A Parma nasce Rivending, il servizio che differenzia in un apposito cassonetto la plastica utilizzata per le bevande e la riutilizza in ottica di economia circolare
Recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica, al fine di ridurre l’inquinamento: è questo il senso dell’iniziativa «RiVending», un progetto di economia circolare che guarda soprattutto ai distributori automatici, ormai presenti in quasi tutti gli uffici, gli ospedali, nonché in negozi e in piccoli punti vendita in molte città italiane. Un «ciclo chiuso» ideato dall’Associazione Italiana Distribuzione Automatica (Confida), dal Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica (Unionplast) e dall’Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche (Federazione Gomma Plastica) per dare seguito alla richiesta dell’Unione Europea di rendere più efficiente il mercato del «vending»: ovvero la vendita e la somministrazione di bevande e prodotti alimentari tramite distributori automatici, di cui l’Italia vanta il primato per presenze sul territorio (oltre venti milioni i consumatori interessati, trentacinquemila le persone che lavorano nel settore).
A PARMA IL PRIMO ESPERIMENTO – Il progetto pilota, patrocinato dal comune di Parma, è coordinato sul territorio da «FLO Spa», tra i primi produttori di bicchieri monouso in Europa. I consumatori dei distributori automatici, dopo aver gustato il proprio caffè, saranno invitati a buttare bicchierino e paletta in un apposito contenitore che permetterà di isolare il materiale plastico di cui sono fatti, dagli altri imballaggi in plastica. Questo contenitore avrà al suo interno un sacchetto di colore verde che sarà ritirato insieme al resto della raccolta differenziata da Iren, la società incaricata del servizio nella città di Parma. Questo ciclo virtuoso di raccolta e riciclo dei bicchierini e palette del vending permetterà di semplificare il processo di selezione del materiale e di recuperare una plastica di altissima qualità e valore con cui si potranno creare nuovi prodotti. L’obiettivo finale è quello di trasformare il bicchiere usato in un nuovo bicchiere, creando così nel settore un’efficiente economia circolare. Una volta conclusa questa fase pilota, l’obiettivo è di estendere «RiVending» all’intera città emiliana, per poi interessare anche altre province del territorio italiano.
VERSO UN PERCORSO CIRCOLARE – I bicchieri e le palette per la distribuzione automatica sono contenitori tecnici realizzati totalmente in polistirolo, un materiale che possiede le caratteristiche ottimali per garantire una corretta erogazione della bevanda all’interno del distributore. Inoltre sono prodotti utilizzati e smaltiti spesso in prossimità del distributore – quindi facilmente recuperabili – e «puliti» perché contengono per lo più residui che si possono eliminare con un semplice lavaggio. In questo modo si renderà più facile ed economica la raccolta ed il riciclo dei bicchieri rispetto a quanto fatto oggi. «I prodotti monouso di plastica del nostro settore sono da sempre recuperati e riciclati all’interno della raccolta della plastica, in quanto le locazioni in cui si consumano i nostri prodotti sono al 97% luoghi chiusi – precisa Massimo Trapletti, Presidente di Confida -. Adesso vogliamo fare un passo ulteriore in avanti, creando un circuito di recupero e riciclo separato, un circuito chiuso che possa portare in pochi anni ad una completa economia circolare».
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