Andiamo a scoprire questo approccio olistico alla coltivazione della terra, mutuato dall'agricoltura biodinamica. Dai metodi per farlo ai vantaggi che porta con sé, ecco tutto quello che c'è da sapere sul tema
Non solo una tecnica di coltivazione, ma una vera e propria filosofia da seguire: l’agricoltura biodinamica è un tema sempre più attuale nel campo della sostenibilità, e trova sempre più applicazioni nella pratica. Una delle principali è rappresentata dall’orto biodinamico, un metodo di coltivazione che affonda le sue radici nei principi della biodinamica con l’obiettivo di creare un ecosistema equilibrato e rigenerativo. Basandosi su tecniche naturali e sull’uso consapevole delle risorse, questo metodo si propone di ottenere risultati rispettando i ritmi della natura, valorizzando il terreno e preservando la biodiversità. Ma cos’è esattamente un orto biodinamico e come si fa? Scopriamo insieme in questo articolo i principi fondamentali di un approccio agricolo che guarda al futuro, e i metodi migliori per applicarlo nella pratica.
Che cos’è l’orto biodinamico
Un orto biodinamico è un sistema di coltivazione basato sui principi dell’agricoltura biodinamica, un approccio sostenibile e olistico che mira a creare un equilibrio naturale tra suolo, piante, animali e ambiente. Ideato a inizio Novecento dal filosofo austriaco Rudolf Steiner, questo metodo si fonda sull’idea che ogni elemento facente parte dell’ecosistema sia connesso con gli altri, e che anche il terreno stesso sia un organismo vivente da curare e rigenerare. In poche parole, lo vede come un’entità unica, a cui guardare con la giusta attenzione.
L’obiettivo primario di questa metodologia non riguarda solo la produzione di ortaggi sani e di qualità, ma anche il mantenimento della fertilità del suolo, il rispetto della biodiversità e l’armonia con i cicli naturali. I benefici per l’uomo, dunque, sono solo una piccola conseguenza: lo scopo primario è quello di preservare il pianeta in cui viviamo.
Per queste ragioni, l’orto biodinamico utilizza tecniche come la rotazione delle colture, l’impiego di compost e preparati naturali, e si avvale persino dell’influenza dei cicli lunari e planetari con lo scopo di stabilire i momenti più adatti alla semina e al raccolto.
Un’altra caratteristica che riguarda gli orti biodinamici è che non si avvalgono di fertilizzanti chimici o pesticidi di sintesi, ma soltanto di risorse naturali che migliorano la salute del terreno e delle piante, creando così un ecosistema autosufficiente e sostenibile nel lungo termine. Non si tratta, dunque, solo di un modo di coltivare, ma una vera e propria filosofia di vita che promuove un rapporto rispettoso e consapevole con la natura, per farla fruttare senza, però, sciuparla in alcun modo.
Differenza tra orti biodinamici e orti biologici
Anche gli orti biologici hanno l’obiettivo di promuovere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente, ma nonostante questa similitudine si distinguono dagli orti biodinamici per alcune caratteristiche.
Innanzitutto, la differenza principale sta nell’approccio filosofico. Se l’orto biologico si concentra sull’eliminazione dei prodotti chimici di sintesi basandosi su regolamenti standardizzati, con un focus sull’utilizzo di pratiche sostenibili e sul rispetto dell’ecosistema, l’orto biodinamico va oltre il semplice approccio biologico, integrando anche elementi spirituali e cosmici. Considera, infatti, suolo, piante ed esseri viventi come un unico sistema interconnesso e in equilibrio, applicando una visione olistica alla coltivazione. Proprio come se fosse un essere vivente, da curare e preservare nella sua totalità.
Anche le tecniche di coltivazione sono differenti: condividono l’utilizzo di compost, letame organico e tecniche di rotazione delle colture, ma per l’orto biodinamico oltre alle pratiche biologiche si impiegano anche preparati biodinamici specifici, come il cornoletame e il cornosilice, ottenuti attraverso particolari processi naturali.
L’influenza dei cicli naturali è un’altra caratteristica che riguarda solo l’agricoltura biodinamica: basandosi sui ritmi della natura, si pianifica la semina, il trapianto e il raccolto in base ai cicli lunari e planetari.
In breve, se da un lato l’orto biologico si concentra prevalentemente su pratiche ecologiche e sull’eliminazione delle sostanze chimiche, dall’altro l’orto biodinamico adotta un approccio più profondo e olistico, quasi spirituale, per raggiungere un equilibrio naturale quanto più stabile possibile. Scegliere tra i due metodi dipende sì dalle proprie esigenze, ma anche dalla visione che si ha del rapporto tra natura e agricoltura.
Orto biodinamico: come si fa
La domanda a questo punto sorge spontanea: come si fa un orto biodinamico? Per realizzarne uno è necessario applicare un approccio basato sui principi olistici che considerano il suolo, le piante e l’intero ecosistema come un organismo vivente da mantenere in equilibrio. Ma come si traduce tutto questo nella pratica? I passaggi principali sono:
- La preparazione del terreno, che riguardano aratura e vangatura e l’utilizzo di preparati biodinamici come il cornoletame (Preparato 500), applicato per migliorare la fertilità del suolo, e il cornosilice (Preparato 501), che serve a rafforzare la vitalità delle piante. Questi preparati vengono diluiti in acqua e distribuiti sul terreno seguendo specifiche tecniche, come la dinamizzazione.
- La scelta del calendario biodinamico, uno degli aspetti distintivi di questo tipo di agricoltura. Le attività agricole – come semina, trapianto e raccolto – vengono pianificate in base alle fasi della luna e ai movimenti dei pianeti.
- La fertilizzazione naturale, utilizzando compost biodinamico, arricchito con erbe officinali come camomilla, ortica e valeriana, preparati che aiutano a stimolare la rigenerazione del suolo. Alternare le colture nei vari appezzamenti aiuta a prevenire, inoltre, l’impoverimento del terreno.
- La gestione delle piante per promuovere la biodiversità, elemento chiave per un ecosistema equilibrato. In questo senso si procede con la consociazione delle piante, ovvero la coltivazione di piante che si supportano a vicenda come carote e cipolle, e l’integrazione di fiori e siepi in grado di attirare insetti utili e allontanare quelli dannosi.
- La gestione dell’acqua, ricorrendo a sistemi di irrigazione sostenibile e scegliendo gli orari più strategici per irrigare, come al mattino presto o al tramonto. Questo, infatti, aiuta a limitare l’evaporazione, garantendo un miglior assorbimento da parte delle piante.
- La raccolta e la rigenerazione del ciclo. Come ultimo step, i prodotti dell’orto vanno raccolti con attenzione, seguendo il calendario scelto. Ogni scarto organico, inoltre, viene reintegrato nel sistema attraverso il compost, così da chiudere il cerchio e garantire un equilibrio costante.
I vantaggi degli orti biodinamici
È innegabile che coltivare un orto biodinamico possa richiedere più tempo, conoscenza e dedizione, ma è anche vero che i benefici che ne conseguono valgono ogni sforzo fatto. Infatti, tra i principali troviamo innanzitutto una migliore qualità dei prodotti ottenuti, la quale dovrebbe rappresentare una priorità in ogni caso. Gli alimenti che provengono dagli orti biodinamici sono generalmente più nutrienti, e hanno un maggior contenuto di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti. Anche il sapore ne risente in positivo, risultando più autentico e ricco.
Un altro vantaggio è sicuramente la possibilità di arricchire il terreno migliorandone la fertilità, grazie alle pratiche utilizzate e ai preparati biodinamici di alta qualità. Il suolo, sano e vivo, risulta così ricco di microbi e funghi benefici. Questo è un vantaggio per il terreno stesso, ma anche per noi e per le colture successive che potremo ottenere da esso. Si tratta dunque di una scelta più sostenibile, che promuove la biodiversità e crea un habitat accattivante per insetti impollinatori, uccelli e altri animali utili al miglioramento dell’ambiente.
Sequestrando più carbonio nel terreno rispetto ai sistemi di coltivazione convenzionali, gli orti biodinamici contribuiscono anche a mitigare i cambiamenti climatici. L’utilizzo di tecniche naturali riduce l’energia necessaria per la produzione agricola, con un conseguente minor impatto sulla situazione climatica.
Non solo l’ambiente, ma anche la comunità può trarre grandi vantaggi dall’applicazione di tecnologie più rispettose dell’ambiente. Gli orti biodinamici, in effetti, favoriscono l’economia locale dal momento in cui promuovono la vendita di prodotti a chilometro zero e la creazione di comunità agricole sostenibili, dette CSA.
Tanti, per concludere, i vantaggi di questa scelta, basata sulla filosofia dell’agricoltura biodinamica che sta prendendo sempre più piede. D’altronde parliamo di qualche sforzo in più che però conduce a una gestione della coltivazione più etica, rispettosa dell’ambiente e in sintonia con i principi naturali: fa bene a tutti, a noi e, in special modo, fa bene al nostro pianeta.