Massimo Fioranelli: il cervello del cuore | Longevity Forum
Co.Workshop
by Guna (BE BEAUTIFUL! / MENTE & CORPO)
Cosa sappiamo veramente del nostro cuore? Sappiamo che molto c’è ancora da comprendere e che è certamente uno degli organi più complessi del nostro organismo, non solo una pompa efficiente che sostiene la vita, come abitualmente viene ritenuto. Il rapporto tra cuore e cervello è stato in genere sempre affrontato da una prospettiva piuttosto unilaterale, con l’idea che il cuore rispondesse ai comandi del cervello, ma grazie a molti studi abbiamo imparato che la comunicazione tra il cuore e il cervello è in realtà di tipo dinamico; un dialogo continuo a due vie, con ciascun organo che influenza continuamente la funzione dell’altro.
Il legame tra questi due organi può essere valutato nell’ottica della visione sistemica e della multidimensionalità dell’essere umano e le ricerche degli ultimi anni configurano il cuore come un vero e proprio cervello, un centro complesso che elabora, autonomamente, le informazioni e controlla la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e modula il sistema chimico-ormonale in base alle diverse situazioni e alle emozioni.
Il cuore inizia la sua attività a partire dal sedicesimo giorno di gestazione, quindi si forma e funziona prima del cervello encefalico; inoltre, anche in caso di morte cerebrale, basta che il sangue sia ossigenato, che il cuore continua a battere autonomamente, grazie alla presenza, al proprio interno, del pacemaker fisiologico. Il cervello del cuore è una sofisticata parte anatomica, un centro neurologico che conta circa 40mila neuroni: questi sono numericamente molto inferiori rispetto ai neuroni cerebrali (86 miliardi), ma sono abbastanza da costituire un vero e proprio cervello cardiaco in grado di comunicare con il sistema nervoso centrale e influenzare il funzionamento del nostro corpo e di conseguenza della nostra vita. Con un grande esperto della materia, un affascinante viaggio nei meccanismi che lo governano.