L'obiettivo della app implementata da Regione Lombardia è quello di facilitare l’accesso alle cure dei pazienti con dolore cronico complesso.
Si chiama «Red», ma non è questione di colore. C’è in ballo il dolore che avvertono i pazienti, motivo per cui la Regione Lombardia ha messo a punto una app che coagula attorno a uno smartphone tutte le parti in causa: i medici di base, gli specialisti devi nove centri del capoluogo e, per l’appunto, i pazienti. «Red» è il nome della app con la quale i cittadini lombardi possono gestire il dolore cronico. Obiettivo: facilitare l’accesso alle cure dei pazienti con dolore cronico complesso.
UNA «BUSSOLA» PER CAPIRE MEGLIO DI QUALE DOLORE SI SOFFRE – L’app agisce su un doppio livello: quello medico e quello del cittadino. «Da un lato – spiega Paolo Notaro, responsabile del centro di terapia del dolore del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano – questo strumento supporta i medici di medicina generale, primo punto di riferimento per il paziente con dolore cronico, nel fornire le migliori risposte diagnostiche e interventistiche. Per i casi più complessi, come il dolore difficile, dolore refrattario, malattia dolore, inoltre, il medico potrà raccordarsi direttamente con il professionista ospedaliero per una presa in carico tempestiva e specialistica». Dall’altro è un supporto informativo per i pazienti, che nella sezione a loro dedicata trovano informazioni sui tipi di dolore più diffusi e a quali patologie sono correlati, sui farmaci più utilizzati, sulle diverse terapie da seguire e sui centri di terapia del dolore che fanno parte della rete milanese. Il tutto per aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza nei pazienti stessi e per metterli in guardia anche dai possibili rischi della medicina «fai da te».
UNA LEGGE GARANTISCE I PAZIENTI, MA IN POCHI LA CONOSCONO – Il dolore cronico viene vissuto dai pazienti come una sofferenza profonda e spesso subita come inevitabile. Per l’Istat, ne soffre il 26 per cento degli italiani: poco più di uno su quattro. Ma il dato sale al 50 per cento tra gli over 70: con le donne che toccano otto su dieci. La metà degli italiani inoltre non conosce l’esistenza di farmaci e terapie contro questa problematica e oltre il 65 per cento della popolazione non sa che esiste invece una legge (la 38 del 2010) che garantisce l’accesso alle terapie che alleviano la sofferenza. Da qui la necessità di varare un’azione articolata per incontrare le esigenze di questi pazienti. «La app rappresenta un innovativo strumento messo a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale per dare sollievo a patologie dolorose che coinvolgono una parte importante della popolazione, specie la più anziana – sostiene Roberto Carlo Rossi, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano -. L’Ordine dei Medici di Milano ha contribuito impegnandosi nel coinvolgimento dei medici di medicina generale, che rappresentano un perno fondamentale nel funzionamento del servizio. Questa app è un esempio di come con dispositivi semplici e la buona volontà di chi opera sul campo, si possono ottenere grandi risultati nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti».
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