Wise Society : Le strade del vino

Le strade del vino

di di Francesca Tozzi
26 Gennaio 2010

Furono i francesi i primi a pensare a un percorso tra una cantina e l'altra all'insegna dell'ospitalità e della valorizzazione dei prodotti locali

vigneto-in-Argentina

Vigneto in Argentina Foto di Hector Ramon Perez/Unsplash

 

Uno dei più suggestivi è senz’altro la Route du Vin d’Alsace: centoventi chilometri lungo una terra di confine alla scoperta dei suoi profumatissimi Gewurztraminer e dei suoi rossi particolari, un percorso che si snoda fra colline coltivate a vigneti e pittoreschi borghi medievali (www.alsace-route-des-vins.com). Anche il Sudafrica e i suoi vini hanno fatto molta strada. 13 Wine Route e 2000 diversi vini da degustare rendono un giro per le tenute vinicole del Capo un modo unico di conoscere il paese. La più celebre e bella risale al 1971 e passa per Stellenbosch che con le sue 60 tenute vinicole è considerata la capitale del vino sudafricano (www.tourismcapetown.co.za). Chi si trovasse dall’altra parte del globo non si perda la Tamar Valley Touring Route in Tasmania che segue il Tamar River da Launceston verso Bass Strait. Nei villaggi sulla riva del fiume è possibile assaggiare vini pinot e riesling presso le cantine o cenare nei ristoranti delle aziende vinicole per assaggiare il meglio dei prodotti dell’isola australiana (www.winetasmania.com). La Toscana non è da meno con le sue 15 vie del vino sparse per tutto il territorio regionale (www.stradavino.it), ma oggi la meta del turismo enogastronomico che va per la maggiore è l’Argentina con la sua Ruta del Vino: duemila chilometri attraverso diverse province e regioni, da Salta a Cordoba, da Mendoza a Rio Negro in Patagonia, sostenuti dalla bellezza dei paesaggi e da circa 2000 cantine, molte delle quali ben attrezzate (www.argentina.gov.ar).

 

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