Wise Society : Social farming: adottare un agricoltore per sostenere la biodiversità

Social farming: adottare un agricoltore per sostenere la biodiversità

di Maria Enza Giannetto
9 Settembre 2021

Sostenere le piccole aziende agricole e avere in cambio ottimi prodotti e la consapevolezza di aver contribuito a tutelare terra e biodiversità. Ecco alcune delle esperienze italiane che permettono di supportare in modo etico e sostenibile l'agricoltura nostrana

Sostenere i piccoli agricoltori e le comunità agricole locali e avere in cambio eccellenze agroalimentari italiane, buone e tracciate. Sono sempre di più in Italia le piattaforme e i progetti che permetto di adottare agricoltori del territorio e di ricevere in cambio frutta e verdura, oltre alla consapevolezza di aver aiutato aziende contadine italiane che ogni giorno lavorano duramente per garantire prodotti di qualità. Non solo l’adozione di un albero per rinverdire il Pianeta, come l’attività portata avanti da Biofarm o come il sistema messo a punto da Treedom, e neanche un semplice acquisto diretto dal produttore nell’ottica della filiera corta, ma un sostegno etico a chi contribuisce a mantenere la biodiversità italiana.

Agricoltore in un campo

Foto Shutterstock

Adottare un agricoltore: l’esperienza dei Coltivatori di Emozioni

Ci hanno creduto i Coltivatori di Emozioni, piattaforma italiana di social farming, attiva dal 2018 grazie a un gruppo di appassionati di natura, tradizioni e cultura gastronomica. La piattaforma intende creare una rete di agricoltori e sostenitori delle tradizioni contadine, per salvaguardare i territori rurali a rischio di abbandono. Tutto questo, attraverso un gesto di solidarietà: l’adozione a distanza dei coltivatori e della loro cultura agricola.

coltivatori di emozioni

Foto: Pagina Facebook Coltivatori di Emozioni

Dal peperone Pontecorvo DOP di Frosinone al Morbidone dell’Oratino; dallo zafferano di Navelli fino ad arrivare al carciofo violetto di Niscemi in Sicilia, con una donazione in ore lavoro destinate alla semina, all’aratura, alla trebbiatura e alla raccolta è possibile adottare una delle tradizioni agroalimentari italiane che rendono unico il nostro Paese da Nord a Sud. Presente in oltre 18 regioni italiane e con 41 agricoltori sostenuti fino a oggi, Coltivatori di Emozioni promuove anche la responsabilità sociale, l’innovazione e la salvaguardia ambientale.

Supportando i piccoli produttori selezionati, i privati, le imprese, le associazioni e gli enti locali possono contribuire a preservare e valorizzare le eccellenze agroalimentari e le produzioni responsabili. Sostenere le eccellenze italiane è semplice: basta accedere al sito e scegliere quale agricoltore e quale tradizione agricola adottare a distanza, selezionando uno fra i tre pacchetti presenti. Ogni box regalo contiene i prodotti provenienti dalle aziende agricole sostenute oltre a un certificato di adozione che suggella il legame tra sostenitore e produttore.

Dai clementini alle ciliegie, i sostegni per i contadini

L’esperienza di Coltivatori di Emozioni non è isolata. Sulla scia dell’interesse per l’agroalimentare a chilometro zero e per l’importanza della filiera corta da cui si sono sviluppati negli anni anche i vari Gas. Anzi, ci sono tante altre piccole e grandi esperienze in giro per l’Italia che permettono di conoscere un produttore on line, sostenerne il lavoro e assaporarne poi i frutti. Non un semplice commerce on line, ma un modo per essere solidali con chi dalla terra trae sostentamento e contribuisce al benessere ambientale.

Ciliegio

Foto Shutterstock

Adotta un Clementino

In Calabria, ad esempio Aldo Salatino, ormai 10 anni fa, ha lanciato la sua campagna e il suo sito Adotta Un Clementino. Oggi, dopo aver servito con successo oltre 2,000 clienti, continua a promuovere la propria terra e a valorizzare il famoso agrume – la clementina di Corigliano Rossano  – attraverso la promozione dell’adozione.

Adotta un ciliegio

Dalla Calabria all’Emilia Romagna, sempre nel nome dell’agroalimentare di qualità. Con l’iniziativa Adotta un ciliegio l’azienda modenese cerca di far riscoprire la bellezza del contatto con la natura. Il progetto nasce nel 2018 con l’obiettivo di ospitare i clienti in azienda, dando loro la possibilità di seguire la propria pianta dalla fioritura fino al momento della raccolta. L’adozione può essere motivata da tante ragioni: la nascita di un figlio, un regalo originale a una persona a cui si tiene, una data da ricordare. In cambio della donazione, il donatore riceve 10 chili di ciliegie da assaporare e condividere e da ritirare direttamente in azienda ai piedi delle prime colline dell’Appennino modenese.

Maria Enza Giannetto

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