Wise Society : Se un piccione riconosce i tumori come un radiologo

Se un piccione riconosce i tumori come un radiologo

di Fabio Di Todaro
9 Febbraio 2016

Grazie all'acuta capacità visiva, i volatili sono in grado di distinguere un seno sano da uno colpito da un tumore. Ma la scoperta non punta a sostituire i medici con gli uccelli

A un aspirante medico servono dieci anni di studi per laurearsi (prima) e specializzarsi in radiologia (poi). Di molto meno tempo (non più di due settimane) avrebbero invece bisogno i piccioni per imparare a distinguere un tessuto malato da uno sano. Probabilmente non arriverà mai il momento in cui gli uccelli si paleseranno nelle corsie degli ospedali, ma è interessante scoprire le potenzialità di apprendimento e il grado di sviluppo del sistema visivo che appartiene a questi animali.

L’OCCHIO “CLINICO” DEI PICCIONI – L’argomento è divenuto d’attualità dopo uno studio condotto dalle università statunitensi di Iowa e di Davis e pubblicato su Plos One. I ricercatori hanno studiato le potenzialità di apprendimento e il sistema visivo dei piccioni, con l’obiettivo di valutare la capacità di riconoscere masse sospette all’interno di immagini digitalizzate di mammografie (esame con cui si arriva a riconoscere un tumore al seno). I risultati sono stati sorprendenti. Se addestrati, i volatili sono in grado di distinguere l’immagine di un seno sano da quella di uno colpito da un tumore. E l’accuratezza emersa non è parsa poi troppo differente da quella che appartiene all’occhio umano, pur avendo il piccione un cervello di dimensioni ridotte rispetto a quelle di un uomo. «Le ricerche svolte negli ultimi cinquant’anni hanno dimostrato che i piccioni possono riconoscere l’identità e le espressioni di un volto umano, distinguere le lettere dell’alfabeto e persino distinguere tra un dipinto di Monet e uno di Picasso», ha dichiarato Edward Wasserman, neuroscienziato della University of Iowa che ha coordinato lo studio. «La loro memoria visiva è impressionante: possono ricordare oltre 1.800 immagini differenti».

QUALI PROSPETTIVE? – La ricerca è stata condotta su sedici piccioni che erano già stati messi alla prova per le loro capacità visive. A ogni segnalazione corretta, i ricercatori hanno dato del cibo agli animali come rinforzo positivo per il loro comportamento, mentre nel caso di una segnalazione errata non gli hanno dato nulla. Il test è stato eseguito inserendo un piccione per volta in una particolare scatola dotata su un lato di uno schermo, dove sono state mostrate le immagini delle mammografie o delle biopsie. I ricercatori hanno poi insegnato ai volatili a “beccare” un rettangolo blu quando vedevano un tumore benigno e uno giallo quando ne identificavano uno maligno. Cosa rimane di questa lieta scoperta? Inutile aspettarsi di poter essere visitati da un piccione in ospedale, da qui a pochi anni. Ma le inattese e sorprendenti capacità di questi uccelli potrebbero trovare un’applicazione nel campo della radiologia. I piccioni, spiegano infatti gli autori della ricerca, potrebbero essere utilizzati al posto degli esseri umani per testare nuove tecnologie di imaging medico. Molti medici e ingegneri sono al lavoro per mettere a punto sistemi in grado di scovare la presenza di un tumore nel tessuto mammario. Prima di dare il via libera a queste tecnologie, però, è necessario “tararle”: ruolo che oggi spetta a radiologi e aspiranti tali e che un domani potrebbe essere appannaggio degli uccelli.

Twitter @fabioditodaro

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