Wise Society : Too Good To Go, i consigli contro lo spreco alimentare

Too Good To Go, i consigli contro lo spreco alimentare

di Maria Enza Giannetto/Nabu
3 Luglio 2019

Per limitare le emissioni di CO2 e combattere i cambiamenti climatici, l’app che combatte lo spreco alimentare, ha raccolto 10 tips da mettere in pratica a tavola: dalla spesa ai piatti da lavare, passando per la differenziata.

Privilegiare prodotti sfusi, di stagione e a km 0, utilizzare gli scarti per nuove ricette, preferire l’acqua del rubinetto. Sono questi alcuni dei consigli che permettono di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, raddoppiando il contributo e l’impatto positivo sull’ambiente. I consigli sono quelli raccolti in un decalogo da  Too Good To Go, l’app che combatte lo spreco alimentare permettendo a ristoratori e commercianti di prodotti freschi di mettere in vendita le Magic Box, ovvero con una selezione di prodotti e piatti freschi e rimasti invenduti e, allo stesso tempo, ai consumatori di acquistare sull’app i pasti a prezzi minimi ordinando la propria “scatola a sorpresa” e andandola a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.

Cos’è Too Good To Go e come funziona

Nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare, l’applicazione To Good To Go è presente in 11 Paesi d’Europa (da tre mesi anche in Italia, a Milano, Torino, Bologna e ora anche a Firenze) conta a oggi oltre 12 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa.

Per avere accesso al cibo invenduto “troppo buono per essere buttato” gli utenti dell’app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare. Un modo semplice e virtuoso per concorrere alla riduzione dei gas serra, visto che gli sprechi di cibo costituiscono l’8% delle emissioni.

Filiera alimentare, spreco di cibo e emissioni inquinanti

Dall’agricoltura agli allevamenti intensivi e non, fino all’imballaggio e alla distribuzione: non dimentichiamo che le attività legate alla filiera agroalimentare sono responsabili, infatti, del 25% delle emissioni globali di gas serra, diventando oggi una tra le principali cause dei cambiamenti climatici. A conti fatti, ogni pasto comporta in media l’emissione di 2,5 Kg di CO2, senza considerare che per la produzione di cibo vengono sprecati anche terra, acqua ed energie che sono stati necessari per la produzione.

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Per limitare gli sprechi alimentari basta seguire alcuni consigli e installare la app Too Good To Go, Foto: ufficio stampa too good to go

 

I consigli di Too Good To Go per ridurre lo spreco alimentare

Ecco quindi, oltre all’utilizzo dell’app, gli altri consigli di Too Good To Go per sensibilizzare cittadini e consumatori rispetto a queste problematiche: solo lavorando e collaborando insieme, infatti, potremo ridurre lo spreco alimentare e contribuire a rendere più verde il nostro pianeta.

Privilegiare i prodotti sfusi

Prediligere prodotti alla spina (o sfusi) è uno dei primi passi da compiere in termini di salvaguardia ambientale, poiché consente anche di moderare le quantità e di acquistare solo ciò di cui si ha realmente bisogno.

Scegliere prodotti a km 0

I trasporti via terra, aria o mare hanno un elevato impatto sull’ambiente e influiscono anche in termini economici, andando a pesare sulle spese d’ogni giorno. Preferire i prodotti a chilometro zero o a miglio zero è anche un incentivo a supporto dell’economia locale.

Comprare prodotti di stagione

Mangiando seguendo il ciclo naturale e stagionale degli alimenti si evita l’inquinamento dovuto al trasporto dall’estero nonché l’eventuale uso di fertilizzanti. Inoltre, si viene incontro alle necessità del proprio corpo visto che la natura fa crescere gli alimenti in periodi specifici per sopperire a carenze che dobbiamo affrontare per la mancanza di sole, la facilità ad ammalarsi o l’elevata sudorazione.

Preferire l’acqua del rubinetto a quella in bottiglia

Quasi tutte le città italiane offrono acqua potabile, esistono inoltre i depuratori che, collegati direttamente alla rete idrica, purificano l’acqua prima che arrivi in bicchiere (bypassando o sfruttando al meglio il rubinetto). Ulteriore soluzione: scegliere di usare bottiglie in vetro e riempirle alla fonte, ove possibile. E per quando si è fuori casa, basta portare con sé una borraccia.

Raccolta differenziata degli scarti organici

I rifiuti organici vanno differenziati correttamente per poterli avviare alla trasformazione in compost, fertilizzante naturale che restituisce sostanza organica alla terra, adatto anche per l’orto di casa, e in biometano, carburante a zero emissioni che può essere utilizzato sia per l’immissione in rete sia per l’autotrazione. Un vero e proprio esempio di economia circolare: ciò che era rifiuto diventa una risorsa importante per nutrire la terra.

Verificare la freschezza dei prodotti

Ci sono tanti tutorial in rete per capire come fare. Nel caso delle uova, ad esempio, basta seguire il suggerimento di Too Good To Go: riempire una ciotola con dell’acqua ed immergere l’uovo: se va a fondo poggiandosi su un lato è ancora fresco, mentre se lo fa rimanendo dritto va consumato il prima possibile. Se invece galleggia, purtroppo, non può più essere utilizzato in cucina.

Fare la spesa con le shopper riutilizzabili

Una buona regola, che si vada a fare spese oppure no, è tenere sempre in borsa o in auto una shopper riutilizzabile, preferibilmente di stoffa. Occupa pochissimo spazio, è robusta e riduce il consumo di carta o plastica, entrambi materiali usati solitamente per la realizzazione delle shopper.

Utilizzare gli scarti e gli avanzi per ricette originali

La creatività è un’ottima alleata contro gli sprechi. Le bucce di patate, se lavate con cura, possono essere fritte e gustate con un po’ di sale e qualche salsa, mentre il pane vecchio può essere grattugiato e usato come base per alcuni dolci (come lo strudel). Anche le foglie di ravanelli, normalmente scartate, possono essere utilizzate per creare un pesto saporitissimo. Basta un po’ di inventiva!

Utilizzare prodotti amici dell’ambiente per l’igiene della casa e della persona

Molti detersivi e saponi liquidi attualmente in commercio sono deleteri per l’ambiente, ma esistono tante soluzioni naturali che possono sostituirli e che sono altrettanto facili da reperire. Tra i saponi che non inquinano, per esempio, nominiamo il sapone di Marsiglia, efficaci sia per le stoviglie sia per l’igiene personale. Un ottimo alleato sia in cucina che sotto la doccia!

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