlare questa autovalutazione a risultati oggettivi – grazie al machine learning – possiamo trovare correlazioni non immediatamente intuitive, tra dati apparentemente distanti tra loro. Il progetto, quindi, nasce per misurare la felicità, soggettiva e percepita, partendo da dati oggettivi. Il vantaggio è che avendo una misurazione puntuale dello stato di felicità è possibile cambiare una certa situazione e misurare subito gli effetti delle azioni messe in atto. Proprio come accade, per esempio, in un percorso di dieta, occorre partire da dati misurabili per avviare un cambiamento, nel caso specifico la riduzione di peso: se non so quanto pesassi la scorsa settimana non so dire se la mia dieta sia efficace o meno. La misurazione permette di avere la consapevolezza dello stato presente e lavorare per un cambiamento successivo.

Come ci si allena a essere felici?

Il primo modo è rendersene conto. Come scrisse Dostoevskij, “l’uomo è infelice perché non sa di essere felice”. Una ricerca pubblicata sul Journal of Personality and Social Psychology ha messo in evidenza un incremento della felicità indicandolo quotidianamente in un diario in cui segnare almeno tre cose che ci hanno resi felici nella giornata. Da quanto emerso, coloro che avevano espresso gratitudine avevano finito per essere più felici, molto più ottimisti riguardo al futuro, fisicamente più sani e persino più invogliati a fare esercizio fisico. Ciò avviene perché, prima di addormentarsi, prendere coscienza di quanto di bello è avvenuto nel corso della nostra giornata permette di focalizzarci sulle cose importanti, dormire più serenamente e avere un approccio più positivo al risveglio.

Oppure, se invece di scrivere si preferisce visualizzare le emozioni, si può utilizzare un altro metodo ancora più semplice. Gli studi sull’illusionismo mi hanno insegnato che non esiste un’unica realtà. Noi pensiamo che ciò che vediamo sia vero. Ma la realtà è solo un punto di vista e frutto di una nostra percezione soggettiva. Prendendo spunto da Platone e dal mito della caverna, davanti od ogni momento sfidante della vostra vita immaginate di scattare, e di porre davanti ai vostri occhi, almeno una decina di foto della realtà che stiamo vivendo. Sono tutte valide, tutte possibili realtà. Avremo così una serie immediata e visiva di possibili punti di vista che ci permettono diverse chiavi di lettura e quindi scegliere, tra le possibili differenti reazioni, quella più funzionale al risultato e al nostro stato d’animo. Il consiglio è, a fine giornata, di impilare queste foto e di porre attenzione alla prima foto che verrà messa in alto e in evidenza. Quella sarà la foto profilo di un singolo avvenimento, quella che rappresenta iconicamente il nostro stato d’animo. La scelta della foto-profilo migliore aiuterà a considerare in modo quanto più positivo un determinato momento della nostra vita.

Walter Rolfo: master of magics

Foto Ufficio Stampa

C’è un nesso tra felicità e longevità?

Porto il risultato di una ricerca della Harvard Medical School, avviata nel 1938 sulla felicità. Essa riporta anche sette consigli per essere felici, il cui primo è che il benessere può essere costruito, e i mattoni migliori sono costituiti da rapporti interpersonali solidi e calorosi. Avere intorno persone capaci di renderci felici e che ci infondono serenità contribuisce alla longevità. Chi è riuscito a contare su affetti autentici e sinceri, frutto anche di un impegno attivo nel cercare e ottenere relazioni stabili, migliora l’aspettativa di vita. Detto questo, come è possibile rendere più felici le persone anziane? Con i miei genitori di 92 anni (Ivo e Marisa) abbiamo creato un circolo per persone della terza età, dove si trovano tutte le settimane con circa una trentina di amici e inventano strategie per vivere meglio la loro età. Si sono poi aggiunte tre persone straordinarie, Marisa, Alida e Tony, che ci aiutano a creare sogni per tutti i partecipanti.

I sogni sono importanti, a ogni età! Il mio segreto, che propongo a tutti per una felice longevità, è: “ispira sogni nelle persone che ami”. È un insegnamento che mi diede mio padre pochi anni fa: un giorno si propose di aiutarmi a spostare un grosso peso e io gli dissi: “non ti stancare babbo, faccio io”. Lui mi guardò e rispose: “quando un papà non è più utile a un figlio è inutile che viva”. Mi fece riflettere molto e compresi che, a ogni età, serve avere sogni e metterli in pratica. Ho proposto e stimolato mio padre a scrivere un libro, che è stato pubblicato e presentato al Salone dell’Auto. Mia madre è stata cooptata in ufficio dove si occupa di alcune attività in azienda e alla sua età ha deciso di fare un video corso per imparare Excel e poter essere al passo con “i giovani”.

Mi rendo conto che il compito principale che ognuno di noi deve svolgere è di pianificare un proprio sogno, perché esso permette di dare un senso alla vita. Sapere dove andare e avere un obiettivo da raggiungere permette di alzarsi al mattino motivato e di guardare avanti e…essere felici.

Magia e ingegneria: che analogie hanno e quali sono i loro insegnamenti per essere felici?

La scienza dimostra che uno spettacolo di magia genera felicità. Lo comprova uno studio condotto da O2 e da Patrick Fagan, esperto in scienze comportamentali della Goldsmiths University di Londra: dopo soli 20 minuti di spettacolo, la felicità aumenta del 21%.
Ingegneria e magia sono molto più vicini di quanto non si pensi. Lo diceva già lo scrittore britannico Arthur Clarke: ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. Il mago per stupire le persone mostra un futuro che tu ancora non conosci.
Una prima analogia tra magia e ingegneria è che entrambe smontano un oggetto: il mago lo fa per scoprire il trucco, un ingegnere per comprenderne il funzionamento. Un altro, considerevole, punto in comune tra mago e ingegnere è che entrambi pensano che nulla sia impossibile, e insegnano a non arrendersi mai. Entrambe non danno nulla per scontato e sono basate sul fatto che c’è sempre un altro punto di vista per guardare al mondo, alla vita.

Spettacolo di magia di Walter Rolfo

Foto ufficio Stampa

Un ultimo consiglio che può dare per essere felici?

Quando qualcuno mi chiede: “come stai?” Rispondo: “bene, perché ho scelto di essere felice”. Spesso quando si rivolge questa domanda, si ottengono risposte vaghe, tendenti al pessimismo. C’è invece un grande vantaggio nel fornire una risposta convinta e positiva. Questo mio suggerimento obbedisce a uno dei sei principi di persuasione di Robert Cialdini, psicologo statunitense e professore di marketing all’Arizona State University: impegno e coerenza. “Se hai iniziato una cosa devi finirla”. Qualsiasi sia l’impegno, si è portati istintivamente a portarlo a termine, essendo coerenti a quanto detto.

Ognuno di noi affronta la vita quotidianamente e ognuno di noi ha le proprie sfide, le proprie gioie, le proprie amarezze. Dobbiamo prendere coscienza che è così per tutti, la vita ha alti e bassi, momenti facili e meno facili. Di certo se la si affronta convinti di farcela, scegliendo sempre la miglior foto profilo per ogni situazione, allora sarà più facile ottenere risultati positivi e soprattutto avremo fatto un primo passo per imparare a scegliere di essere felici.


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Andrea Ballocchi

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