Grazie al progetto europeo PanGeo, oltre 50 città europee – in Italia Roma e Palermo – potranno conoscere i movimenti del terreno nel proprio territorio e, se necessario, mettere in atto azioni di salvaguardia
Di terremoti di recente si è parlato molto a causa di quello che è successo in Emilia Romagna. E si è parlato anche di prevenzione insufficiente come sempre capita in questi casi. D’altra parte, l’Italia è un paese geologicamente giovane e ancora da studiare per quando riguarda il rischio sisimico e le operazioni da mettere in atto per scongiurarlo.
Da qui nasce PanGeo – Enabling access to geological information in support of Gmes, un progetto europeo mirato a offrire un servizio gratuito che controlli nel tempo i movimenti verticali del terreno, monitorando gli eventuali rischi geologici ad essi connessi. Progetto al quale l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha contribuito offrendo le proprie competenze. Coinvolgerà oltre 50 città europee ma potrebbero essere di più in futuro. Per l’Italia partecipano Roma e Palermo.
Il Servizio geologico d’Italia (Ispra) realizzerà entro la fine dell’anno, sia per Roma che per Palermo, le carte (Ground Stability Layer) che conterranno la delimitazione, tramite poligoni, delle aree caratterizzate da terreno instabile cui verranno associate schede descrittive del fenomeno (Geohazard Summary) con dati e informazioni a supporto. In seguito tutte le informazioni verranno pubblicate sul Portale di PanGeo e rese fruibili gratuitamente.