Wise Society : Nestlé Italia: in prima linea nel riciclo degli imballaggi
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Nestlé Italia: in prima linea nel riciclo degli imballaggi

di Paola Greco e Fabio Restelli
3 Gennaio 2024

Un’azienda che riempie le nostre dispense da 110 anni e che oggi è impegnata a 360 gradi sui tanti fronti della sostenibilità. Ne abbiamo parlato con Marco Travaglia, Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta.

La storia d’impresa italiana del Gruppo Nestlé inizia nel 1913 grazie a due prodotti che ancora oggi trovano posto in tante dispense: la Farina Lattea e il Latte Condensato hanno influenzato profondamente l’alimentazione e le abitudini del nostro Paese e hanno salvato la vita a molti bambini che rischiavano di morire per malnutrizione, in particolare in quel determinato periodo storico (erano gli anni della Grande Guerra).

Da allora Nesté ha sempre accompagnato, e spesso favorito, i cambiamenti in campo alimentare degli italiani. Sono di Nesté marchi come Nesquik, Cereali Fitness, Nescafé, Nespresso, Starbucks, Orzoro, Acqua Panna, Levissima, San Pellegrino, Sanbitter, Buitoni, Dado Maggi, Formaggino Mio, Perugina (con i suoi mitici Baci), Smarties, Galak, KitKat, After Eight, solo per citarne alcuni, più tutta una serie di prodotti alimentari per i nostri amici a 4 zampe.

Nestlé, la strada verso la neutralità carbonica

Ed oggi Nestlé continua ad affiancare i suoi stakeholders attraverso la transizione verso la neutralità carbonica del 2050: a questo scopo, il Gruppo sta trasformando ogni aspetto delle varie attività, intervenendo su tutta la filiera, dalla selezione delle materie prime fino alla sensibilizzazione dei propri consumatori. Un impegno che parte dall’approvvigionamento di materie prime da fonti responsabili e dall’acquisto e utilizzo di energia elettrica rinnovabile, fino ad arrivare all’introduzione di mezzi di trasporto che utilizzino combustibili alternativi e all’adozione di imballaggi più facilmente riciclabili.

Dalla riciclabilità degli imballaggi alla sensibilizzazione degli stakeholders

A tal proposito, Nestlé ha raggiunto l’importante traguardo del 97% di imballaggi riciclabili prodotti in Italia, dando un’accelerata al raggiungimento dell’obiettivo Globale totale entro il 2025. In particolare, nel nostro Paese l’azienda ha conseguito il 100% di riciclabilità per il cartone ondulato e il vetro, il 98% per i suoi packaging in carta, il 96% per la plastica rigida, il 92% per l’alluminio, il 77% per la plastica flessibile.

Le azioni messe in piano ruotano intorno a due punti principali: in primis lavorare per ridurre la quantità di packaging utilizzato e, al contempo, implementare nuove soluzioni per migliorare la qualità del packaging e i sistemi di riciclo. Il fulcro della strategia di Nestlé in Italia è costituito dalla ricerca, che mira a migliorare la riciclabilità degli imballaggi garantendo al contempo la sicurezza degli alimenti.

Altrettanto importante risulta essere la collaborazione tra aziende: in quest’ottica, è stato lanciato il primo progetto pilota in Italia per lo smaltimento delle capsule esauste di caffè in plastica (con Nespresso ricicla le capsule d’alluminio ormai da tempo), siglato e avviato da Nestlé con Illycaffè e tre aziende che gestiscono il riciclo dei rifiuti nel Friuli Venezia-Giulia.

Fondamentale è inoltre la sensibilizzazione dei consumatori attraverso informazioni chiare ed esaustive: “Dove lo butto?” è la piattaforma digitale di Nestlé per la raccolta differenziata, dove per esempio è possibile trovare indicazioni per interpretare al meglio il termine minimo di conservazione degli alimenti, grazie alla collaborazione con “Too Good To Go”, l’app che consente di salvare il cibo invenduto, combattendo così lo spreco alimentare.

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