Wise Society : Afya Pap, la telemedicina in Africa arriva via app

Afya Pap, la telemedicina in Africa arriva via app

di Fabio Di Todaro
3 Maggio 2019

L'idea è venuta all'epidemiologa africana Precious Lunga che si è chiesta cosa potesse fare per ridurre la mortalità nel suo Paese e negli altri paesi africani

L’idea è nata dalla mente di un medico africano, Precious Lunga: epidemiologa dello Zimbabwe che s’è sempre chiesta cosa potesse fare per ridurre la mortalità nel suo Paese e negli altri del continente natio. Ci ha pensato a lungo, finché non ha ritrovato la risposta nella tecnologia. «Il monitoraggio di un paziente in Africa non è semplice come in Europa, perché talvolta le distanze che lo separano dal proprio medico ammontano a diverse centinaia di chilometri», racconta l’esperta. Da qui l’idea di mettere a punto una app – «Afya Pap» – per monitorare le loro condizioni a distanza. Una formula di telemedicina che sembrerebbe inimmaginabile nel continente africano e che invece, grazie all’intelligenza artificiale, può predire l’andamento della salute e favorire un intervento prima che la stessa peggiori. Diverse le condizioni monitorabili in questo modo: dall’Aids all’ipertensione, dal diabete all’insufficienza renale. Ma il potenziamento della tecnologia digitale potrebbe viaggiare di pari passo con l’ampliamento delle malattie (o dei fattori di rischio) controllabili.

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Afya Pap è la app che permette ai medici africani di monitorare a distanza le condizioni di salute dei paziente che vivono nei villaggi, Foto: Pixabay

COME FUNZIONA «AFYA PAP»? – Sulla piattaforma online «Afya Pap» («Salute adesso», in lingua swahili), i pazienti si iscrivono e scaricano l’app. Il servizio funziona comunque pure via sms, per raggiungere chi non ha uno smartphone. Grazie ai dati degli iscritti, si fornisce una consulenza personalizzata tramite una chat che funziona come WhatsApp e consente di ricevere notifiche automatiche sul proprio stato di salute. L’iscrizione alla piattaforma costa un dollaro al mese. Si possono pure porre domande a personale specializzato. L’obbiettivo è sensibilizzare alla prevenzione, seguire pazienti cronici e gravidanze. Il servizio ha già milioni di utilizzatori, soprattutto in Kenya. Ma da qualche mese il suo utilizzo sta crescendo anche in Tanzania, Zimbabwe e Zambia. «Afya Pap», per dirla con le parole della stessa Precious Lunga, che ha nel suo curriculum vitae esperienze con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unaids, l’agenzia delle Nazioni Unite, «è un doppio salto nel futuro, ma anche l’unica risposta possibile per annullare le distanze tra un medico e la popolazione che vive nei villaggi».

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La app Afya Pap permette di monitorare anche la gravidanza

RIDURRE LE DISTANZE TRA MEDICO E PAZIENTI – Oltre alle condizioni sopra citate, la app permetterà di monitorare pure le gravidanze: il cui epilogo in molti Paesi africani non è sempre lieto, come siamo abituati alle nostre latitudini. «Un simile sforzo rappresenta un grande salto culturale per gli africani che, dalle grandi carenze a cui sono abituati, stanno adesso provando a giocare la sfida della tecnologia nell’ottica della salute. In questo modo si può iniziare a incentivare anche la prevenzione – aggiunge l’esperta -. L’opportunità che abbiamo è quella di sensibilizzare anche chi frequenta saltuariamente le città, dove vivono i medici. Invece di far muovere le persone, cerchiamo di portare la tecnologia a casa loro». Lunga, che come tutti gli africani che si formano e si affermano nei Paesi occidentali è ben conscia del divario che esiste tra un Pianeta di «serie A» e uno di «serie B», sa che soltanto passando per l’educazione si può migliorare la condizione di vita della popolazione africana. Giù la maschera: la nuova «scalata» degli africani verso la salute è appena iniziata.

Twitter @fabioditodaro

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