Wise Society : Regina Bortolato, dalla vita in azienda al foraging: la bellezza di Erba Regina

Regina Bortolato, dalla vita in azienda al foraging: la bellezza di Erba Regina

di Mariella Caruso
24 Aprile 2019

Dopo aver abbandonato la carriera aziendale, ha creato un'attività agricola e oggi coltiva e raccoglie soltanto erbe di prima qualità

Ormai il foraging, ovvero la raccolta di ingredienti alimentari selvatici, è diventata una moda. Che, però, non può prescindere dalla conoscenza delle specie vegetali commestibili che, secondo il vocabolario italiano, in maniera decisamente meno trendy, si chiama fitoalimurgia. In questa materia Regina Bortolato è diventata un’esperta.

Dopo una vita trascorsa a Roma da dirigente in una grande azienda, satura di un mondo lavorativo in cui non si riconosceva più, ha deciso di dedicarsi professionalmente alla coltivazione, alla raccolta e alla trasformazione delle erbe in quel di Frascati.

Regina Bortolato: dalla vita in azienda a “Erba Regina”

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Regina Bortolato con le sue erbe, Foto: Mariella Caruso

Trevigiana di nascita, Regina ha vissuto un’infanzia privilegiata in campagna. «Nonostante io fossi figlia di industriali, ho passato i primi anni della mia vita immersa nella cultura contadina: stavo sempre a capo basso perché – racconta – amavo di più guardare la terra piuttosto che tenere la testa per aria.

Quando ho cominciato a dedicarmi alle erbe ho ritrovato un incredibile bagaglio di conoscenza dato dal solo fatto di essere intrisa di quel sapere veneto pieno di parole per descrivere la campagna».

«Lavorare con le erbe è magico», ammette Regina che, finita nelle maglie della Legge Fornero («I 4 anni che mancavano alla pensione sono diventati 12 dopo aver firmato un accordo aziendale»), ha rispolverato la cartella “My dream” conservata nel suo computer.

«Avevo buttato giù l’idea nel 2007 e poi l’aveva messa da parte in un paio di file che ho riaperti nel 2010», continua la padrona di casa di “Erba regina”, attività agricola con servizio di accoglienza, ristorazione e una spiccata visione sociale. Ad aiutare Regina, che è anche la presidente della “Rete d’impresa per la Filiera Turistica dei Castelli Romani” che ha messo nero su bianco il “Manifesto delle Terre Ospitali”, in alcuni dei suoi lavori giornalieri ci sono, infatti, i disabili di una cooperativa attraverso un progetto di inclusione sociale finanziato dalla Regione Lazio.

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Un’immagine del Country House Erba Regina di Regina Bortolato, Foto: Mariella Caruso

Erba regina: foraging di prima qualità e accoglienza degli ospiti

«Erba Regina prende vita da una mia passione per le spezie che, pur non sapendo utilizzare, compravo in qualsiasi posto mi trovassi», ammette Regina che dalle spezie è passata a erbe, tisane, oli essenziali e oleoliti. Le sue erbe, coltivate o spontanee, finiscono sia nei piatti che serve agli ospiti della sua country house, sia nelle cucine di alcuni grandi chef compreso il tristellato de La Pergola dell’Hotel Cavalieri, Heinz Beck.

«La mia è stata una scelta di cuore perché il modello di business legato alla coltivazione e alla trasformazione delle erbe per il benessere e l’alimentazione è molto complesso», ammette l’imprenditrice iscritta alla Federazione italiana piante officinali (Fipo). «

La clientela è molto limitata perché i ristoranti non prendono molte erbe e le erboristerie preferiscono rifornirsi dalle grande industrie internazionali anche a scapito della qualità». Qualità che, invece, è fondamentale per Regina Bortolato che coltiva e/o raccoglie («Faccio molto foraging al Tuscolo») soltanto erbe di prima qualità e si dedica a uno studio continuo sia per implementare l’offerta con nuovi prodotti, sia per «creare nuove nicchie di mercato che non siano legate alla cura di malattie, ma al benessere e all’alimentazione».

 

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