Secondo le stime del CONAI, nel 2019 in Italia abbiamo riciclato il 71% dei rifiuti di imballaggi per un totale di quasi 10 milioni di tonnellate
In un momento in cui le buone notizie non certo abbondano e nel giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del riciclo, ne arriva una ottima dal Consorzio nazionale degli Imballaggi. Secondo i primi dati del 2019 (i dati consolidati arriveranno a giugno) Conai stima che in Italia siano state avviate al riciclo il 71% dei rifiuti di imballaggio e quasi 10 milioni siano le tonnellate di imballaggi recuperati. Un dato sicuramente positivo considerando che – come afferma Giorgio Quagliuolo, presidente del Consorzio Nazionale Imballaggi – la richiesta dell’Europa è quella di raggiungere il 65% entro il 2025.
Una soglia quindi già raggiunta e abbondantemente superate con 5 anni di anticipo come si evince dal dettaglio fornito dal Conai (vedi scheda del Consorzio).
Vetro e plastica in testa tra gli imballaggi più recuperati
In Italia sono state complessivamente avviate a riciclo 390.000 tonnellate di acciaio, 52.000 tonnellate di alluminio, 4 milioni e 14mila tonnellate di carta, 1 milione e 995mila tonnellate di legno, 1 milione e 79mila tonnellate di plastica e 2 milioni e 10mila tonnellate di vetro.
Numeri che crescono soprattutto se si considerano anche tutti gli imballaggi che nel corso del 2019 hanno evitato la discarica. In questo caso la quantità totale di imballaggi recuperati sale a oltre 11 milioni di tonnellate portando la percentuale di recupero addirittura all’82,4% dell’immesso al consumo.
Verso una piena economia circolare
Un grande balzo verso l’economia circolare se si considera che l’anno scorso la percentuale di riciclo si era assestata al 69.7% «Un segno che i risultati continuano a migliorare, anche alla luce del fatto che lo scorso anno l’immesso al consumo è cresciuto: dai 13 milioni e 267mila tonnellate del 2018 siamo passati a sfiorare i 13 milioni e mezzo”, aggiunge il presidente Quagliolo. “Una percentuale di riciclo più alta, insomma, nonostante sia cresciuto il quantitativo di imballaggi sul mercato“.