Il marchio S bag, costola di Gut Edizioni (i creatori di Smemoranda), mette l'etica al centro di molti progetti
Servono tre bottiglie in Pet da 550 ml per realizzare una pochette. Il conteggio sale fino alle 16 per una borsa o uno zaino di media dimensione fino ad arrivare alle 27 utili per quelli più grandi. Tutto dipende dalle dimensioni degli accessori della linea S bag, nuovo marchio ecosostenibile di Smemoranda il cui obiettivo è trasformare lo spreco in una risorsa. «Il consumo incontrollato di plastica sta soffocando i nostri mari e il pianeta. Ma la plastica può diventare una risorsa, la base per un nuovo ciclo produttivo una volta terminata la sua prima vita: basta soltanto recuperarla». È stata questa la riflessione di quelli di Smemoranda, marchio di Gut Edizioni, azienda italiana dietro la quale si celano Nico Colonna e Luigi Vignali con Michele Mozzati, ovvero i comici Gino&Michele conosciuti come i papà di Zelig. Gut Edizioni, già attiva con il brand di accessori Nava, non ha perso tempo.
Ai designer di Nava è stata affidato il compito di tracciare il design sostenibile della nuova linea di borse e zaini la cui peculiarità è quella di essere realizzati esclusivamente con tessuti innovativi ottenuti dai processi di riciclo delle bottiglie in Pet. Queste ultime attraverso l’utilizzo macchinari di ultima generazione vengono polimerizzate e poi trasformate in filato con il quale si producono tessuti leggeri e resistenti. Per ottenere un metro quadro di questo tessuto vengono riciclate ben 30 bottigliette in Pet che, va da sé, non vengono disperse nell’ambiente ma tornano in circolo contribuendo nuovamente al ciclo economico. Con i tessuti così ottenuti si realizza sia l’esterno di tutte le borse e gli zaini a marchio S Bag, sia la fodera di qualsiasi prodotto della collezione. E all’interno di ognuno di questi è ospitata la stampigliatura che indica il numero esatto di bottiglie che sono state riciclate per dare vita a ogni singolo pezzo.
Nata a dicembre 2018, la linea S bag non è la prima incursione di Smemoranda nel mondo della sostenibilità. Si tratta, invece, dell’ennesima iniziativa che prende un direzione precisa nei confronti dell’ambiente del gruppo Gut che mette l’etica tra le sue priorità. Anche la storica agenda Smemoranda, diretta da Nico Colonna e Gino e Michele, nata alla fine degli anni Settanta grazie al progetto di un gruppo di giovani milanesi legati al movimento studentesco, infatti, ha un’impronta ecosostenibile. Da molti anni, infatti, l’agenda che si avvale da sempre di contributi letterari, ha scelto la strada delle emissioni zero. Attraverso il progetto di gestione forestale sostenibile EcoWay, attiva anche nel calcolo della Carbon Footprint di prodotto utilizzando l’approccio Lca (Life Cycle Assessment), infatti, «ogni anno piantiamo alberi per compensare le emissioni di CO2 in atmosfera che derivano da tutte le fasi di lavorazione dell’agenda», chiariscono anche sul loro sito gli editori di Smemoranda. Ad oggi le aree verdi mantenute da Gut Edizioni contano oltre 160mila alberi e si trovano a Pavia, Mezzana Bigli, Bastida Pancarana e Monticelli Pavese.