La Fondazione Riccardo Catella coinvolge la popolazione cittadina a partecipare alla piantumazione delle prime aiuole del parco di Porta Nuova
Già il nome è bello: Biblioteca degli Alberi. È il parco che nascerà nel centro di Milano e che sarà sviluppato su 95mila metri quadri divenendo la terza area verde pubblica del centro meneghino. Per far conoscere e condividere il progetto con i cittadini e sensibilizzarli sul tema del verde, sabato 24 giugno la Fondazione Riccardo Catella ha invitato tutti alla piantumazione delle prime aiuole. Ai cittadini sono state consegnate delle piantine che, con l’aiuto di una guida, sono state piantumate seguendo le forme delle aiuole disegnate dai paesaggisti responsabili dell’ideazione. Destinato a essere il polmone verde di Porta Nuova, il nuovo spazio pubblico ospiterà una volta terminato – nell’estate 2018, da previsioni – circa 450 alberi di 19 specie arboree differenti, 34.800 mq di prato e quasi 90mila piante tra siepi, arbusti, rampicanti, piante acquatiche e piante ornamentali. «Una prima porzione del parco pubblico è già aperta da primavera ed è quella circostante alla nostra Fondazione», spiega il direttore generale Kelly Russell, che ricorda la finalità dell’istituzione, ossia lo sviluppo sostenibile sul territorio con uno specifico focus sulla qualità dei parchi pubblici e delle aree a verde. «Dal 2012 abbiamo anche un programma di inserimento di orti didattici e degli spazi verdi nelle scuole pubbliche di Milano», prosegue. Ad anticipare questa iniziativa un momento di festa per i bambini organizzato da Porta Nuova Smart Community, programma di progetti civici, iniziative culturali e didattiche nel campo della sostenibilità ambientale, del verde e degli spazi pubblici, del wellness, dell’architettura, del design e del cinema. Il programma è stato promosso, come detto, dalla Fondazione Riccardo Catella, che dal 2007 organizza e promuove iniziative civiche e culturali con l’obiettivo di diffondere pratiche e processi virtuosi per il miglioramento della qualità urbana.
COLTIVARE LA COMPARTECIPAZIONE – La piantumazione è solo l’ultima delle iniziative organizzate e promosse dalla Fondazione comprese in MiColtivo nel Parco, sempre nell’ambito della Community: un palinsesto di iniziative dedicate ai cittadini per scoprire l’evoluzione e partecipare alla costruzione proprio della Biblioteca degli Alberi. Le attività sono varie e comprendono visite guidate al cantiere, per scoprire lo stato d’avanzamento dei lavori di realizzazione e dettagli sulla progettazione del verde; open day in cantiere: eventi speciali per la piantumazione collettiva dei prati fioriti, delle aiuole e delle piante del parco e una mostra organizzata come video installazione immersiva allestita presso la sede di Fondazione Riccardo Catella, che intende anche sensibilizzare sugli effetti del cambiamento climatico e sui benefici del verde in città. Infine sono previsti anche laboratori di orticoltura urbana nell’orto didattico nel giardino pubblico, presso la sede dell’ente. Sempre a Porta Nuova è stato ideato The Green Circle, un progetto culturale promosso nel 2015 dalla Fondazione in collaborazione con Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura, un percorso dedicato all’agricoltura urbana. Il suo segno più significativo è stato certamente Wheatfield, il campo di grano, un’opera d’arte ambientale, creata dall’artista americana Agnes Denes per la cui realizzazione sono stati necessari 15.500 metri cubi di terra da coltivo, e 1.250 chili di sementi di grano e circa 5.000 chili di concime. Ma soprattutto l’opera ha avuto il merito di coinvolgere circa 9mila cittadini tra semina e raccolto.
SPAZIO AI BAMBINI – Grande attenzione anche al coinvolgimento dei bambini, a partire da visite didattiche nei cantieri cittadini a iniziative quali la richiesta ai bambini di disegnare come vorrebbero fosse migliorato il proprio quartiere. «Coinvolgere i bambini significa sensibilizzarli alla cura della città, abituandoli e stimolandoli anche a scoprire il senso del bello e il rispetto di ciò che è intorno a loro», spiega il direttore generale. «Si parte dal presupposto che se si riescono a rispondere alle esigenze dei bambini si soddisferanno anche quelle di buona parte della popolazione della città, perché alle iniziative che vedono coinvolti i bambini automaticamente si estende la partecipazione ai loro genitori, ai fratelli e sorelle, offrendo una risposta a molteplici generazioni. È molto importante per noi avere un riscontro positivo delle nostre attività a una platea quanto più ampia possibile dei cittadini, trovando così una risposta concreta alle loro aspettative di benessere e di qualità della vita», conclude.
SVILUPPO RESPONSABILE E SOSTENIBILE – A questo punto è bene ricordare che la Fondazione è intitolata a un imprenditore, Riccardo Catella (scomparso nel 2005) che ha avuto il pregio di credere nell’idea che il concetto di costruzioni potesse essere interpretato in ottica sostenibile. Infatti FRC in collaborazione con Coima Sgr, società controllata da Manfredi, figlio di Riccardo, promuove un programma culturale dedicato agli investimenti immobiliari sostenibili e responsabili il cui culmine è, nel 2014, con la stesura del primo manuale sull’investimento immobiliare sostenibile e responsabile in Italia rivolto agli operatori del settore real estate. La stessa società ha portato a termine uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana e architettonica in Europa, Porta Nuova, un progetto di rigenerazione che si estende per un’area di oltre 290mila metri
quadri e comprende tre quartieri di Milano: Garibaldi, Repubblica, Varesine e Isola. Si
tratta della parte più rappresentativa della skyline cittadina. Un’operazione immobiliare in grande stile, certo, ma condotta sulla base della sostenibilità. Basti dire che in Italia, i primi edifici certificati secondo il protocollo LEED sono stati quelli inseriti nell’area Porta Nuova a Milano. Oggi, più della metà degli edifici gestiti dalla società ha ottenuto le certificazioni LEED, nelle versioni di vertice, ossia Gold e Platinum. Non solo: un quinto del totale degli immobili certificati LEED in Italia li gestisce Coima Sgr.
Sostenibilità viene intesa anche come coinvolgimento della cittadinanza: a riprova ci sono i circa 150 incontri sul territorio nel solo periodo tra maggio a dicembre 2006, quando fu presentato il masterplan Porta Nuova Isola. Le attività non riguardano solo nuove costruzioni: «Abbiamo poi sotto studio altre aree che fanno parte più di un discorso di rigenerazione urbana più ampia», specifica Russell.