La Regione prosegue il programma a favore della mobilità sostenibile acquisendo 103 veicoli elettrici, potenziando la rete di ricarica e migliorando il servizio ferroviario locale
«L’emergenza smog non si risolve con la bacchetta magica, ma con una politica duratura nel tempo». E’ il pensiero del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti condiviso dagli amministratori della Regione Emilia Romagna che hanno avviato da tempo “Mi Muovo elettrico”, piano per lo sviluppo della mobilita’ a emissioni zero. Progetto ambizioso potenziato di recente con l’acquisizione di 103 veicoli elettrici effettuata con le risorse (2,4 milioni di euro) messe a disposizione dell’Unione Europea. Una flotta a batterie costituita da 27 esemplari del quadriciclo Smile realizzato della I’Moving di Jesi (AN) e dai 76 veicoli Renault della gamma a zero emissioni. Si tratta delle 45 vetture a batterie Zoe e dei 31 furgoni Kangoo Z.E., sette dei quali nella variante Maxi Combi con vano di carico maggiorato.
Una flotta interamente destinata ad essere suddivisa tra i 15 Comuni aderenti all’Accordo di Qualità dell’Aria per l’impiego nei diversi servizi locali, come Polizia Municipale e protezione civile o le attività di assistenza alle persone e di manutenzione del patrimonio pubblico. Una ripartizione determinata in base al numero di residenti e alle richieste degli enti locali che ha veicolato la maggior parte dei mezzi elettrici a Bologna (23), Parma (18), Ferrara (10) e Reggio Emilia (9), lasciando i restanti 43 esemplari a Bertinoro, Carpi, Cesena, Faenza, Forlì, Forlimpopoli, Imola, Modena, Piacenza, Ravenna e Rimini.
Cresce la rete di ricarica: «All’acquisto dei veicoli elettrici – ha sottolineato Stefano Bonaccini presidente della Regione – si sommano altri provvedimenti per la mobilità sostenibile, come la costruzione di nuove ciclabili, i contributi per l’acquisto di autobus ecologici, l’impegno a favore dell’uso di auto elettriche o ibride, come le agevolazioni fiscali previste dalla legge di bilancio per i primi tre anni per gli autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica e benzina-idrogeno». Provvedimento, quest’ultimo, che si riferisce all‘esenzione triennale del bollo per i modelli ibridi di prima immatricolazione che va ad aggiungersi alla dispensa quinquennale dal pagamento della tassa di possesso prevista dallo Stato per le auto elettriche.
Più rilevante è il potenziamento dell’infrastruttura di ricarica pubblica per i veicoli a batterie. Nei prossimi mesi la rete regionale di colonnine dovrebbe passare da 100 a 150 favorendo il “rifornimento” di corrente nelle città, ma pure lungo l’asse che va da Reggio Emilia a Rimini grazie al piano della Via Emilia elettrica. Un percorso che da primavera sarà ampliato con altri 24 “distributori” sulla costiera romagnola che consentiranno di muoversi a zero emissioni tra le località turistiche della riviera. Come per le altre, le nuove colonnine saranno utilizzabili con la smart card Mi Muovo che consente l’accesso a tutti i servizi di mobilità regionali, dal pagamento degli abbonamenti di bus e treni, alla condivisione di bike e car sharing e, appunto, la ricarica dei veicoli elettrici presso tutti gli erogatori, a prescindere dal gestore del servizio (Enel, Hera e Iren). L’energia destinata ai serbatoio delle vetture con la scossa, inoltre, dovrebbe provenire da fonti rinnovabili per rendere l’interno ciclo effettivamente a emissioni zero. A favorire la mobilità a zero emissioni è pure l’accordo tra Regione e Comuni per armonizzare le regole che permettono agli automobilisti elettrici l’accesso alle ZTL dei centri storici e il parcheggio gratuito nelle strisce blu.
Risorse per la pianura padana: Tra le novità 2016 a beneficio della mobilità sostenibile è pure il rinnovo dei convogli per i pendolari. Ai sette nuovi treni regionali da poco introdotti in servizio se ne aggiungeranno a breve altri 15 con l’obiettivo, ha sottolineato Bonaccini, di «superare poi quota 100 in pochi anni. Garantiremo così un servizio di altissima qualità a chi si sposta quotidianamente per lavoro e studio: treni completamente nuovi per i pendolari dell’Emilia Romagna». Altre iniziative contro le concentrazioni di inquinanti in atmosfera sono il sostegno economico alle imprese che fanno innovazione nel settore e il coordinamento con le altre amministrazioni regionali della pianura padana per programmare interventi comuni per la riduzione delle emissioni. Una serie di provvedimenti apprezzati dal Ministro Galletti (emiliano di nascita e residenza) che ha dichiarato che «la Regione Emilia Romagna dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia sui temi della mobilità sostenibile e nella lotta allo smog. Abbiamo bisogno di puntare sempre più su mezzi che non inquinano: quest’iniziativa è senza dubbio un bel segnale. Ma abbiamo ancora molta strada da fare soprattutto nell’area della pianura padana, che per la sua conformazione morfologica è più adatta a trattenere le polveri rispetto ad altre zone. Da parte del Ministero dell’Ambiente c’è un impegno forte, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con Anci e tutte le regioni italiane, e ci siamo impegnati a spendere velocemente le risorse che già ci sono, cioè oltre 400 milioni per incentivare la mobilità sostenibile».