Dotarsi di certificato medico, mantenere attivo il brevetto, preparare bene l'attrezzatura: basta poco per immergersi in tutta sicurezza. Ecco cosa consiglia la Società Italiana di Medicina Subacquea Iperbarica
Aumentano gli appassionati di immersioni subacque ma non diminuiscono gli incidenti. Secondo uno studio presentato allo Scubashow 2012, ben l’88% degli incidenti umani accade durante la prima immersione all’inizio di una vacanza per mancanza di addestramento o di manutenzione all’attrezzatura.
Ecco perché è necessario preparare bene l’immersione valutando con obiettività le proprie condizioni fisiche e non correre mai rischi. Ecco cosa consiglia la Società Italiana di Medicina Subacquea Iperbarica. Questo decalogo fa parte di un progetto di prevenzione nazionale, curato dall’Università’ di Brescia e dall’Istituto Clinico Città di Brescia e finanziato dal Ministero della Salute, per la personalizzazione delle regole di immersione e per la prevenzione della malattia da decompressione.
- Prima di immergersi è necessario dotarsi di certificato medico di buona salute o di idoneità agonistica. Sembra scontato ma non è così: spesso nei villaggi turistici si decide di prendere il brevetto in loco dove non viene eseguita nessuna visita
- Mantenere efficiente e attivo il brevetto: prenderlo e utilizzarlo una volta ogni tanto non ha senso
- La profondità da raggiungere nel corso dell’immersione non deve andare oltre alle proprie capacità di gestione, per questo deve essere coerente ai gradi del brevetto
- È importante mantenersi sempre in buona forma fisica: per chi si immerge la salute del sistema cardiocircolatorio e il controllo del peso sono elementi imprescindibili
- Se non ci si immerge da un po’ di tempo, le prime immersioni della stagione devono essere fatte con prudenza e gradualità senza andare nelle correnti o a profondità elevate.
- Immergersi solo se si sta bene e non trascurare mai i segnali d’allarme che vengono dal corpo
- Non fare sforzi appena usciti dall’acqua e nelle ore successive all’immersione per consentire una desaturazione ottimale
- Non recarsi in montagna e non prendere un aereo nelle dodici ore successive per evitare ulteriori sbalzi di pressione
- Programmare bene l’immersione pianificando ogni aspetto, studiando le correnti e la profondità, immergendosi, se possibile, con un partner
- Decimo comandamento, ma non ultimo: conoscere la propria attrezzatura e mantenerla efficiente. Se si affitta, verificarne la funzionalità e dedicare un po’ di tempo a prenderci confidenza prima di immergersi
Fonte:www.sanitànews.it