Wise Society : Cos’è il lamantino, il simpatico animale marino

Cos’è il lamantino, il simpatico animale marino

di Paola Greco
25 Febbraio 2025

Informazioni, caratteristiche e curiosità sul lamantino, un animale placido e davvero affascinante

Il lamantino è un animale marino affascinante e poco conosciuto: questo grande mammifero erbivoro, spesso chiamato “mucca di mare”, per i movimenti lenti e l’abitudine di brucare erbe marine e piante acquatiche, è una creatura pacifica e gentile che trascorre la maggior parte della sua vita nelle acque costiere e nei fiumi tropicali. Il suo aspetto buffo e tenero e il comportamento tranquillo lo rendono particolarmente interessante per i curiosi e gli amanti della natura. Ma cosa sappiamo realmente di questo straordinario animale? Andiamo scoprire le caratteristiche del lamantino, il suo aspetto e i motivi per i quali sta oggi rischiando l’estinzione.

lamantino

Foto Shutterstock

Il lamantino, l’animale marino a rischio estinzione

Il lamantino è un animale a rischio estinzione da ormai molti anni. Non a caso è stato è protetto a lungo dall’ Endangered Species Act (la legge principale negli Stati Uniti per la protezione e la conservazione delle specie elencate come minacciate o in pericolo). Purtroppo però nel 2017 lo status di protezione dei lamantini è stato ridotto, ma l’evidenza del numero degli esemplari morti chiede a gran voce che venga ripristinato.

Le minacce più concrete alla sopravvivenza di questi mammiferi marini arrivano per lo più dalla distruzione del loro habitat e dalle collisioni con le imbarcazioni. Per quanto riguarda la crescente carenza di cibo dovuta all’inquinamento, basti pensare che negli ultimi anni, soprattutto in Florida, migliaia di lamantini sono morti a causa della distruzione delle praterie di fanerogame acquatiche, fondamentali per la loro alimentazione, avvelenate dall’inquinamento dell’acqua e dalla proliferazione di alghe tossiche. Come denunciato dall’Ong internazionale Center for Biological Diversity, nel 2021 e 2022, oltre 2.000 lamantini sono deceduti per malnutrizione e per le difficili condizioni ambientali. Le autorità statunitensi hanno risposto avviando un programma di emergenza per alimentare artificialmente gli esemplari più a rischio, distribuendo lattuga nelle zone critiche.

Per quanto riguarda invece la minaccia costante rappresentata dal traffico marittimo, il problema è legato al fatto che le imbarcazioni, specialmente quelle a motore, spesso feriscono gravemente i lamantini, che nuotano lentamente e tendono a emergere in superficie per respirare; si stima che in Florida vengono uccisi dai diportisti quasi 100 lamantini all’anno.

Un ulteriore fattore di rischio è rappresentato dal turismo eccessivo, il cosiddetto “overtourism”: l’afflusso massiccio di turisti che arriva in Florida per osservare questi curiosi animali, spesso interagendo con loro in modo invasivo (nuotano accanto agli animali, li toccano e li inseguono), disturba significativamente questi mammiferi già vulnerabili. Nonostante le regole di tutela imposte dalle autorità locali – quest’area è ufficialmente una riserva naturale – molti operatori turistici promuovono esperienze invasive, come per esempio escursioni in kayak o in barca, mettendo a repentaglio la sopravvivenza dei lamantini.

Diverse organizzazioni stanno lavorando per proteggere questi animali, attraverso programmi di conservazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Tra le iniziative più importanti ci sono la creazione di aree protette, la regolamentazione della navigazione nelle zone frequentate dai lamantini e la cura degli esemplari feriti nei centri di recupero della fauna selvatica. Ad esempio, in Florida, le autorità hanno avviato un programma di alimentazione supplementare per i lamantini, fornendo loro lattuga durante i mesi invernali, al fine di contrastare la carenza di cibo causata dalla diminuzione dell’erba marina.

Il lamantino è un animale che gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino, contribuendo al mantenimento della salute delle praterie di fanerogame acquatiche, di cui si nutre. Questi habitat non solo forniscono ossigeno e riparo a numerose specie marine, ma svolgono anche un ruolo essenziale nella protezione delle coste dall’erosione. La sopravvivenza di questi animali è quindi cruciale non solo per la biodiversità, ma per l’intero equilibrio ecologico delle zone costiere e fluviali in cui vivono.

Lamantini e kayak

Foto Shutterstock

Che aspetto ha il lamantino

Il lamantino è un animale placido: ha un corpo tozzo e massiccio, ricoperto da una pelle spessa e rugosa di colore grigio o marrone. Ha una testa ampia con un muso corto e arrotondato, caratterizzato da due importanti labbra – il superiore è mobile per poter brucare agevolmente – dotate di baffi sensibili, chiamati vibrisse (come quelli di felini e roditori) che servono per esplorare l’ambiente e percepire il cibo.

Ha inoltre dei denti, tutti molari, che cambia continuamente in quanto, passando anche 8 ore al giorno a masticare ed ingerire sabbia e altri detriti, si tendono a consumare. I suoi piccoli occhi privi di ciglia non offrono una vista particolarmente acuta, ma il lamantino compensa con un udito e un senso del tatto molto sviluppati (ha infatti delle piccole orecchie senza lobi).

Le sue piccole pinne anteriori, simili a pagaie, non solo lo aiutano a nuotare, ma, grazie alla presenza di 3-4 unghie per arto, vengono utilizzate anche per strappare più facilmente la vegetazione che lo circonda e per interagire con altri lamantini. La coda, appiattita a forma di paletta, è molto potente e gli permette di muoversi agilmente nell’acqua con un movimento ondulatorio.

Un individuo adulto può avere una lunghezza variabile compresa tra i 3 o 4 metri, e pesare in media fino a 500 chili, anche se può superare anche gli 800 chili. Nonostante il suo aspetto buffo, il suo corpo idrodinamico fa del lamantino un nuotatore sorprendentemente elegante.

Lamantino a pelo d'acqua

Foto Shutterstock

Dove vive il lamantino

Il lamantino è un animale che abita in acque sia dolci che salate, scegliendo spesso aree costiere paludose, estuari, baie nelle zone calde e poco profonde delle regioni tropicali e subtropicali (non scendono mai a più di 5 metri di profondità). Esistono tre specie di lamantini, ognuna vive in un’area diversa:

  • il lamantino delle Indie Occidentali o dei Caraibi (Trichechus manatus)
  • il lamantino africano (Trichechus senegalensis)
  • il lamantino dell’Amazzonia (Trichechus inunguis).

Il lamantino dei Caraibi è l’animale più studiato di questa famiglia, e si trova lungo le coste della Florida, del Golfo del Messico, nei Caraibi e lungo le coste del Brasile e del Venezuela. Durante l’inverno, i lamantini della Florida cercano acque più calde e si radunano in grandi gruppi presso sorgenti termali naturali o vicino agli scarichi delle centrali elettriche che rilasciano acqua calda.

Il lamantino africano abita invece i fiumi, le lagune e le acque costiere dell’Africa occidentale, dal Senegal all’Angola. A differenza degli altri lamantini, ha abitudini più solitarie ed è meno studiato a causa delle difficoltà di monitoraggio nelle regioni remote in cui vive.

Infine, il lamantino dell’Amazzonia è l’unico che vive esclusivamente in acqua dolce. Si trova nei bacini dei fiumi dell’Amazzonia e dell’Orinoco ed è il più piccolo tra le tre specie. Vive in ambienti con vegetazione acquatica molto fitta e si nutre prevalentemente di piante galleggianti.

La predilezione di questi animali per le acque tiepide li porta spesso a radunarsi vicino a sorgenti termali o scarichi industriali caldi durante i mesi invernali. Tuttavia, la dipendenza da questi habitat rende i lamantini particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici e all’intervento umano, aumentando ulteriormente il rischio di estinzione.

Lamantino con cucciolo

Foto di NOAA su Unsplash

Il lamantino è una sirena?

Benché il mito delle sirene abbia origini antichissime, l’associazione con il lamantino e la sirena si fa risalire ai primi esploratori europei, tra cui Cristoforo Colombo: durante uno dei suoi viaggi alla scoperta del Nuovo Mondo, infatti, pare che il Nostro si allarmò quando al largo dell’odierna Haiti vide a pelo d’acqua degli strani esseri. Raccontò di aver visto strane creature marine che somigliavano alle sirene di cui tanto si parlava in quel periodo, e che attiravano i marinai con il loro bellissimo canto.

Probabilmente, si trattava proprio di lamantini, che presero così il nome scientifico di “sirenidi”. Ovviamente l’associazione fra il lamantino e sirena è errata (anche perché le sirene sono creature mitologiche!) ma il loro aspetto, con i movimenti lenti e il modo in cui emergono dall’acqua, potrebbe aver alimentato tali credenze.

Curiosità sul lamantino

Concludiamo questa trattazione sul lamantino con alcune curiosità che lo riguardano da vicino. 

  • Il lamantino è un animale che può trattenere il respiro fino a 20 minuti sott’acqua, anche se normalmente risale per respirare ogni pochi minuti.
  • È un animale erbivoro: può mangiare fino al 10% del suo peso corporeo in un solo giorno (circa 50 chili) e passa circa 8 ore al giorno a masticare.
  • I lamantini non hanno veri e propri denti fissi, ma una serie di molari che si sostituiscono continuamente nel corso della vita.
  • Nonostante la sua mole, il lamantino è un nuotatore agile e può compiere virate e capriole sott’acqua.
  • I lamantini sono animali molto sociali ed è facile vederli che si coccolano tra loro per rafforzare le loro relazioni.
  • I lamantini partoriscono un cucciolo alla volta, dopo 13 mesi circa di gestazione, che rimane con la madre per circa due anni. I parti gemellari sono rarissimi.
  • Le due ghiandole mammarie della femmina sono poste in posizione ascellare, vicino alla base della pinna pettorale.
  • Una ricerca condotta dalla Nanyang Technological University di Singapore ha dimostrato che i lamantini sono animali che si spostano in acqua agevolati dai peti che emettono. Le flatulenze permettono loro di mantenere la galleggiabilità come di nuotare più in profondità liberandosi contemporaneamente dei gas intestinali.

Paola Greco

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