Abbiamo incontrato Alessandra Mangiarotti, Brand PR & Corporate Communication Specialist di Mondelēz International, con cui abbiamo parlato di Harmony, un programma di sostenibilità europeo per l’approvvigionamento del grano
Il nome “Mondelēz International” probabilmente non dirà molto ai più, ma si tratta di un’azienda leader nel settore dello snacking a livello mondiale, presente in oltre 150 Paesi, produttrice di iconici marchi che tutti abbiamo nelle nostre dispense, come Oro Saiwa, Milka, Toblerone, Oreo, Fonzies, Tuc, Cipster, Ritz e ancora Sottilette®, Philadelphia, Fattorie Osella e molti altri. Va da sé che un’azienda produttrice di tali dimensioni abbia un ruolo cruciale in fatto di responsabilità sociale e ambientale, ed è per questo che si è posta l’obiettivo di fronteggiare le più grandi sfide ambientali relative alla filiera del grano.
Harmony: un programma ambizioso
Ha così lanciato, già nel 2008, “Harmony”, un programma di sostenibilità europeo per l’approvvigionamento del grano unico nel suo genere, che inizialmente ha coinvolto una manciata di agricoltori con un approccio condiviso di collaborazione locale. Il programma Harmony ha sviluppato un sistema di data reporting forte ed efficace in merito alle pratiche agricole, garantendo la piena tracciabilità del grano, dalla spiga fino alla fase di stoccaggio ed oggi, dopo quindici anni, gli agricoltori aderenti al programma sono diventati 1.360, distribuiti in 7 Paesi europei, tra cui l’Italia.
Un programma molto ambizioso di cui si sono già raccolti i frutti. Basti pensare che (dati aggiornati al 2022) il 98% del volume di grano necessario per la produzione dei biscotti in Europa di Mondelēz International è già coltivato secondo i principi contenuti nella Carta Harmony: si parla di un totale di 57 mila ettari per 397 mila tonnellate di grano raccolto. Altri due dati interessanti da sottolineare sono che 1.800 ettari di maggesi melliferi sono dedicati alla biodiversità, mentre sono state avvistate 17 milioni di api e 30 specie di farfalle nei campi Harmony.
Harmony Ambition 2030: il via alla seconda fase
Ma non finisce qui. Recentemente, infatti, l’azienda ha lanciato la seconda fase del programma – “Harmony Ambition 2030” – che prevede l’introduzione di tecniche di agricoltura rigenerativa: un approccio olistico della gestione del territorio che persegue il ritorno ai ritmi naturali dei terreni agricoli, con l’obiettivo di far crescere il 100% del volume di grano necessario per la produzione dei propri biscotti destinati all’Europa entro il 2030.
La nuova fase accelererà la transizione verso un modello più sostenibile della filiera, lavorando su tre aree: prima di tutto sull’ambiente, con azioni mirate alla riduzione di gas serra e protezione della biodiversità; poi sugli agricoltori, che saranno supportati con una adeguata formazione e con la fornitura di strumenti digitali per misurare il proprio impatto ambientale, in modo da poter orientare i processi decisionali all’interno delle aziende in chiave di sostenibilità; infine sui consumatori, per i quali sarà sviluppato un programma volto a dimostrare che un grano più sostenibile è anche un grano di migliore qualità.
Intervista e testo: Paola Greco
Riprese: Fabio Restelli