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Ansia somatizzata allo stomaco: sintomi e rimedi

di Paola Greco
20 Febbraio 2025

Tutto quello che devi sapere sulla somatizzazione dell’ansia allo stomaco

È capitato a tutti, almeno una volta, di trovarsi in uno stato d’ansia talmente forte da sentire lo stomaco chiuso oppure una sensazione di pesantezza. Il problema però sorge quando non si è in grado di controllare ansia e stress, al punto che la sofferenza psichica si esprima sempre attraverso un dolore fisico, spesso a danno dell’apparato gastrointestinale: in questo caso si parla di somatizzazione. L’ansia somatizzata allo stomaco è di fatto un fenomeno sempre più comune, legato allo stile di vita frenetico e alle preoccupazioni quotidiane: in sostanza, il corpo esprime un malessere attraverso segnali fisici anche importanti, che non possono essere ignorati, proprio per evidenziare un malessere psicologico che si sta ignorando, in modo più o meno cosciente. Molti individui infatti sperimentano disturbi gastrointestinali senza una causa organica evidente, scoprendo poi che il problema risiede nella mente più che nel corpo. Andiamo quindi ad approfondire il tema dell’ansia somatizzata allo stomaco: dai sintomi ai modi per gestire il disturbo, ecco tutto quello che c’è da sapere.

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Foto Shuttersrtock

Cosa s’intende per somatizzazione dell’ansia allo stomaco

La somatizzazione dell’ansia allo stomaco e i suoi sintomi si verifica quando l’ansia e lo stress si manifestano attraverso sintomi fisici, in particolare a livello gastrointestinale. Il sistema nervoso enterico, preposto a regolare in maniera autonoma le funzioni digestive e spesso definito “secondo cervello“, è strettamente connesso al sistema nervoso centrale, motivo per cui emozioni intense possono provocare disturbi digestivi.

In pratica, quando l’ansia non viene gestita correttamente, il corpo la esprime attraverso segnali fisici. Tra i più comuni vi sono dolori addominali, gonfiore e difficoltà digestive, che spesso vengono scambiati per patologie gastrointestinali vere e proprie. Questo perché la connessione tra mente e corpo è molto forte e spesso non ci si rende conto di quanto lo stato emotivo possa influire sulla salute fisica.

Un altro aspetto molto importante da considerare, e che può fare la differenza, è che spesso e volentieri non si è coscienti di somatizzare un malessere psichico: molti individui che soffrono di somatizzazione allo stomaco e dei suoi sintomi non si rendono conto che l’ansia è la causa principale dei loro disturbi fisici e questa difficoltà nel riconoscere il problema può portare a una ricerca di soluzioni inefficaci o a ripetute visite mediche senza una diagnosi precisa.

sintomi ansia somatizzata allo stomaco: nausea

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Ansia somatizzata allo stomaco: sintomi

I sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco possono variare da persona a persona, ma generalmente coinvolgono disturbi della digestione e sensazioni di disagio nella zona addominale. Possono essere intermittenti o persistenti e peggiorare nei momenti di forte stress. Cerchiamo di scoprirli tutti, così da poter identificare i campanelli d’allarme nel momento in cui si presentano.

Sintomi di ansia allo stomaco più comuni

Quando parliamo di ansia somatizzata allo stomaco, i sintomi posso essere molto comuni e per questo possono essere scambiati per disturbi che poco hanno a vedere con la sfera mentale. I segnali da prendere i considerazione sono i seguenti:

  • Bruciore di stomaco: l’ansia può aumentare la produzione di acidi gastrici, causando bruciore e reflusso.
  • Gonfiore addominale: lo stress altera la motilità intestinale, provocando accumulo di gas.
  • Nausea e senso di vomito: la tensione nervosa può attivare il sistema digestivo, causando nausea costante.
  • Crampi addominali: la tensione muscolare indotta dallo stress può provocare spasmi e dolori.
  • Stitichezza o diarrea: il sistema digestivo risente delle alterazioni del sistema nervoso, portando a episodi di diarrea o stipsi.
  • Sensazione di nodo allo stomaco: molte persone avvertono un peso costante nella zona addominale, spesso accompagnato da inappetenza.
  • Aerofagia: la deglutizione eccessiva di aria, spesso dovuta a stati d’ansia, provoca ulteriore gonfiore e disagio.

Sintomi più severi della somatizzazione allo stomaco

Talvolta il disturbo si manifesta in modo più pesante: l’ansia somatizzata allo stomaco può avere anche sintomi più gravi che, alla lunga, compromettono la qualità della vita. È spesso questo il caso quando si soffre di:

  • Colon irritabile: uno dei disturbi più frequenti legati all’ansia.
  • Ulcera gastrica: nei casi più severi, un eccesso di acidi può causare ulcere nello stomaco.
  • Perdita di appetito e dimagrimento: l’ansia cronica può ridurre la voglia di mangiare.
  • Forte senso di oppressione addominale: una tensione persistente può provocare un senso di costrizione.
  • Palpitazioni e senso di soffocamento: a volte accompagnano i disturbi digestivi causati dall’ansia.
  • Reflusso gastroesofageo cronico: il continuo stato di tensione può peggiorare i sintomi del reflusso.

Per capire il perché della somatizzazione dell’ansia sullo stomaco bisogna comprendere che spesso ha radici profonde nella psiche di un individuo. Tra le cause principali, oltre ad una situazione di stress prolungato o una personalità particolarmente ansiosa e perfezionista, troviamo anche motivazioni meno scontate. Dalla paura di perdere il controllo – strettamente legata all’ansia – a traumi di diversa provenienza ed origine, dalla difficoltà ad esprimere emozioni che spesso si traduce in una repressione degli stessi, fino al carico emotivo eccessivo e alle relazioni tossiche, sono davvero tante le situazioni che possono accentuare il livello di somatizzazione. La buona notizia è che, una volta individuati cause e sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco è senz’altro più facile correre ai ripari e cercare di risolvere la situazione.

sintomi ansia somatizzata allo stomaco: reflusso

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Ansia somatizzata allo stomaco: rimedi più efficaci

Come abbiamo visto l’ansia somatizzata allo stomaco si manifesta con i sintomi più diversi. Ma per fortuna esistono altrettanti rimedi che contribuiscono a ridurre questi disturbi e migliorare il benessere generale. Partiamo dagli approcci naturali e dai cambiamenti nello stile di vita, che sono senz’altro il primo passo da fare per intraprendere un percorso di guarigione e salute.

Come spesso accade, uno degli step più importanti è quello di rivedere la dieta: un’alimentazione bilanciata – priva di cibi troppo grassi, piccanti o acidi – unita a una costante idratazione (sono sufficienti i famosi 2 litri d’acqua al giorno) può aiutare a ridurre i disturbi digestivi e a prevenire la disidratazione, che può aggravare i sintomi.

Naturalmente, è molto importante anche avere l’abitudine di fare regolare attività fisica, in quanto lo sport aiuta a ridurre lo stress e migliora la motilità intestinale.

Uno stile di vita sano include anche la rinuncia a fumo e alcol, che possono irritare lo stomaco e peggiorare i sintomi, oltre a un sonno regolare, fondamentale per tenere sotto controllo stress e ansia.

Oltre a queste modifiche nelle abitudini, tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica, la meditazione, lo yoga e la mindfulness possono contribuire a ridurre l’ansia e migliorare il benessere generale. La respirazione diaframmatica, in particolare, aiuta a calmare il sistema nervoso, riducendo la tensione addominale causata dallo stress.

Un altro strumento utile è la scrittura terapeutica, che consiste nel tenere un diario emotivo per identificare i fattori scatenanti dello stress e facilitare una maggiore consapevolezza di sé. Anche massaggi e aromaterapia possono favorire il rilassamento: i primi sciolgono le tensioni muscolari e migliorano la circolazione sanguigna, mentre la seconda, con l’ausilio di oli essenziali come lavanda, camomilla o menta piperita, aiuta a calmare la mente e alleviare i sintomi dello stress.

Infine, le tecniche di rilassamento guidato – per esempio gli esercizi di visualizzazione e il rilassamento muscolare progressivo – possono essere strategie efficaci per ridurre la tensione nervosa. Adottare un approccio combinato tra stile di vita sano e tecniche di rilassamento permette di ridurre efficacemente i sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco, migliorando il benessere psicofisico nel lungo periodo.

Consigli e suggerimenti per chi somatizza l’ansia allo stomaco

I sintomi dell’ansia somatizzata allo stomaco possono influenzare significativamente la qualità della vita, portando a disturbi fastidiosi come bruciore, pesantezza, nausea e tensione addominale. Tuttavia, con i giusti accorgimenti è possibile alleviarne i sintomi e riprendere il controllo del proprio benessere.

Un primo passo fondamentale è quello di adottare uno stile di vita sano, che comprenda un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e buone abitudini quotidiane. Mangiare lentamente, evitare pasti abbondanti e prediligere alimenti facilmente digeribili può ridurre il carico sul sistema digestivo. Anche limitare il consumo di caffeina, zuccheri raffinati e cibi industriali può fare la differenza, riducendo l’infiammazione e favorendo una migliore digestione.

Al di là della dieta, imparare a gestire lo stress è cruciale. Tecniche di rilassamento come la respirazione profonda e la meditazione possono aiutare a mantenere la calma e ridurre l’impatto dell’ansia sullo stomaco. Anche concedersi del tempo per se stessi, dedicandosi ad attività piacevoli come la lettura, l’arte o semplicemente una passeggiata all’aria aperta, può avere effetti benefici sul sistema nervoso. Creare una routine serale rilassante, magari con una tisana alla camomilla o un bagno caldo, può favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno, un fattore determinante nel controllo dell’ansia.

Se, nonostante tutti questi accorgimenti, i sintomi persistono o si intensificano, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista. Un medico potrà valutare la situazione e suggerire l’approccio più adatto, che può includere una terapia di supporto psicologico, come la terapia cognitivo-comportamentale, utile per modificare i pensieri negativi e le reazioni allo stress. In alcuni casi, potrebbe essere opportuno l’uso di integratori naturali, come valeriana, melissa o passiflora, che hanno proprietà calmanti e rilassanti.

Nei casi più gravi, il medico potrebbe prescrivere farmaci ansiolitici, sempre da assumere sotto stretta supervisione. La consapevolezza del problema e la volontà di affrontarlo con i giusti strumenti sono elementi chiave per migliorare il proprio benessere e vivere in modo più sereno e armonioso.

Paola Greco

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